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L’Hasemania nana (chiamato comunemente anche «Tetra rame» o «pesce dollaro») è un piccolo pesce appartenente alla famiglia dei Characidae che raggiunge dimensioni massime di 4-5 centimetri, con un’aspettativa di vita di 4-6 anni.


Descrizione e dimorfismo

Grazie alla forma allungata e appiattita ai fianchi è in grado di eseguire scatti a velocità impressionante.

Il corpo assume una colorazione che va dal ramato scuro al grigio chiaro, talvolta con piccoli riflessi gialli.

Hasemania nana Maschio
Maschio (foto di Luca.s)

Le pinne mostrano colori simili a quelli del corpo seppur le estremità siano molto chiare, tendenti al bianco.
Sulla pinna caudale è presente una striscia nera che si protrae quasi fino all’attaccatura della pinna anale.

Hasemania nana Femmina
Femmina (foto di Luca.s)

Una particolarità di questa specie è che, pur appartenendo alla famiglia dei Caracidi, non presenta la tipica pinna adiposa.
I maschi risultano più snelli e più colorati rispetto alle femmine, che in genere sono grigiastre.

Habitat e valori

L’Hasemania nana proviene dal Sud America, in prevalenza dal Rio São Francisco in Brasile.
Il suo habitat naturale è caratterizzato da assenza (o quasi) di piante, fondo sabbioso e forte presenza di radici.

Rio São Francisco
Rio São Francisco

É stato ritrovato sia in acque chiare che in acque nere.
Vive a durezze prossime allo zero e pH che oscilla da valori molto acidi (sotto il 6) a valori prossimi a 7.

Data la sua robustezza, in acquario si può arrivare anche a pH 7,5 o poco superiore per brevi periodi; sono comunque ideale durezze piuttosto basse (GH<6) e pH sotto il 7.
Sopporta un ampio range di temperature (22-29 gradi), anche se è bene rimanere ai due estremi soltanto per brevi periodi.

Diffusione Hasemania nana
Diffusione Hasemania nana

Nel suo habitat si ciba prevalentemente di insetti e larve, mentre in acquario accetta senza alcun problema tutti i tipi di mangime.
Che si tratti di scaglie o granuli, congelato o liofilizzato, verdure o compresse per loricaridi poco importa, lo vedrete gettarsi sul cibo come un piccolo piranha.

Comportamento

Sebbene sia un piccolo caracide, presenta una vivacità straordinaria.
Si tratta di un pesce gregario ma, quando si sente tranquillo, difficilmente lo vedremo nuotare in gruppo.

Pur essendo un pesce abbastanza pacifico, capita di assistere ad inseguimenti nei confronti di cospecifici e non solo, sia per gioco che per difendere porzioncine di vasca di pochi centimetri dove amano sostare tranquilli.

Hasemania nana
Foto di Luca.s

Durante il corteggiamento i maschi sono abbastanza insistenti; per questo motivo, al momento dell’acquisto, è meglio prendere un numero di femmine superiore a quello dei maschi.
In questa fase non è raro assistere a piccoli duelli tra maschi, durante i quali i contendenti si mettono di fianco con pinne ben aperte finchè uno dei due non si ritira. Tali scaramucce fortunatamente si risolvono in poco tempo e senza alcun ferito.

Hasemania nana
Foto di Luca.s

Minore è il loro numero, maggiore è la loro vivacità; l’ideale è di averne una ventina di esemplari.
Dato il comportamento iperattivo e l’attitudine a compiere scatti fulminei è bene non ospitarlo in acquari troppo piccoli.
Con un piccolo gruppo può essere sufficiente un acquario con un lato lungo di 80 centimetri.
Meglio sarebbe avere un acquario lungo almeno 100-110 centimetri che possa ospitare 15-20 esemplari.

Allestimento

Se si vuole ricreare l’ambiente naturale in cui vive questo piccolo pinnuto, bisogna prediligere un fondo sabbioso e un arredamento composto da molti legni.
Potrebbe essere utile inserire anche piante galleggianti per schermare la luce e tenere sotto controllo nitrati e fosfati.

Sebbene non rientrino nel biotopo d’appartenenza di questo piccolo caracide, si possono inserire anche piante epifite (tipo Anubias o Microsorum) da ancorare ai legni.

Se si ha l’accortezza di tenere la parte anteriore dell’acquario libera per il nuoto, può essere allevato anche in acquari ben piantumati.

Allestimento per Hasemania nana
Foto di Luca.s

Come abbiamo visto, le acque del Rio São Francisco sono soggette ad una certa stagionalità: periodi caldi e periodi più freschi, con durezze e acidità altalenanti.
Possiamo quindi abbinare ai nostri Hasemania nana quasi tutti i pesci sud-americani, magari evitando le specie che richiedono valori costanti e un po’ più estremi come Discus e Mikrogeophagus ramirezi.

Allestimento per Hasemania nana
Foto di Matty

Potremmo, ad esempio, abbinargli degli Apistogramma (Borellii, Cacatuoides, Agassizii), dei Mikrogeophagus Altispinosus o degli Pterophyllum scalare.
Oppure altri caracidi con esigenze simili come, ad esempio, Hyphessobrycon flammeus.

Purtroppo nessuno dei pesci elencati appartiene al biotopo dell’Hasemania nana perché, fatta eccezione per qualche ciclide un po’ più grande come i Cichlasoma, è l’unica specie proveniente da quei territori che sia commercializzata.

Riproduzione

Raggiunto l’anno di età gli esemplari sono sessualmente maturi e pronti alla riproduzione.
Si tratta di una specie ovipara che non forma coppie; al momento della deposizione delle uova più maschi rilasciano il liquido seminale per fecondarle.

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Come la maggior parte dei Caracidi, è praticamente impossibile riprodurlo in acquari di comunità; le uova vengono sparse su fondale e arredi, dove diventano facile preda degli ospiti e dei genitori stessi.

Per aumentare le probabilità di successo è necessario isolare un maschio e una femmina in un altro acquario.

Hasemania nana
Foto di Luca.s

Tale acquario dovrà essere munito di una retina che impedisca ai genitori di raggiungere le uova una volta deposte; in alternativa si disporranno fitti cespugli di piante e muschi sul fondale, in modo tale da offrire riparo alle uova.

É opportuno spegnere il filtro per evitare che gli avannotti appena nati vengano aspirati; è invece utile tenere acceso un aeratore affinchè le uova non ammuffiscano.

Per stimolare la riproduzione potrebbe essere necessario raggiungere valori d’acqua estremi (pH 5,5/6 e GH<3) e somministrare ai riproduttori alimenti molto proteici (ad esempio cibo vivo e congelato).

Riproduzione Hasemania nana
Deposizione

Non appena le uova vengono deposte e fecondate, i genitori possono essere spostati di nuovo nell’acquario principale.

Dopo un paio di giorni dalla deposizione avviene la schiusa.
Non è necessario alimentare gli avannotti appena nati: nei primi giorni assorbono il loro sacco vitellino.

Non appena iniziano a nuotare, i piccoli vanno alimentati con cibi altamente nutrienti e appetibili come infusori, rotiferi e naupli di artemia salina appena schiusi, con una frequenza di 3-4 volte al giorno.

In questa fase bisogna fare attenzione anche alla qualità dell’acqua; è quindi consigliabile fare piccoli cambi d’acqua quotidiani per mantenere bassi i livelli di composti azotati e fosfati.
Man mano che i nuovi nati crescono, si può iniziare a somministrare anche un po’ di mangime secco per avannotti o dei granuli finemente sminuzzati.

Una volta raggiunte dimensioni tali da non essere più considerati come cibo vivo, possiamo inserire gli ormai ex-avannotti nell’acquario principale.

Note e curiosità

Il primo a catturare e descrivere questo pesce fu lo zoologo danese Christian Frederik Lütken (1827-1901).

Christian Frederik Lütken
Christian Frederik Lütken (1827-1901)

La sua prima descrizione risale al 1875, quando chiamò questo pesce con il nome di Hemigrammus nanus.
Nel 1938 il piccolo Caracide fu ribattezzato Hasemania marginata in onore dell’ittiologo John D. Haseman; infine gli fu dato il nome attuale: Hasemania nana.

É l’unico del genere Hasemania ad essere commercializzato.
Quindi, anche se proposti con nomi diversi (Hasemania marginata, ad esempio) si tratta sempre di Hasemania nana.

Vi aspettiamo sul nostro forum Acquariofilia Facile per vedere le vostre foto dei vostri «Tetra rame».

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