Bacopa australis
Origine
Come abbiamo già visto, si tratta di una variante naturale della Bacopa caroliniana.
Il nome scientifico corretto sarebbe Bacopa caroliniana var. “Australis”.
È ampiamente diffusa in varie zone del Sudamerica, a macchia di leopardo, ma la massima diffusione sembra essere nel Mato Grosso.
Risulta ben presente anche in Amazzonia, tanto da essere considerata una pianta tipica per quel tipo di acquari.
Temperatura
Può scendere sotto i 20 °C solo per brevi periodi.
E’ vivamente sconsigliata per allestimenti con Carassi, o altri pesci di acqua fredda; è invece indicatissima per l’abbinamento con Cadinali, M. ramirezi e S. discus, proprio per la sua resistenza a temperature alte, anche sopra i 27 °C.
Durezza e acidità
Predilige acque acide, come tutte le specie amazzoniche, ma la sua origine “caroliniana” si manifesta con una maggiore adattabilità ad acque più dure, addirittura leggermente alcaline.
Questo, ovviamente, non è un buon motivo per tenercela.
Illuminazione
La luce deve essere piuttosto forte.
Una lampada debole farebbe allungare gli internodi in modo inaccettabile. Inoltre, le foglie inferiori tenderebbero ad appassire e staccarsi.
Aspetto
E’ la Bacopa con le foglie più piccole, ma più fitte, proprio grazie agli internodi che rimangono più corti.
Anche per questo, un loro allungamento abbruttisce notevolmente la pianta.
Lo stelo appare più spesso, ma è un effetto ottico legato alla dimensione della foglia.
Come per la caroliniana, nessuna crenatura sui margini.
Il colore tende ad essere leggermente più scuro, a parità di luce.
In altezza si ferma a 50-60 cm, valore comunque sufficiente per emergere dall’acquario, se non viene potata regolarmente.
Abbinamenti
Pianta tipica dell’acquario amazzonico, non dovrebbe essere abbinata con specie di altri ambienti.
Per l’accostamento di forme e colori, nonché per le esigenze di acidità e temperatura, forma una combinazione perfetta con la Cabomba furcata, che però è di coltivazione molto difficile.
In alternativa, riducendo la temperatura, si può ottenere un combinazione molto gradevole con Myriophyllum matogrossense ed Alternanthera reineckii, che anche in questo caso condividono gli stessi habitat.
Esigenze particolari
Richiede sempre un’immissione artificiale di CO2, a causa della luce forte a cui va necessariamente esposta.
Per lo stesso motivo, ha un’esigenza di ferro maggiore delle altre.
Considerazioni finali
Sembra la Bacopa più difficile, leggendo queste note, ma va detto che l’acquario amazzonico è l’allestimento più comune; in tali condizioni è quella che si trova meglio.
E’ quindi possibile che per molti si riveli la più facile.