Trattamenti preliminari
Una volta portata a casa la vostra pianta, la prima cosa da fare è sciacquarla abbondantemente sotto l’acqua corrente.
Dopodiché mettetela in una vaschetta e lasciatela a bagno per qualche giorno.
In questo modo noterete facilmente eventuali «corpi estranei» che potreste aver portato a casa assieme a lei.
Il bagno, però, non ci garantirà dall’eventuale presenza di parassiti o lumache.
Eccovi dunque qualche metodo facile ed a basso costo, com’è nello spirito del nostro forum, per la loro eliminazione. Mi raccomando: i procedimenti descritti devono essere fatti in una vaschetta a parte e non dentro l’acquario.
Allume di rocca
Il nome scientifico è solfato di alluminio di potassio ed è solitamente utilizzato per produrre stick deodoranti o saponette; potete quindi trovarlo facilmente sia al supermercato che nei negozi di cosmetica.
Anche la matita emostatica del barbiere è fatta di allume di rocca… al prossimo taglio potreste farvene regalare una!
Bisogna scioglierne 3 grammi per litro d’acqua e lasciare le piante a bagno per 2/3 ore.
In Internet potete trovare facilmente l’allume di rocca già in polvere; se invece avete gli stick o le saponette potete tranquillamente utilizzare una grattugia per sminuzzarlo e scioglierlo più velocemente in acqua.
Permanganato di potassio
Rispetto all’allume di rocca è più difficile da reperire. Essendo un disinfettante utilizzato per la dermatite, lo potete reperire in compresse in farmacia anche senza la prescrizione medica.
In questo caso ci serviranno 10 milligrammi per litro e terremo le piante a bagno per mezz’ora.
Solfato di rame
È utilizzato per l’eliminazione dei parassiti dalle coltivazioni terricole (il famoso «ramato» del film Il ciclone…) ma può essere utilizzato anche per le piante acquatiche.
Molti centri giardinaggio lo vendono anche sfuso, in modo da poterne acquistare una dose minima.
Dovete diluire 3 grammi di solfato di rame per litro d’acqua e lasciare le piante a bagno per un minuto.
In alternativa potete usare le dosi che normalmente sono utilizzate per curare i pesci, ma i tempi in questo caso sono più lunghi: saranno necessari circa 0,2 milligrammi per litro lasciando le piante a bagno per almeno 2 settimane.
Acqua ossigenata
Questa sicuramente la conosciamo; e altrettanto sicuramente la abbiamo già in casa.
Prima dell’estinzione dei dinosauri…. ehm… prima della diffusione dei vari prodotti disinfettanti era largamente utilizzata per medicare le ferite.
Il suo utilizzo è differente da quelli visti in precedenza.
Dobbiamo infatti utilizzarne 100 millilitri per litro d’acqua e immergerci per qualche minuto (non più di due) le foglie delle piante. Dopo il trattamento sciacquare con cura le piante in modo da eliminare eventuali residui.
Attenzione a non immergere anche le radici, che ne verrebbero bruciate. Accadrebbe anche alle foglie delle piante, se le lasciassimo a bagno per troppo tempo. Alcuni utenti hanno infatti segnalato che alcune piante a stelo (ad esempio il Ceratophyllum) si sono «sciolte» dopo pochi giorni dal trattamento; questo è accaduto perchè sono state lasciate immerse nella soluzione per diversi minuti oltre il tempo consigliato.
Il vantaggio dell’acqua ossigenata è che, oltre a parassiti e lumache, rimuove anche alcune tipologie di alghe che possono essere presenti.
L’acqua ossigenata normalmente venduta come disinfettante riporta l’indicazione «Stabilizzata a 10 volumi e diluita al 3%»; questa è quella da utilizzare nelle dosi indicate.
Nel caso in cui sia indicata sulla confezione una dicitura differente, bisognerà fare le dovute proporzioni. Ad esempio, se è indicato «Stabilizzata a 12 volumi», dovremo usare la dose indicata all’8% (80 millilitri per litro d’acqua).
Candeggina
Come nel caso precedente, stiamo parlando di un prodotto di facile reperibilità.
In questo caso è necessario diluirla al 5% (50 millilitri per litro d’acqua) e lasciare le piante a stelo a bagno per 2/3 minuti.
Per altre piante più «dure», come Cryptocoryne e Anubias, o a stelo grosso, possono essere necessari 4/5 minuti di bagno.
La candeggina rimuove anche eventuali alghe e muschi, oltre che protozoi, funghi, batteri e parassiti come i vermi della pelle e delle branchie.