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Cryptocoryne beckettii (o petchii)

Nella storia della Botanica, è capitato spesso che una pianta abbia creato dibattiti tra gli scienziati, ma raramente ha fatto discutere come la Cryptocoryne beckettii.
Tra gli anni ’20 e gli anni ’70 del ‘900, fiumi di inchiostro sono stati versati su questa specie, che ancora oggi crea difficoltà nel riconoscimento.

A partire dal 1931, per oltre mezzo secolo abbiamo avuto anche la Cryptocoryne petchii, nella tassonomia ufficiale.
Poi si è scoperto che si trattava di una varietà triploide della beckettii, una mutazione naturale.
Oggi, nei negozi di acquaristica, viene venduta come Cryptocoryne beckettii “Petchii”, usando le virgolette per indicare che si tratta di una variante.

Cryptocoryne beckettii Petchii
Cryptocoryne beckettii “Petchii”

Sono entrambe originarie dello Sri Lanka, ma la loro presenza è stata segnalata in parecchie zone dell’India.
Non abbiamo certezze su tali segnalazioni, perché si tratta di una specie dall’aspetto estremamente mutevole, forse più di qualsiasi altra Cryptocoryne.

Sui forum di acquariofilia, a volte viene confusa con le “cugine” undulata e walkeri, ma nel caso più comune viene scambiata per la Cryptocoryne wendtii.
Personalmente, risolvo la questione dicendo di aspettare la crescita della pianta, fino alle sue massime dimensioni.

La Cryptocoryne beckettii, infatti, non supera mai i 25 cm di diametro, mentre la wendtii arriva ad oltre 40.
Dopo aver fatto il moderatore per diversi anni, nelle sezioni delle piante, ritengo che questo sia l’unico modo sicuro per distinguere le due specie.

Le foglie sono generalmente di forma allungata e lanceolata; spesso, ma non sempre, presentano dei margini ondulati.

Cryptocoryne beckettii

Quantomeno, questo sembra essere l’aspetto più comune, per quanto riguarda la forma sommersa.
E’ invece impossibile definire il colore, che può assumere qualunque tonalità di verde e marrone, fino ad arrivare al rosso con la pagina inferiore.
Talvolta può presentare colori differenti, non solo sulla stessa pianta, ma perfino sulla stessa foglia.

Il fenomeno dipende molto dalla luce, ovviamente… ma incidono molto anche l’acidità, la disponibilità di oligoelementi e l’abbondanza di azoto.

Condizioni di coltivazione

E’ una delle piante più facili da coltivare.
Dopo l’iniziale periodo di adattamento, può vivere su qualsiasi terreno e sotto qualsiasi luce, con qualunque durezza, acidità e temperatura comunemente adottate in acquario.

Inoltre si accontenta di pochi nutrienti, adattando la velocità di sviluppo alla loro disponibilità, senza manifestare appassimento, buchi sulle foglie, o altri segnali di carenza.

Cryptocoryne beckettii

E’ una delle Cryptocoryne più veloci nella propagazione.
Su fondo ricco di nutrienti, dopo il periodo di adattamento, impiega poche settimane per stolonare in giro per l’acquario.
Dal momento che viene introdotta solo in funzione decorativa, spesso si consiglia di coltivarla su terreno inerte, proprio per rallentarne lo sviluppo.

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