banner

Conclusioni

A tutti piace avere un acquario di bell’aspetto; ma perché sia bello deve essere sano.
Di conseguenza, desideriamo pesci in salute e piante rigogliose. Questo obiettivo ci unisce tutti, senza distinzioni in correnti o scuole di pensiero.

I metodi per arrivarci sono differenti, ma entrambi legittimi e rispettabili.

  • Tra i canonici, il bravo acquariofilo è quello che cambia l’acqua molto spesso.
  • Tra gli eretici, il migliore è quello che riesce a stare più tempo senza cambiarla.

Quello che non è accettabile è il tentativo di delegittimazione, che spesso l’acquariofilia canonica esprime nei confronti degli eretici.

Dalla loro parte hanno tutto: circoli, raduni, concorsi, negozianti, aziende di settore…
Anche la maggior parte dei forum, delle riviste e dei libri, visto che devono promuovere chi li sponsorizza.
Probabilmente credono di essere in superiorità numerica, e magari lo sono davvero.

Ma il libro della Walstad, l’unico contro-corrente degli ultimi 50 anni, è stato tradotto in più di 20 lingue ed è arrivato alla 4^ ristampa, nonostante il prezzo di 35 Euro per neanche 200 pagine.
Tutto questo è accaduto all’inizio degli anni 2000, in piena diffusione di Internet, mentre il cartaceo non lo vuole più nessuno.

Questo fa riflettere…
Forse esiste una “maggioranza silenziosa”, che non accetta l’acquariofilia tradizionale.
Spero che questo articolo li faccia sentire meno isolati.

banner
1
2
3
4
5
6
Articolo precedenteAllestimento acquario per Poecilidi
Articolo successivoPiante vs filtri (di Diana Walstad)