banner

Le tre fasi della maturazione

Osservando l’evoluzione di un acquario, possiamo distinguere tre fasi.

Fase 1: la maturazione del filtro.

Va dall’allestimento alla fine del picco dei nitriti.
Nitrospira e Nitrosomonas, i batteri responsabili del ciclo dell’azoto, si insediano nel filtro in modo stabile, in quantità sufficiente per trasformare l’azoto come già sappiamo, da ammoniacale a nitrico.

Filtro Ferplast Bluwave 03
Filtro Ferplast Bluwave 03

Generalmente, questa fase dura circa un mese, ma non è detto: i batteri non leggono il calendario.

Fase 2: la maturazione dell’ambiente.

Dovrebbe andare da 4 a 8 mesi, secondo quanto si legge, ma qualcuno ha avuto l’acquario instabile anche dopo due anni.
Per contro, ci sono state maturazioni velocissime, in poco più di due mesi dall’allestimento.

Dopo circa 30 giorni, infatti, è maturo solo il filtro, che grazie ai cannolicchi offre ai batteri un habitat ideale.
Perché la flora batterica si insedi anche nel fondo, o su tutte le altre superfici presenti in vasca (arredi, legni, piante…) ci vuole molto di più.
In genere, i tempi di maturazione dipendono dai cambi d’acqua, sia nella frequenza che nelle quantità, ma ci sono parecchie altre variabili.

Il fondo maturo dell'acquario di Cuttlebone
Il fondo maturo dell’acquario di Cuttlebone

Come ci si accorge di questo passaggio?…
Generalmente, c’è un segnale evidentissimo: alghe filamentose (talvolta cianobatteri), che tendono a scomparire, senza alcun intervento da parte nostra.
Si tratta di presenze indesiderate, che attaccano gli acquari proprio nella fase di maturazione; in seguito, è possibile che appaiano altre specie di alghe, ma le filamentose non dovrebbero più darvi fastidio.

Fase 3: vasca perfettamente matura.

A questo punto, il ciclo dell’azoto si compie nell’intera vasca, non solo nel filtro.
La flora batterica si è ormai insediata dappertutto, ma anche le piante non sono più in un acquario nuovo: sono ormai adattate alle condizioni di luce, acidità, temperatura, ecc.

Acquario senza filtro di Jovy
L’acquario senza filtro di Jovy

Pertanto, l’azoto non viene soltanto trasformato più in fretta, da ammoniacale a nitrico…
Ce n’è anche meno da trasformare, perché le piante rapide ne assorbono buona parte quando è ancora in forma di ammonio.

A questo punto… Chissà?… Il filtro è ancora necessario?
Andiamo avanti…

banner
1
2
3
4
Articolo precedenteProdotti miracolosi per acquariofilia
Articolo successivoFiltro interno vs filtro esterno