Bacopa caroliniana
Origine
Zona orientale del Nordamerica, in particolare Carolina del Sud (come si evince facilmente dal nome).
Ampiamente diffusa in tutte le zone calde degli Stati Uniti, con il tempo si è diffusa in tutta l’America centrale (Messico, Guatemala, Honduras…).
Nel corso dei secoli, ha sviluppato un ecotipo che si è diffuso in Sudamerica, fino al Brasile meridionale, e che gli acquariofili conoscono come Bacopa australis (la vedremo nel prosimo capitolo).
Temperatura
Piuttosto variabile, ma non ai livelli della Bacopa monnieri.
In acquario può stare anche in allestimenti per Carassi, non riscaldati; ma vanno evitati i laghetti all’esterno.
Anche lei sopporta bene il caldo estivo, fino a 30 °C e anche di più, ma la sua velocità di crescita si riduce sensibilmente.
Durezza e acidità
Predilige acque mediamente dure e leggermente alcaline, ma si adatta anche a valori più acidi.
In acquari amazzonici “spinti”, a pH 6 o inferiori, sarebbe preferibile la varietà australis, da lei derivata.
Illuminazione
Vive sotto qualsiasi potenza luminosa, ma una luce debole ne penalizza l’aspetto, oltre alla velocità di crescita.
Sotto scarsa illuminazione, si assiste innanzitutto a un allungamento degli internodi. Inoltre, le foglie rimangono piccole e di colore scuro, meno brillante.
Con luce molto forte, invece, appaiono sfumature di rosso per la formazione di carotenoidi.
Tale fenomeno riguarda anche le altre Bacopa, ma sulla caroliniana è più evidente.
Aspetto
I margini fogliari sono regolari, a differenza della Bacopa monnieri, e gli internodi sono mediamente più corti.
In altezza supera qualsiasi altra Bacopa; si racconta che abbia superato il metro, talvolta, ma personalmente non l’ho mai vista sopra i 60-70 cm.
Riesce comunque ad emergere spontaneamente dall’acqua, se non potata, in qualunque acquario commerciale.
Del colore, variabile con la luce, abbiamo già parlato nel paragrafo precedente.
Abbinamenti
Consigliata con Poecilidi, o altre specie di acque alcaline, ma non troppo.
Compagne ideali sono le Ludwigia arcuata, glandulosa o repens, con le quali forma uno spettacolare accostamento di forme e colori, e con cui si trova spesso in Natura.
Come si intuisce dal nome, anche la Cabomba caroliniana vive negli stessi luoghi, ma si tratta di una combinazione che può portare a carenza di potassio.
Tenetene conto, durante le operazioni di fertilizzazione.
Il potassio è richiesto in quantità piuttosto pesanti, da questa combinazione.
Esigenze particolari
Come la Bacopa monnieri, richiede un’erogazione di CO2 quando è esposta a luce intensa.
In realtà, ne trae notevole beneficio anche con potenze più basse.
Considerazioni finali
Anche lei, come la monnieri è molto facile da coltivare.
Forse è anche più adatta al principiante, perché più comune nei negozi di acquaristica.
Insieme ad Anubias barteri e Limnophila sessiliflora, credo sia la specie più facile da trovare in commercio.