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Cryptocoryne wendtii

Eccola qua… la Cryptocoryne dei record.

  • La più grande.
  • La più comune nei negozi.
  • La più diffusa in natura.
  • La più variabile nell’aspetto.
  • La più difficile da classificare.

Cryptocoryne wendtii

La Cryptocoryne wendtii è stata descritta nel 1958, dall’olandese Hendrik de Wit.
Volle dedicarla all’acquariofilo tedesco Albert Wendt, grande appassionato di Cryptocoryne, che era appena deceduto.

Vi risparmio tutto il dibattito tra i botanici, sulle presunte varietà diffuse in natura, molto numerose.
Inizialmente sembravano addirittura specie diverse: poi si è cominciato a considerarle come ecotipi, varianti genetiche naturali; in seguito, le 15 varietà proposte si ridussero a 5…

… Infine, da una decina d’anni, sappiamo che la genetica… non c’entra nulla!
Quei 40-50 anni di confusione, derivano dall’incredibile trasformismo della Cryptocoryne wendtii, che può presentarsi in forme diversissime…

Cryptocoryne wendtii
Cryptocoryne wendtii con aspetto diverso

Pertanto, non date importanza alla varietà scritta sul cartellino, quando la comprate in negozio.
Troverete nomi legati al colore, come Cryptocoryne wendtii “Brown”…
Oppure derivanti dalla Geografia, come Cryptocoryne wendtii “Mi Oya” (un fiume dello Sri Lanka occidentale)…

…Ma nessuno, al momento dell’acquisto, può prevedere quali forme e colori assumerà la pianta, dopo qualche mese nel vostro acquario.
Oltre alla solita luce, qualsiasi condizione incide sul suo aspetto: pH, fondo, durezza dell’acqua, disponibilità di ferro, di potassio… secondo alcune esperienze, sembra che anche la temperatura abbia una certa rilevanza.
Non ho prove scientifiche, ma pare che il caldo estivo accentui notevolmente le ondulazioni dei margini fogliari.

Cryptocoryne wendtii

Condizioni di coltivazione

Con la Cryptocoryne wentii, gli acquariofili inesperti fanno errore molto comune, già al momento dell’acquisto.
Vedendo quell’innocente cespuglietto, in negozio, la comprano e se la mettono in acquario, senza informarsi sulle dimensioni che raggiungerà.

Ora aprite completamente le vostre mani, poi mettetele sul tavolo facendo combaciare i pollici: quello che vedete è il diametro che raggiungerà la pianta, quando sarà cresciuta completamente.
Parliamo di circa 40 cm, ma nessuno vi chiede quanto è grande l’acquario, quando la comprate.

Personalmente, ritengo che ci siano solo due alternative, per coltivare una C. wendtii:

  • Avete un acquario piuttosto grande, 200 litri o più, che vi consente di tenere piante di quella dimensione.
  • Dedicate a lei l’intero allestimento, facendone la vostra “specie regina”. In tal caso possono bastare 70-80 litri, ma con pesci piccoli e piante galleggianti (o comunque poco ingombranti)

Nel secondo caso, voglio aggiungere che merita senz’altro il titolo di “Regina”.
Pochi hanno visto una Cryptocoryne wendtii nel suo massimo splendore, proprio perché si tende a contenerla potando spesso le foglie esterne.
Tuttavia, quando ci si arriva, tutti gli sguardi vengono attirati dalla sua magnificenza.

Cryptocoryne wendtii

Non mi dilungo sulle sue esigenze, perché praticamente… non ne ha!
Anche in questo caso, è una pianta che cresce con qualsiasi luce, in qualsiasi acqua e su qualsiasi terreno.
Alcuni l’hanno messa perfino in allestimenti Malawi, dove la vegetazione di solito è assente.

Piantandola su terriccio fertile, il problema non è farla crescere… ma rimuoverla!
Se una Cryptocoryne wendtii ha attecchito da qualche mese, potete potarla, estirparla, cercare frammenti di radici, coprire la zona con legni e rocce…
…Ma un bel giorno, probabilmente, guarderete l’acquario e troverete qualche sua fogliolina, che spunta nuovamente dal terreno.

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