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Cryptocoryne walkeri (o lutea)

Tra tutte le piante di questo articolo, la Cryptocoryne walkeri è stata la prima ad essere classificata, nel 1857, dall’austriaco Heinrich Schott.
Anche considerando l’intero genere, su 61 specie ce ne sono solo 4 scoperte prima di lei.

Appena introdotta in acquario, spesso si presenta simile alle altre Crypto…

Cryptocoryne walkeri

In seguito, crescendo, mostra la sua principale caratteristica distintiva: lo sviluppo verticale.

Cryptocoryne walkeri

Tende a produrre picciòli piuttosto lunghi, fino a 15-16 cm di lunghezza, poi parte la foglia che può aggiungerne altri 8-10.
Questo sviluppo la rende facilmente distinguibile da altre specie, con le quali potrebbe essere confusa se osservassimo esemplari giovani.

Cryptocoryne lutea è invece un nome obsoleto, oggi accettato come sinonimo.
Venne introdotto negli anni ’30 del ‘900, pensando si trattasse di una nuova specie.
Dal 1975 è noto che si tratta della Cryptocoryne walkeri, ma in acquariofilia troviamo ancora chi la chiama lutea.

Come molte delle Crypto coltivate in acquario, anche la walkeri è originaria dello Sri Lanka.
Vive però in un territorio molto limitato, nella zona collinare del fiume Deduru Oya.
Questa presenza, così localizzata, potrebbe portarci a pensare che sia piuttosto esigente, ovvero che solo in quei luoghi trovi condizioni adatte.
Invece… non è affatto così.
E’ anche lei facilissima da coltivare in acquario, perfino su ghiaietto inerte:

Cryptocoryne walkeri

Condizioni di coltivazione

In passato, si riteneva che quei lunghi steli fossero dovuti a carenza di luce, ma ci sono state numerose smentite nelle esperienze degli acquariofili.
Pare che sia la presenza di CO2, invece, ad incidere maggiormente.

Secondo l’ipotesi più accreditata, la pianta allungherebbe gli steli nel tentativo di emergere, come alcuni Echinodorus, per procurarsi l’abbondante CO2 atmosferica.
Se abbiamo un’erogazione artificiale, è ben difficile vedere picciòli da 15 cm; in compenso si allungano le foglie.
La luce incide soprattutto sul colore, in particolare sulla differenza tra pagina inferiore e superiore.

La propagazione è veloce, rispetto alle più comuni beckettii e wendtii, ma è dovuto proprio allo sviluppo verticale.

Cryptocoryne walkeri

E’ sufficiente che le radici si allontanino di poco dalla pianta madre, per avere un nuovo stolone.

Sugli altri valori, non c’è praticamente nulla da dire.
Escludendo gli allestimenti Tanganica, a pH 9 o quasi, possiamo dire che non c’è acquario dove non si sviluppi.
Luce debole o forte, terreno inerte o fertile, con o senza CO2… se riuscite ad uccidere una Cryptocoryne walkeri, non vi restano che le piante di plastica.

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