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Uno dei maggiori desideri di tutti gli acquariofili è quello di veder sbocciare la vita all’interno del proprio acquario. Con questo articolo, voglio condividere con voi la mia esperienza nella riproduzione dei Pesci Rossi (Carassius auratus).


Nello specifico si tratta di Oranda e cercherò di dare qualche consiglio utile per favorire e allevare al meglio i piccolini.

Nel caso abbiate già avuto a che fare con la riproduzione dei Pesci Rossi, oppure per semplici curiosità e domande sull’argomento, vi invito ad effettuare la registrazione sul forum per discuterne insieme.

Esemplare di Oranda
Esemplare di Oranda

Come si riconosce il sesso nei Pesci Rossi?

Il primo passo, per ottenere la riproduzione dei nostri Pesci Rossi, è ovviamente avere in vasca pesci di sesso differente.
Le differenze fisiche tra individui di sesso opposto, nei Carassi, sono quasi invisibili per un occhio inesperto, e addirittura possono essere scambiate per sintomi di una malattia!

I pesci maschi sessualmente maturi, ovvero quelli di età generalmente superiore a un anno, durante il periodo della “fregola”, si ricoprono di puntini bianchi sugli opercoli, vicino agli occhi e sulle pinne pettorali, come mostrato nell’ immagine sotto:

Maschio di pesce rosso con tubercoli nuziali

Può essere inoltre presente, ma è piuttosto raro vederla, una macchia bianca dalle dimensioni della moneta di 1 cent vicino il peduncolo caudale.
Questi particolari “puntini” ci consentono, pertanto, di individuare abbastanza facilmente i maschi.

Le femmine invece non presentano praticamente alcuna peculiarità fisica, tranne una lieve sporgenza dell’ano e un gonfiore ventrale che può essere più marcato del solito nel periodo antecedente la deposizione.

Vasca di riproduzione e accoppiamento

La qualità dell’ambiente in cui i pesci vivono è ovviamente fondamentale ai fini della riproduzione: solo negli acquari correttamente gestiti si può osservare la deposizione.

Questa può avvenire praticamente tutto l’anno, con i 30°C di agosto o con i 16 °C di dicembre, e si può verificare diverse volte in un solo mese (come ho potuto verificare direttamente nei miei acquari).
La fase dell’accoppiamento può essere facilmente interpretata come un comportamento insolito, oserei dire quasi come una zuffa!!

I maschi rincorrono la femmina senza darle tregua, e tentano di favorire la fuoriuscita delle uova colpendola con la bocca e la testa sul ventre, e stringendola agli angoli dell’acquario. Questa “manovra”, da parte del maschio, è veramente stressante per la femmina; molte volte, se importunata da diversi esemplari contemporaneamente, alla fine dell’accoppiamento può restare stremata.

Le uova vengono deposte in colonna (ovvero vengono fatte lasciare cadere libere in vasca), e per questi motivi generalmente si vanno a depositare sulle piante a foglia larga. E’ essenziale prelevare le uova deposte: i genitori, infatti, non appena i loro figlioletti nasceranno, li mangeranno senza pietà in un sol boccone!
I Carassi sono pesci molto pacifici ma… non hanno un grande istinto genitoriale!

Vi consiglio quindi di inserire in vasca delle piante in plastica a foglia larga, da lasciare anche galleggianti eventualmente.
Vi basterà, una volta finita la deposizione, prelevare semplicemente le piante finte e metterle in una bacinella (per iniziare, una da un paio di litri va benissimo).

Fate particolare attenzione che le uova rimangano a contatto con l’acqua, che deve essere preferibilmente scelta da una vasca matura.

Quest’ultimo aspetto ha una rilevanza fondamentale, come vedremo nel seguito del testo.
Ecco alcune uova appena raccolte:

Pianta con uova di pesce rosso

Trovo che utilizzare delle piante finte sia una tecnica certamente più pratica, piuttosto che raccogliere manualmente le uova che si depositano sulle piante naturali.
E’ anche preferibile rispetto al posizionamento di una rete a maglie fini, sul fondo della vasca, per la raccolta.

Per quel che riguarda l’acquario, penso che la migliore condizione possibile sia avere una vasca da 90-100 litri con tre pesci, due maschi e una femmina.
Questo aumenta esponenzialmente la probabilità che le uova vengano fecondate, ma è anche rischioso dato che la femmina si trova nel minimo sindacabile di spazio vitale.
Per lei è più difficoltoso scappare, e trovare riparo dalle attenzioni morbose dei maschi, può quindi essere eccessivamente maltrattata.
Non è raro vedere la femmina, alla fine della deposizione, stremata in un angolo.

Specialmente in questi casi, ritengo sia opportuno provvedere ad alimentare l’animale con un cibo proteico ed energetico, ed effettuare un piccolo cambio d’acqua nell’ordine del 10%, in quanto i maschi intorbidiranno e “inquineranno” l’acqua con il loro sperma.

Naturalmente la riproduzione può avvenire anche in vasche più grandi, con il medesimo successo; ma in questi casi le uova tenderanno a disperdersi molto di più in acquario.

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Sono finalmente nati!

Dopo appena 2 giorni, se le uova sono state fecondate, riuscirete ad osservare dei minuscoli puntini neri all’interno delle uova.
Forse qualcuno avrà bisogno della lente di ingrandimento… vi offro un piccolo aiuto nella prossima immagine:

Avannotti pesce rosso di 48 ore
Uova fecondate dopo 48 ore dalla deposizione – immagine di pubblico dominio

State pronti, perchè al quinto giorno dalla deposizione avrete i primi avannotti nella vostra bacinella.

avanotti pesci rossi

Come potete vedere, hanno un aspetto più da girino che da pesce, e sono di dimensioni ridottissime!
Tenderanno tutti a stare attaccati a bordo vasca, oppure sulla pianta.

Toccando un pò quest’ultima, li vedrete nuotare nella bacinella.
Per i primi 5-6 giorni dalla nascita, si alimenteranno grazie al sacco vitellino, che assolve le funzioni nutrizionali nel primo stadio dello sviluppo.

Avannotto a 5 giorni dalla nascita - immagine di pubblico dominio
Avannotto a 5 giorni dalla nascita – immagine di pubblico dominio

Successivamente, quindi dopo circa dieci giorni dalla deposizione, gli avannotti inizieranno a cibarsi.

Questa fase è ben riconoscibile: i pesciolini non staranno più sempre attaccati agli arredi ed al bordo, ma inizieranno a scorazzare per la vaschetta.

avanotti di pesci rossi che nuotano

E’ quindi opportuno, a questo punto, liberare dello spazio, tirando fuori le piante finte dal recipiente che li contiene.
In questa fase è essenziale che gli avannotti si trovino in acqua “matura” proveniente da una vasca avviata da tempo.
Questo ci garantisce la presenza di infusori, un termine del tutto generico che indica tutti i microscopici organismi che si sviluppano da infusi di sostanze organiche.

Una buona soluzione, in assenza di acqua matura, può essere un po’ di buccia di banana da inserire nella vaschetta, prima della schiusa delle uova.
Infine, potete comprare degli infusori prodotti dalle aziende di acquaristica (non molto comuni da trovare a dir la verità).

Durante questo periodo, quindi per i primi 10-12 giorni a partire dalla deposizione, vi sconsiglio di effettuare cambi d’acqua; con l’esperienza ho notato che risulta essere più deleterio che benefico.
Cambiate acqua solo dopo 2 settimane, nella dose di un bicchiere di plastica ogni 2 litri d’acqua, versandola molto lentamente.

Alimentazione e crescita

Dopo la prima fase, di circa 2 settimane, è opportuno procurarsi un alimento adatto per i nostri avannotti.
Mi sento di sconsigliare i mangimi in polvere finissima; ho notato che con questi si ha una mortalità del 95%, dopo un mese.
Il cibo perfetto è secondo me l’Artemia; vanno benissimo le buste che contengono già sale + uova, molto comode per un allevamento amatoriale e per principianti.

Se usate le buste della Sera, vi consiglio di usare un comune piatto fondo di plastica, ponendolo sotto una lampada.
Riempitelo fino all’orlo e versate della miscela sale+uova, poi mescolate con delicatezza. Aiutandovi con una siringa, saltuariamente movimentate l’acqua.

Dopo 48 ore, o al massimo 72, potrete notare la nascita delle vostre Artemia.
E’ essenziale che vengano fornite agli avannotti il più velocemente possibile: col passare del tempo, consumano il loro sacco vitellino e sono meno nutrienti.

Per la loro raccolta vi invito a usare sempre la siringa: le Artemia tenderanno a spostarsi vicino il bordo del contenitore o sul fondo, sarà facile prelevarle.
Una volta all’interno della siringa, attendete 10 minuti circa; è il tempo necessario alla quasi totalità delle Artemia di depositarsi sul fondo della siringa stessa.

Potrete cosi somministrare “gocce di Artemia”, senza preoccuparvi affatto del sale che inserirete nella bacinella, sarà infatti una dose infinitesimale, ininfluente alla vita degli avannotti.

Vi invito a somministrare questo alimento fino a 5-6 volte al giorno, in piccole dosi.
Dopo alcune settimane, gli avannotti avranno questo aspetto:

alimentazione avanotti pesci rossi

A seconda del vostro successo, in breve tempo la vaschetta diventerà molto piccola.
Per il loro accrescimento, io ho usato un contenitore in plastica da 60 litri, con un piccolo filtro interno modificato.

Ho legato, all’ingresso della griglia di aspirazione, una piccola spugna che funge da prefiltro, ed evita che gli avannotti più piccoli vengano aspirati.
Esistono sul mercato dei filtri per avannotti, il cui principio di funzionamento è praticamente identico, ma questa è una soluzione che ho ricavato a costo zero.

Quando gli avannotti raggiungono la dimensione di poco più di un centimetro, hanno l’aspetto di un vero e proprio pesciolino.
Questo dovrebbe avvenire dopo circa 50-60 giorni.

E’ opportuno iniziare ad alimentarli con del mangime finemente sbriciolato. Consiglio inoltre di arricchire la loro dieta con Artemia liofilizzata, o con altri cibi con un contenuto proteico elevato, per favorirne lo sviluppo.

alimentazione avanotti pesci rossi in acquario

Se è nelle vostre possibilità, e avete un piccolo acquario da utilizzare, potrete gustarvi la loro crescita passo passo, come nel mio caso.
Dopo circa 3-4 mesi, ho deciso infatti di trasferirli nella mia vasca da 80 litri, che usavo per la quarantena e l’accoppiamento.

Spero che la mia esperienza sia utile, a tutti coloro che vogliono cimentarsi nella riproduzione dei pesci rossi in acquario, una bellissima avventura!

acquario piccoli oranda

Tutte le foto contenute nell’articolo, dove non diversamente specificato, ritraggono piante ed animali ospitati nei miei acquari.

La foto di copertina è dell’utente Letizia.

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