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E’ conosciuto in acquariofilia con il nome di Rasbora Galaxy (o Microrasbora Galaxy) ma il suo vero nome è Danio margaritatus. Nell’agosto del 2006 un esportatore di pesci d’acquario della Birmania (Myanmar) propose in vendita alcuni esemplari di questo piccolo ciprinide dalla colorazione eccezionale… Go to the article in English


A questo punto sui siti internet e sui forum di acquariofilia comparvero alcune foto di questo pesce che venne sbrigativamente battezzato «Rasbora galaxy» o «Microrasbora galaxy»; ad alcuni sembrò molto simile al «Microrasbora» erythromicron. Qualcuno, addirittura, ipotizzò che fosse uno scherzo e che quella meravigliosa livrea fosse frutto di una manipolazione elettronica delle fotografie.

Danio o rasbora galaxy maschio
Danio margaritatus (maschio)

Nel febbraio del 2007 uscì un articolo dell’ittiologo statunitense Tyson R. Roberts che descrisse scientificamente e classificò questo pesce come Celestichthys margaritatus (dal latino caelestis = celeste, divino; dal greco ichthys = pesce; dal latino margaritatus = adorno di perle).

Anche la classificazione di Roberts, tuttavia, non fu ritenuta soddisfacente dalla comunità scientifica; così, nel 2008, il nostro ciprinide fu finalmente assegnato all’allora neonato genere Danio (Conway et al.).

Il nome attuale del protagonista della nostra scheda è quindi Danio margaritatus, anche se continua ad essere chiamato con ciascuno dei suoi precedenti nomi.

Descrizione e dimorfismo sessuale

Danio margaritatus ha generalmente una lunghezza compresa tra 2 – 2,5 centimetri, anche se può arrivare a circa 3 centimetri.

È un pesce dai fianchi stretti, con un profilo laterale affusolato e con una evidente gibbosità dorsale.

La bocca è piccola e centrale, rivolta verso l’alto; gli occhi sono grandi e leggermente sporgenti.

Esemplare maschio di Danio-rasbora galaxy
Esemplare maschio (foto di Giordano16491)

La caratteristica più evidente di questo ciprinide è la livrea blu scuro punteggiata di bianco (talvolta di giallo).
Il dorso varia tra il giallo e l’arancione, mentre il ventre dall’arancio al rosso.
Le pinne sono a strisce rosso/nere disposte orizzontalmente.

Il dimorfismo sessuale è piuttosto evidente.

Dimorfismo Roberts
Immagine tratta dall’articolo di Roberts (2007)

Il maschio presenta colori più vivaci e il fondo della livrea, blu nei maschi, tende al verde oliva per le femmine.

Le femmine hanno il ventre convesso, o perlomeno in modo più evidente rispetto ai maschi.

L’aspettativa di vita in cattività si aggira intorno ai 2-3 anni, ma può arrivare fino a 5.

Habitat e valori

Il primo ritrovamento avvenne in una pozza d’acqua vicino a Hopong, in Birmania.
Si tratta di una località a più di mille metri d’altezza (1.040 m. s.l.m.) nella regione di Shan, un altopiano attraversato dal fiume Saluen (Salween in inglese).

Salween river
Fiume Saluen

Queste pozze si formano stagionalmente a causa delle esondazioni del fiume che ricopre la circostante prateria.
Al momento del ritrovamento la pozza aveva un’acqua cristallina, una profondità inferiore ai trenta centimetri e una temperatura (a gennaio) di 22-24 °C.

È stata segnalata la presenza di una folta vegetazione acquatica, in prevalenza costituita da Anacharis (Egeria o Elodea).

Kamphol Udomrittthiruj Roberts 2007
Il luogo del primo ritrovamento (Roberts 2007)

Successivamente ci sono stati altri ritrovamenti nei fiumi Nam Lang and Nam Pawn (sempre nel bacino del Saluen) e a est del Lago Inle (sempre sull’altopiano di Shan); alcuni esemplari sono stati ritrovati anche in Thailandia, al confine con la Birmania.

SHAN STATE map
Lo stato Shan, in Birmania, al confine con la Cina, il Laos e la Thailandia

L’unica costante dei ritrovamenti sembra essere la temperatura non elevata (che nella stagione fredda può raggiungere anche i 10 °C o meno).
Per questo motivo si consiglia di non superare i 25-26 °C (anche se sembrano tollerare, almeno per brevi periodi, anche i 30 °C).
Generalmente è stato ritrovato in acque tenere e con un pH leggermente acido, ma anche in acque lievemente alcaline.
Probabilmente si tratta di una specie adattabile a diversi valori, come gran parte dei ciprinidi asiatici.
Il sud-est asiatico è infatti caratterizzato dalla stagione delle piogge, le quali modificano decisamente le caratteristiche (temperatura, acidità e durezza) delle acque terrestri.

Comportamento

Innanzitutto ricordiamo che Danio margaritatus è una preda; questa è la spiegazione dei suoi comportamenti spesso descritti come «timidi».
Se il banco è abbastanza numeroso (più di dieci esemplari, meglio se più di venti) e l’acquario è fittamente piantumato (in modo da offrire ripari e nascondigli), diventerà più sicuro e intraprendente.
Osserveremo colori più vivaci, un nuoto più coraggioso (solitario, con scatti e rincorse) e comportamenti sociali più complessi.

Banco di Danio margaritatus-rasbora galaxy
Banco di Danio margaritatus

In queste condizioni il nostro piccolo ciprinide si dimostra un pesce gerarchico e competitivo.
I maschi possono così prodursi in aggressioni con i conspecifici, soprattutto per il cibo e il territorio.
Queste aggressioni si risolvono, nella maggior parte dei casi, in un girotondo che si protrae fino a quando il più debole abbandona la competizione e si allontana; talvolta, invece, gli scontri sono più cruenti.

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Duello di Danio-rasbora galaxy
Duello

Una vasca capace, con piante e radici che fungano da «soglia» tra una porzione di territorio e un’altra, renderà più serena la loro convivenza.

Allestimento e abbinamenti

Pur essendo un pesce di piccole dimensioni, è meglio ospitarlo in un acquario ampio e spazioso, che gli permetta di spartirsi il territorio e gli dia modo di nuotare a piacimento.

Allestiremo un acquario con un fondo scuro e abbondantemente piantumato.
Sono ideali le piante asiatiche; ovviamente vanno bene anche Anubias ed Egeria.
Spesso viene suggerito di inserire piante galleggianti per schermare la luce, solitamente abbondante nei plantacquari.
I muschi sono il substrato ideale per la deposizione delle uova; la loro presenza agevolerà l’eventuale riproduzione.

Allestimento Danio
Allestimento di Giordano16491

Non pare gradire l’acqua mossa; è quindi preferibile limitare la portata della pompa (o allevarlo in un acquario senza filtro).

Nelle pozze del primo ritrovamento sono stati raccolti dei Microrasbora rubescens, dei pesci non identificati del genere Yunnanilus e un Channa harcourtbutleri (probabilmente l’unico predatore di Danio margaritatus).

Evitando per ovvie ragioni i predatori, i Danio margaritatus possono essere abbinati con altri piccoli ciprinidi asiatici pacifici come i Trigonostigma, i Boraras brigittae, i Microdevario kubotai o i Tanichthys albonubes. Possono anche animare un acquario con un Betta, a patto che non vi interessi la riproduzione.

Microdevario kubotai
Microdevario kubotai

Possono convivere tranquillamente con le Caridina.

Da evitare l’abbinamento con Danio erythromicron per evitare possibili ibridazioni.
Eviteremo anche di inserire pesci eccessivamente irruenti o aggressivi, che potrebbero intimidire i Danio margaritatus fino a farli desistere dall’alimentarsi.

Considerata l’elevata visibilità di questi piccoli pesci, data sia dal comportamento che dalla spettacolare livrea, si può prendere in considerazione l’idea di un acquario monospecifico.

Alimentazione

Danio margaritatus ha fama di essere un pesce «difficile» dal punto di vista alimentare.
Questo non significa che sia schizzinoso, o che abbia dei particolari problemi di alimentazione.

È vero, preferisce il cibo vivo: in particolare Daphnia e Artemia giovani e nematodi di piccole dimensioni.
Per quanto riguarda l’Artemia, la sua somministrazione richiede qualche attenzione: in alcuni casi le cisti non schiuse hanno provocato la morte dei pesci, probabilmente per un’occlusione intestinale.

Tuttavia accetta anche del cibo granulare, meglio se di piccole dimensioni (ricordiamo che ha una bocca molto piccola).
Se disturbato non si ciba dalla superficie, quindi meglio del granulare affondante (e di superficie per tenere impegnati i coinquilini); quando è tranquillo può cibarsi anche di granulare grosso, che sbocconcella.

Cibo Danio
Foto di Monica

Ecco, dunque, la vera difficoltà alimentare dei nostri piccoli ciprinidi: la convivenza con altre specie.
Se abbinati in modo corretto, l’alimentazione di Danio margaritatus non è problematica; se abbinati a pesci più grossi, vivaci o aggressivi, saranno impauriti e stenteranno a conquistare il cibo.

In un allestimento poco adatto a loro, i nostri protagonisti mostreranno il ventre incavato e deperiranno fino alla morte per inedia.
Si raccomanda nuovamente, quindi, l’attenzione agli abbinamenti e l’invito a prendere in considerazione l’idea di un acquario monospecifico.

Riproduzione

In cattività la riproduzione avviene spontaneamente; per agevolarla possiamo inserire nell’acquario dei muschi o un «mop» fai-da-te.

Mop Alex N
Mop fai-da-te di Alex_N

Quando sono pronte per la deposizione, le femmine mostrano un bottone pigmentato davanti alla pinna anale.

Femmina pronta
Femmina pronta per la deposizione (foto di Monica)

A questo punto il maschio (che per l’occasione sfoggia una livrea particolarmente brillante) si posiziona davanti al sito scelto per la deposizione con la testa in basso, il corpo leggermente ricurvo e le pinne vibranti, ad attendere la femmina.
Quando la femmina si avvicina la spinge verso il punto prescelto; lei deposita e lui feconda le uova.

Avannotti Danio-rasbora galaxy
Avannotto di circa tre settimane

Per ogni episodio riproduttivo la femmina deposita al massimo 30 uova.
A una temperatura di circa 24 °C le uova schiudono dopo circa quattro giorni.
Dopo la schiusa, i piccoli mostrano una pigmentazione scura (mimetica) e aderiscono alle superfici tramite strutture adesive collocate sulla testa.
Dopo 3-4 giorni cominciano a nuotare, perdono la pigmentazione scura e possono essere alimentati con microrganismi.
In questo periodo sono facilmente preda di altri pesci (ad esempio i Betta).

Avannotti Danio-rasbora galaxy
Avannotti di circa sette settimane

Gli avannotti crescono rapidamente e non hanno bisogno di particolari cure; dopo 8-10 settimane la forma del corpo comincia ad assomigliare a quella degli adulti; dopo circa 12 settimane cominciano ad assumerne anche la colorazione.

Note

La IUCN (International Union for Conservation of Nature) ha inserito Danio margaritatus nella lista rossa delle specie potenzialmente a rischio d’estinzione con questo commento: «La raccolta per il mercato acquariofilo pone potenzialmente a rischio la specie, considerato che i raccoglitori locali trovano solamente “poche dozzine di pesci al giorno” nella località di raccolta originaria; tuttavia nuove popolazioni sono state segnalate altrove».
Mancano, tuttavia, dati certi sulla consistenza delle popolazioni; infatti la specie è classificata DD, data deficient (dati mancanti).

iucn red list logo

Nel febbraio del 2007 il governo birmano ha vietato l’esportazione di questo pesce per scongiurare la possibile estinzione.
Il divieto si è dimostrato piuttosto elastico (infatti i pesci vengono ancora esportati) perché la raccolta è una importante fonte di reddito per la popolazione locale (nel 2007 un raccoglitore poteva guadagnare fino a 80 euro al giorno).

maschio Danio-rasbora galaxy
Foto di Monica

Negli anni ci si è resi conto che la riproduzione in cattività di questo pesce è relativamente facile.
Ciò ha permesso che la maggior parte dei Danio margaritatus attualmente in commercio sia d’allevamento e non di cattura.

Ringraziamenti

Ringrazio di cuore Monica, pantera, Giordano16491 e MatteoR, che hanno contribuito alla stesura di questa scheda con la loro esperienza e le loro fotografie.

Per qualsiasi informazione o se volete farci vedere i vostri acquari vi aspettiamo sul nostro forum Acquariofilia Facile.

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