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Ricerca sui parassiti dei pesci d’acquario

Di Diana Walstad (marzo 2018).

Prima di iniziare questo articolo non avevo mai pensato molto ai parassiti, tranne che per un brutto incontro avuto con i nematodi [il mio articolo «Trattare i pesci per camallanus e altri nematodi» è disponibile all’indirizzo: dianawalstad.com].

Tuttavia, nel 2017, una malattia inspiegabile nei miei Guppy mi ha spinto a iniziare questa ricerca e a scavare nella letteratura scientifica. Volevo sapere quali erano le malattie più comuni dei pesci d’acquario.

Alla fine ho trovato undici ricerche da tutto il mondo: Sri Lanka, Pakistan, Iran, Australia, Brasile, ecc. Tutte le ricerche erano quantitative. I pesci analizzati venivano da fiumi, negozi di animali, allevamenti ittici, società di esportazione, ecc.

I risultati variavano in base a come i ricercatori avevano esaminato i pesci, alle anomalie delle infezioni da parassiti, alle pratiche di gestione degli allevamenti, ecc. Per questo motivo ho esaminato tutte le ricerche che sono riuscita a trovare. Sorprendentemente, nonostante le tante differenze tra di loro, c’era un accordo generale sulla prevalenza dell’infezione da MONO (cioè i parassiti dovuti ai Trematodi, detti anche vermi piatti).

Non ho trovato nessuna ricerca americana paragonabile alle altre. Tuttavia, dal momento che molti dei pesci venduti negli Stati Uniti sono importati, considero che quanto scritto nelle ricerche estere valga anche per loro. Non penso che i parassiti trovati nei negozi di animali pakistani siano così diversi da quelli che troveremmo nei negozi americani.

Le persone di tutto il mondo amano i pesci d’acquario!

Un acquario con pesci richiede conoscenze e impegno per mantenerlo in salute.

acquario di pesci
Immagine tratta dall’articolo originale

Comprendere le ricerche

La Tabella 1 elenca i pesci esaminati ai quali si fa riferimento in questo articolo.

La Tabella 2 rubrica i parassiti ritrovati: ho classificato i parassiti in base alla loro dimensione e se si trovano all’esterno dei pesci (sulla pelle o sulle branchie) o all’interno dei pesci (nell’intestino). La tabella elenca solo i parassiti presenti nelle ricerche esaminate. Questo criterio elimina automaticamente i parassiti che non interessano generalmente i pesci d’acqua dolce o gli appassionati di acquari.

Ho richiamato l’attenzione sui parassiti associati ai laghetti. Ad esempio copepodi (pidocchi) e sanguisughe si trovano di solito solo sui pesci rossi. Alcuni parassiti presenti nei laghetti esterni richiedono uccelli, lumache o copepodi dalla natura circostante per diffondersi; quindi questi parassiti (ad esempio i TREM-Trematoda) sono un problema minore per le vasche interne e/o gli acquari.

Per la sua importanza come rimedio per molte malattie dei pesci comuni, nella Tabella 2 ho incluso l’efficacia del trattamento con il sale. Il sale uccide anche molti altri parassiti esterni delle branchie come i batteri di Columnaris [1]. Un esperto di malattie dei pesci [2] riporta che, con una soluzione di sale nel rapporto di 3 su 1000 (3 gr/L), è possibile eliminare gradualmente diversi parassiti patogeni (come ICH-Ictio, CHIL-Chilodonella, TRIC-Trichodinella, ecc.). In quattro giorni un trattamento con 9 parti su 1000 di sale (9 gr/L) mi ha aiutato a diagnosticare e curare alcuni Guppy molto malati [Ai guppy è stata successivamente diagnosticata un’infezione da GYRO-Gyrodactylus (sottocategoria della MONO) che sarà oggetto di un futuro articolo.]

In effetti la tabella mostra che il sale funziona su diverse varietà di parassiti. Un «Sì» nella Tabella 2 non significa, tuttavia, che il sale sia l’unico trattamento o il trattamento ottimale, ma solo che funziona. Un «Sì/No» indica che non sempre funziona, soprattutto con le specie di parassiti più resistenti.

La colonna finale nella Tabella 2 fornisce infine una classifica soggettiva della diffusione dei parassiti [1].

Le tabelle rimanenti riportano le ricerche sulla diffusione dei parassiti nei pesci tropicali d’acqua dolce utilizzati negli acquari. La diffusione dei parassiti (Parasite Prevalence) è la percentuale dei pesci analizzati trovati infetti da uno dei parassiti cercati. In generale, ho inserito i parassiti con maggior diffusione nelle prime righe; quelli meno diffusi in fondo.

Le Tabelle 3 e 4 (riferite a tre ricerche) mostrano i risultati delle analisi sui pesci tropicali del Sud America che vengono normalmente catturati ed esportati; non si tratta quindi di pesci d’allevamento.

La Tabella 5 (riferita ad altre due ricerche) riguarda i pesci allevati nello Sri Lanka e in Iran. Altre due ricerche della Corea e della Turchia contengono altri dati utili sui pesci d’allevamento, ma non è stato possibile riportarli correttamente in una tabella. Ho quindi descritto i risultati principali all’interno del testo.

La Tabella 6 (riferita a un’ulteriore ricerca) fornisce informazioni sui parassiti più diffusi nei pesci importati in Australia.

Le Tabelle 7 e 8 includono ricerche dalla Svezia, Australia e Pakistan, dove i ricercatori hanno selezionato i pesci malati nei negozi di animali. La Tabella 8 (dati della ricerca pakistana) fornisce un’informazione aggiuntiva (l’Intensità media) del carico parassitario trasportato dai pesci malati. Con Intensità media si intende il numero medio di uno specifico parassita trovato sui pesci infettati da quel parassita. Un determinato parassita può avere un’alta diffusione nella popolazione ittica ma, se è presente sui pesci infetti solo in piccoli numeri (cioè ha un’Intensità media bassa), l’impatto del parassita sulla salute dei pesci può essere trascurabile. Per esempio, un esperimento di laboratorio con i guppy [4] ha mostrato che, se l’Intensità media di Gyrodactylus turnbulli (GYRO) era circa 3, i pesci stavano bene; una volta raggiunta un’Intensità media di 16 i pesci sono morti.

Tabella 1. Pesci studiati Analisi dei dati

Molti studi hanno raggruppato i parassiti GYRO e DACT nell’unica voce MONO, mentre altri li riportano separatamente. Per evitare eventuali inesattezze dei dati ho registrato la diffusione dei parassiti sotto alle voci indicate dai ricercatori. Se avessi semplicemente sommato le percentuali di diffusione di GYRO e DACT in un’unica voce totale, come se fosse una percentuale di MONO, avrei facilmente commesso un errore dato che nessun singolo pesce aveva entrambi i parassiti GYRO e DACT.

Tabella 2. Categorizzazione dei parassiti rilevati
Diffusione del parassita [1] nei pesci d’acqua dolce allevati a temperature superiori a 20 °C (68 °F): (1) molto comune; (2) comune; (3) non comune; e (4) raro. * Parassiti presenti negli stagni all’aperto ** Valutazione della diffusione del parassita suddivisa in larve e adulti (L = Larva; A = Adulti)

Per chi volesse approfondire le malattie di alcuni dei parassiti riportati nella tabella precedente segnaliamo i seguenti articoli presenti sul nostro portale:
ICH – Ictioftiriasi: la malattia dei puntini bianchi
TETR – Tetrahymena (La malattia dei Guppy)

Allo stesso modo, non sono riuscita a definire la percentuale di diffusione esatta per la categoria «SPOR» da una ricerca australiana (Tabella 7); i ricercatori hanno infatti riportato i risultati per Coccidia (16,7%), Cryptosporidium (1,9%) e Microsporidia (18,5%), che sono tutte sottocategorie della mia grande categoria SPOR. Per riportarle sarei quindi stata costretta a indicate la diffusione di SPOR come un intervallo (dal 18,5% al ​​37%). Se questi 3 parassiti fossero sempre stati trovati insieme sullo stesso pesce, la diffusione dello SPOR corrisponderebbe al parassita con il più alto numero di diffusione, cioè il Microsporidia, con il 18,5%. Solo se i 3 parassiti fossero stati trovati su pesci separati avrei potuto indicare come diffusione il valore totale del 37% (16,7% + 1,9% + 18,5% = 37%). Poiché le infezioni miste sono comuni nei pesci, il valore di SPOR esatto non può essere determinato dai dati di quella ricerca.

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Nel complesso, ho cercato di presentare i dati estratti dalle 11 ricerche nel modo più accurato possibile.

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