Capitolo XI. L’allestimento e la manutenzione pratica dell’acquario
Il mio obiettivo nello scrivere questo libro era di spiegare i principi ecologici (allelopatia, biofilm, chimica dei sedimenti, ecc.) che sottostanno alla manutenzione di un acquario di piante bello e a bassa manutenzione (che in mancanza di un termine migliore chiamerò acquario «low-tech»).
La manutenzione di ogni acquario è difficile. Le insidie abbondano. Ci sono troppe variabili nella manutenzione di un acquario per affrontare in un solo libro ogni possibile insidia. Così ricordo agli acquariofili che iniziano che non ci sono garanzie e che, anche se seguono diligentemente i metodi che utilizzo, potrebbero non essere soddisfatti dei risultati.
L’acquario domestico ben avviato è un ecosistema complesso. Anche quando una vasca viene avviata in modo identico a un’altra, sicuramente, nel tempo, assumerà «una vita propria». Non è possibile acquistare un ecosistema. Tutto quello che puoi fare è impostare l’acquario nel miglior modo possibile e sperare che si sviluppi in un modo che ti piaccia.
A. I percorsi tipici per chi inizia
Molti principianti allestiscono il loro primo acquario con grande entusiasmo. Le piante, appena arrivate dai vivai della Florida, sono lussureggianti e senza alghe. I pesci, scelti con cura, sono sani e attivi. L’acqua è cristallina, frizzante e piena di bollicine. La ghiaia, essendo stata accuratamente lavata, è «pulita come un fischietto» [ndr: modo di dire per indicare che è pulitissima e come un fischietto appunto si può mettere in bocca]. La vasca appare esattamente come quelle esposte nei negozi di acquari e nelle foto delle riviste.
Non passa molto tempo, però, prima che questa bella immagine diventi sgradevole. Le piante non crescono bene o cominciano a morire e le alghe cominciano a crescere ovunque. A meno che il proprietario non cambi spesso l’acqua e sifoni la ghiaia, i pesci cominciano anche ad ammalarsi. Gli appassionati all’inizio vengono istruiti sull’uso di alghicidi, sul fare più cambi d’acqua, più pulizia della ghiaia, acquistare filtri più grandi e nutrire meno i loro pesci. Di solito provano a coltivare di nuovo le piante, ma questa volta sono attenti nell’aggiungere anche i fertilizzanti («Forse i fertilizzanti manterranno le piante in vita»). Purtroppo questo, di solito, non aiuta; le alghe crescono solo meglio e le piante crescono peggio.
A questo punto molti principianti, comprensibilmente, rinunciano del tutto alle piante («Dopo tutto, le piante non sono così importanti…») e così, nella sconfitta, passano alle piante di plastica; per mantenere i loro pesci sani, continuano faticosamente a cambiare l’acqua, pulire i filtri e aspirare la ghiaia. Non è molto divertente… Lo scoraggiamento, in particolare con il mantenimento delle piante, è la norma nell’hobby dell’acquario. Ma non dovrebbe essere così.
Alcuni principianti energici, che non si danno facilmente sconfitti, decidono di fare il grande passo e impostare una vasca«high-tech». Questi acquari sono generalmente efficaci e molto belli. Il problema è che gli acquari ad alta tecnologia richiedono alla base un grande impegno di tempo e denaro.
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B. L’allestimento di un acquario «low-tech»
Il mio primo vero acquario con piante e pesci l’ho allestito 10 anni fa, come un esperimento. Avevo sempre tenuto pesci con successo, ma le piante erano un’altra questione. Avevo provato molte volte a far crescere le piante nei miei acquari di pesci e avevo sempre fallito; le piante non crescevano e le vasche si riempivano di alghe. Quella volta ho deciso di ignorare tutti i numerosi avvertimenti dalla letteratura acquariofila sul non utilizzare la luce solare e il terriccio (dopo tutto, piante e pesci negli habitat naturali non stavano abbastanza bene con il sole e sedimenti scuri?).
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D. Le linee guida per le manutenzione dell’acquario
Vasche – Ho sempre evitato vasche alte e strette perché sono difficili da illuminare. Ad esempio, la mia vasca da 55 galloni (208 litri) è larga solo 12″ (30 cm). C’è spazio solo per due lampade da 48″ (120 cm), ma la vasca è molto profonda essendo da 22’’ (56 cm). A meno che non riceva la luce della finestra, le piante sul fondo non riceveranno abbastanza luce. Piccole vasche da 2-5 galloni (7-20 litri) sono l’ideale per gli appassionati che si affacciano per la prima volta alla cura di specie vegetali, imparando ad affrontare i problemi di alghe, ecc. Le piccole vasche sono anche facili da illuminare e un acquariofilo segnala un’eccellente crescita delle piante con una lampada da tavolo “a pinza” contenente una lampadina fluorescente da 13 watt per la sua vasca da 5 galloni (20 litri).
Supporti delle vasche – Metto un pezzo di legno o fibra di legno pressata tra il supporto e il fondo della vasca per ammortizzare, in particolare per le grandi vasche pesanti (> 20 galloni, 75 litri). Questa fibra, che può essere coperta con un foglio adesivo decorativo, isola il fondo della vasca dall’aria fredda e previene le sollecitazioni che possono causarne la rottura.
Illuminazione adeguata – Preferisco una combinazione mista di luce dalla finestra e luce fluorescente…
Fondo – Per la crescita delle piante, il fondo della vasca deve essere stratificato con qualcosa di diverso da ghiaia pulita o sabbia. Uso un strato di 1/1,5’’ (2,5/4 cm) di terra di giardino o terriccio coperto con 1/1,5’’ di ghiaia.
Ghiaia – Credo che la ghiaia utilizzata per coprire il terriccio debba essere abbastanza fine (2-3 mm), avere una consistenza opaca e dovrebbe essere fatta di un materiale inerte come la silice (al contrario dei carbonati di calcio).
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Piante – Ho sempre impostato le mie vasche con una grande massa di varie specie vegetali, in modo che le piante possano stabilizzarsi prima delle alghe.
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Alimentazione dei pesci – Nonostante gli avvertimenti della letteratura acquariofila, ho sempre alimentano i miei pesci abbondantemente in modo da avere un piccolo extra per le piante. La vera sovralimentazione è testimoniata da acqua torbida e puzzolente o dal trovare il mangime in decomposizione sul fondo il giorno successivo (nelle mie vasche non ci sono mai tracce di cibo avanzato o torbidità dell’acqua).
Mangime per i pesci – Compro gli alimenti secchi in grandi quantità; la maggior parte la tengo nel freezer e ne mantengo un po’ fuori in un piccolo barattolo per la somministrazione quotidiana. In questo modo il cibo è più economico, ma non perde tutte le sue vitamine. Mi piace dare ai miei pesci prelibatezze speciali una volta alla settimana. Il trattamento include fegato crudo di pollo, tuorlo d’uovo sodo e gamberetti congelati. I dolcetti sono tutti riposti nel congelatore e tritati prima di utilizzarli.
Farmaci e prodotti chimici – Evito sali, antibiotici, rame e coloranti che spesso danneggiano l’ecosistema della vasca senza curare il problema. Un po’ di sale da tavola (½ cucchiaino per gallone, circa ½ cucchiaino ogni 4 litri), però, può essere giustificato in acquari di acqua dolce; spesso previene le malattie dei pesci di acqua dura (ad esempio Molly e Rainbows [pesci arcobaleno]) e non dovrebbe danneggiare le piante.
Quantità moderata di pesci – Gli acquari con un numero moderato di pesci sono più sani, più facili da curare e meno vulnerabili a problemi imprevisti (malfunzionamenti del filtro, interruzioni di corrente, ecc.). Una vasca abbondantemente piantumata sarà molto meno problematica di una sovrapopolata di pesci.
Cattura dei pesci – Riservo una piccola area a un’estremità della vasca per piante da aggiungere [ndr: risposta a una Q&A – «Tengo mattoni o rocce a una estremità delle mie vasche per catturare facilmente i pesci. Raggruppo i pesci verso l’estremità rocciosa della vasca e inserisco rapidamente un separatore tra i pesci e il resto della vasca. Dopo aver rimosso le rocce, posso facilmente catturare i pesci senza distruggere le piante e il resto della vasca»].
Cambi d’acqua – I cambi d’acqua frequenti non dovrebbero essere necessari in vasche ben avviate (cambio circa dal 25 al 50% di acqua ogni 6 mesi a meno che non vi sia un problema).
Sinfonatura della ghiaia – La sifonatura della ghiaia è dannosa in acquari di piante, perché impedisce il rifornimento dei nutrienti nel fondo. In vasche con piante radicate sane e un sottostrato di terriccio, la sifonatura della ghiaia dovrebbe essere inutile.
Filtri e movimento dell’acqua – Un movimento dell’acqua moderato porta sostanze nutritive per le piante, ossigena l’acqua sia per i pesci che per i batteri e distribuisce il calore. Ma la filtrazione intensa (filtri a percolazione, più filtri nella stessa vasca) è inutile e può essere dannosa in una vasca ben piantumata.
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Carbone nel filtro – L’uso di routine può essere dannoso poiché rimuove il carbonio organico disciolto (DOC) che non solo aiuta a contrastare la tossicità dei metalli per i pesci, ma fornisce CO2 e sostanze nutritive per le piante. Tuttavia, in determinate circostanze come ad esempio la lotta contro un’alga persistente, la filtrazione del carbone è inestimabile. Per verificare se il carbone è ancora «al lavoro» aggiungo un po’ di colorante alimentare nella vasca in serata; se il colore non scompare al mattino è il momento di sostituire il vecchio carbone con uno nuovo.
Aereatore – Le pietre porose e le «bacchette che fanno bolle» devono essere utilizzate solo se i pesci stanno mostrando chiari segni di di stress o boccheggiano in superficie, specialmente nelle prime ore del mattino (in questo caso, probabilmente, c’è qualcosa che non funziona in vasca). Le pietre porose eliminano rapidamente la CO2 dalla vasca e la CO2 è la sostanza nutritiva di cui le piante sommerse hanno più bisogno rispetto a qualsiasi altra. Non faccio uso di pietre porose nelle mie vasche.
Potatura, diradamento e trapianto – Rimuovo la crescita delle piante in eccesso per consentire una nuova crescita e l’assorbimento continuo di sostanze nutrienti dall’acqua.
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pH – Se l’acquario è equilibrato, il pH deve essere stabile.
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Fertilizzazione delle piante – la fertilizzazione artificiale delle piante con CO2, oligoelementi e macronutrienti non è necessaria se l’acquario contiene un fondo fertile: i pesci sono alimentati bene e la vasca non dev’essere costantemente pulita. Non aggiungo fertilizzanti alle mie vasche.
Durezza dell’acqua – Idealmente l’acqua non dovrebbe essere troppo tenera. L’acqua tenera è povera di nutrienti rispetto all’acqua dura. Inoltre spesso ha un’alcalinità bassa che può provocare rapidi cambiamenti del pH. L’acqua tenera non può sostenere una buona crescita generale delle piante.
Cloro e clorammine – Se si utilizza l’acqua di rete è importante sapere se contiene cloro o clorammine prima ancora di allestire l’acquario; altrimenti può uccidere rapidamente i pesci. Il cloro può essere rimosso per evaporazione, lasciando l’acqua durante la notte in un contenitore separato prima di aggiungerla in vasca. Le clorammine devono essere rimosse utilizzando specifici biocondizionatori dell’acqua.
Lumache – Anche se le lumache sono spesso denigrate da alcuni appassionati di acquari, sono in realtà molto utili. In primo luogo le lumache puliscono le foglie delle piante dai detriti, dalle alghe e dai batteri. In secondo luogo accelerano notevolmente il processo di decomposizione, in modo che i nutrienti vengano riciclati molto più rapidamente per le piante. Alcune lumache, come le Malaysian Trumpet (Melanoides tubercolata) scavano nella ghiaia, favorendo in tal modo la circolazione dell’acqua e la benefica aerazione del fondo. Molti pesci, tra i quali il botia pagliaccio, i betta e i ciclidi, mangiano le lumache (in realtà questi pesci possono essere aggiunti in acquario per controllare la popolazione eccessiva di lumache). Tengo le lumache in tutti i miei acquari.
Temperatura – Ho rinunciato a cercare di mantenere i miei acquari a una temperatura costante e apparentemente ideale di 78 °F (25 °C) (la temperatura nelle mie vasche varia da 72 a 85 °F [22-29 °C] a seconda della stagione, del riscaldatore presente, ecc.). Nei mesi estivi, spengo completamente i riscaldatori e apro il coperchio per permettere una migliore circolazione dell’aria sotto le luci (nelle giornate particolarmente calde, tengo una ventola accesa vicino). I pesci e le piante nelle mie vasche sembrano essersi adattati alle variazioni di temperatura stagionali senza evidenziare problemi evidenti.