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Cryptocoryne affinis

Iniziamo con una specie molto particolare, per una serie di motivi che potrebbero essere legati tra loro.
Fino agli anni ’50 del ‘900, la Cryptocoryne affinis è stata forse la pianta più diffusa in acquariofilia.
Oggi, al contrario, è preferibile cercarla tra privati, perché in negozio è piuttosto rara anche su ordinazione.

Cryptocoryne affinis

Abbiamo notizie di altre specie, come la Cryptocoryne beckettii, che talvolta sono state vendute spacciandole per affinis.

La sua caratteristica distintiva è il movimento dell’acqua.
Non solo le Cryptocoryne, ma quasi tutte le piante d’acquario, proliferano quasi sempre in acque stagnanti, o comunque a lento scorrimento…
La Cryptocoryne affinis non segue questa regola.

Lei predilige acque movimentate.
In natura si trova spesso in piena corrente, proprio nei tratti di fiume dove la pendenza tende ad aumentare.
Osserviamo dove vengono raccolte:

Cryptocoryne affinis fiume

Inoltre, è una delle pochissime Cryptocoryne che cresce regolarmente in forma sommersa.
Per quasi tutte le altre si tratta di adattamento, mentre per lei è la normalità; potrebbe passare sott’acqua l’intera vita.

Cryptocoryne affinis natura

Sono proprio questi motivi che ne hanno ostacolato la diffusione, negli ultimi 50 anni.

Innanzitutto, le aziende tendono a coltivare le Cryptocoryne in forma emersa; l’affinis gli rende le cose più difficili.
Inoltre, l’acquario offre quasi sempre condizioni di acqua stagnante, dove il getto della pompa è l’unico movimento.
Con tutte le Cryptocoryne che ci sono, perché l’acquariofilo dovrebbe sceglierne una che preferisce acque mosse?

Condizioni di coltivazione

Cominciamo con qualche indicazione sulle lampade.
La caratteristica “bollatura”, ben visibile in questa immagine…

Cryptocoryne affinis sommersa

…si ottiene coltivando la pianta sotto luce piuttosto forte. Non è un caso che la foglia in foto si presenti addirittura arrossata.
Per evitare che diventi contorta, come quella dell’esempio, bisogna fertilizzare con ferro, che notoriamente va sempre legato alla potenza luminosa.

In tali condizioni di luce, la Cryptocoryne affinis si sviluppa soprattutto in orizzontale, senza superare i 10-12 cm di altezza.
Al contrario, con illuminazione scarsa, può ergersi fin oltre i 30 cm, assumendo un aspetto che ricorda le Cryptocoryne becketti e wendtii (le vedremo entrambe più avanti).

Altra caratteristica da segnalare, su questa specie, è la crescita abituale su fondi inerti. Anche in natura, è stata trovata su terreni di sola sabbia.
A differenza delle sue “cugine”, racimola il poco che gli serve anche dalle foglie; del resto, non è certo una pianta rapida.

A chi volesse coltivarla, consiglio di non scendere mai a pH acido; l’hanno sempre trovata in acque alcaline e piuttosto dure.
La temperatura, invece, non è un problema… Ma non tenetela in un laghetto all’esterno: non può reggere il gelo di gennaio.
In acquario, i soliti 24-26 °C vanno benissimo; in Estate può arrivare a 30-32, ma solo per periodi limitati.

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