Il Trichogaster lalius, più comunemente conosciuto con il vecchio nome di Colisa Lalia, affascina l’osservatore per i suoi colori vivaci e per i suoi movimenti. Con questo articolo vi raccontiamo tutto di lui.
È conosciuto anche con i nomi comuni di “Gourami nano” e “Dwarf Gourami”.
Descrizione
Ha delle pinne ventrali lunghe e filiformi, che si sono evolute come organi tattili.
Risultano molto sviluppate la pinna anale e la pinna dorsale, che tendono ad unirsi alla caudale.
I maschi presentano una colorazione a strisce di colore rosso e turchese, mentre nelle femmine il colore fondamentale è più smorto.
Le femmine possono raggiungere i 5 – 6 cm.
Il maschio arriva fino a 8.
Provenienza
Si tratta di un pesce di origine asiatica, della penisola indiana e soprattutto del Bengala.
Ci sono stati ritrovamenti più a Nord, nelle zone pianeggianti a ridosso dell’Himalaya, ma esiste la possibilità che si tratti di errori nel riconoscimento della specie.
Habitat
Il Trichogaster lalius vive in acque basse, sopratutto in paludi e risaie, durante il periodo delle pioggie. Nei mesi secchi, sale i ruscelli e i canali più profondi.
In acque stagnanti, carenti di ossigeno, respirare attraverso le branchie non è sempre sufficiente.
Per questo ha sviluppato il labirinto, che gli consente di catturare ossigeno atmosferico attraverso un sistema di vasi sanguigni, vicino alla testa e alle branchie.
In acquario è consigliabile inserire abbondanti piante, soprattutto galleggianti.
Comportamento
Pesce pacifico e timido, aggressivo solo nel periodo riproduttivo; può convivere con altri pesci tranquilli, che condividano le stesse condizioni ambientali.
Colisa lalia in acquario
Valori dell’acqua
- pH: 6.0 – 7.5
- GH: 3 – 16 dGH
- KH: 2 – 10 dKH
- Temperatura: 22 – 27 °C
Per gli esemplari di cattura, è preferibile tenersi vicino ai valori più bassi, sia per l’acidità che per la durezza.
Allestimento
È possibile allevarlo in vasche da 60 litri in su, per la combinazione di un maschio e due femmine, notoriamente consigliata.
Tale capienza minima si riferisce ad un acquario dedicato, senza altre specie.
Per iniziare introdurremo un fondo di colore scuro, che sceglieremo in base alle esigenze delle piante, infine aggiungeremo delle radici di Mangrovia.
Per la flora non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ne cito due che a mio dire non possono mancare, cioè le galleggianti: Ceratophyllum demersum e Lemna minor.
Altre piante rapide possono essere Limnophila sessiliflora, Hygrophila corymbosa e polysperma, Rotala rotundifolia.
Queste piante necessitano di luce media-alta, di erogazione di CO2 e buona fertilizzazione, per una crescita rigogliosa.
È quindi necessario tenere sotto controllo le galleggianti, che non creino eccessive zone d’ombra.
L’abbinamento con altre specie, a mio dire più adatto, sarebbe un gruppo di 10/15 Rasbora e un Gyrinocheilus aymoneri per il fondo. Tuttavia, dato che il Gyrinocheilus necessita di acquari di almeno 300 litri, si può optare per un piccolo gruppetto di Pangio kuhlii; in questo caso consiglio sabbia o ghiaia molto fine.
Un’altra accortezza fondamentale, per tutti gli Anabantoidei: il Trichogaster lalius deve essere allevato in un acquario chiuso, così da mantenere umida e calda l’aria in superficie.
In questo modo, si evita di danneggiare il labirinto.
Alimentazione
In Natura predilige il cibo vivo, ma in acquario si adatta a qualsiasi tipo di mangime (scaglie-granuli, ecc..).
Riproduzione
In questa specie è il maschio che costruisce il nido; lo fa in superficie utilizzando quello che trova in acquario, tipo foglie e radici, e li fissa con della schiuma di bolle.
In seguito all’accoppiamento, la femmina deposita fino a 600 uova; poi il maschio le porta nel nido.
Dopo la deposizione è consigliabile allontanare la femmina; il maschio diventerà protettivo ed aggressivo, anche con la compagna.
La schiusa avviene molto presto, dopo circa 24 ore. Poi il maschio difende gli avanotti fino all’assorbimento del sacco vitellino.
I piccoli riescono a nutrirsi per la prima settimana poi occorre iniziare ad integrare la dieta con naupli di Artemia appena schiusi.
Note e curiosità
Fu scoperto dal biologo scozzese Francis Buchanan-Hamilton mentre effettuava una ricerca durata 7 anni, presso le foci del Gange.
Il lavoro si concluse nel 1814, quando il suo cognome era ancora Buchanan.
Nel 1815, lo scienziato tornò a vivere in Scozia, dove assunse il cognome della madre: Hamilton.
Dato che i suoi studi sul Bengala vennero pubblicati successivamente, nel 1822, oggi troviamo dappertutto il nome del Trichogaster lalius (o Colisa lalia) attribuito ad Hamilton, anziché Buchanan.
Inoltre, Hamilton lo aveva chiamato Trichogaster, in origine, ma appena un anno prima un suo collega francese, Georges Cuvier, aveva creato il genere Colisa, dove il pesce venne subito ricollocato.
Si è dovuto aspettare fino al 2009 prima che due tedeschi, Töpfer e Schindler, si accorsero che aveva ragione Hamilton.
Classificazione
- Ordine: Perciformes
- Sottordine: Anabantoidei
- Famiglia: Osphronemidae
- Sottofamiglia: Luciocephalinae
- Genere: Trichogaster
- Specie: T. lalius
La sezione Anabantidi del nostro forum Acquariofilia Facile vi aspetta per parlare di questi meravigliosi pesci.
Foto di copertina: Svetoslav Denev – Flickr