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Ricerche sui pesci malati

Tabella 7. Questa ricerca svedese sulla salute [dei pesci] del 2009 [13] è stata la prima ad occuparsi esclusivamente dei pesci venduti nei negozi agli appassionati. I ricercatori hanno raccolto 30 pesci malati da 24 negozi scelti a caso – 12 negozi di animali e 12 negozi di acquari – per un totale di 720 pesci. Quando è stato possibile, hanno preso un pesce da ciascuna vasca. Hanno selezionato un’ampia varietà di Poecilidi, pesci rossi, Koi, Gourami, Betta, Ciclidi, Pesci gatto, Tetra, ecc. Questa ricerca ha evidenziato che i pesci erano affetti anche da virus e malattie batteriche, non solo da parassiti. I ricercatori hanno trovato poche prove del virus Herpes delle Koi tra i 720 pesci sottoposti a screening genetico.

Dei 720 pesci raccolti ne sono stati selezionati 24 per rappresentare ciascuno dei seguenti gruppi: Poecilidi, Ciprinidi, Labirintidi, Ciclidi e vari (Cardinali, Corydoras, Pesci arcobaleno). Questi 120 pesci (5 X 24 = 120), che sono stati esaminati più a fondo, rappresentano la voce «MIX»  dei risultati riportati in Tabella 7 (i Neon non facevano parte dei pesci «MIX»).

La micobatteriosi (detta anche «tubercolosi dei pesci») era la malattia batterica più comune; è stata trovata nel 23% dei 120 pesci «MIX» e nel 22% dei 23 Neon esaminati separatamente. I ricercatori hanno notato che alcune vasche con i pesci malati presentavano alti livelli di nitriti, ammoniaca e rame.

I MONO, con una diffusione del 64% nei 120 pesci, erano di gran lunga superiori a tutti i virus, batteri e altri agenti patogeni dei parassiti. Dei pesci con infezione da MONO, 45 pesci (il 38%) avevano i DACT e 32 pesci (il 27%) i GYRO.

I Neon sono stati esaminati separatamente dagli altri 120 pesci. I parassiti trovati su di loro differiscono notevolmente da quelli degli altri pesci d’acquario. Non avevano MONO, ma un sacco di CRYP, SPOR e HEXA. Lo SPOR identificato era il Pleistophora hyphessobryconis, il parassita responsabile della «Malattia dei Neon – Neon Tetra Disease».

Il mix di pesci australiani nella Tabella 7 comprende 108 pesci malati provenienti da 24 negozi di animali che sono stati analizzati per virus, batteri e parassiti [14]. I ricercatori hanno selezionato i pesci che non stavano mangiando, sdraiati sul fondo, con cattive condizioni del corpo, con scarso colore della pelle o lesioni e tenuti in vasche di trattamento e/o in vasche con compagni morti. Questi includevano 62 pesci rossi, 11 poecilidi, 15 Gourami Nani, 4 Neon, ecc.

Dalle analisi è risultato che il problema principale erano i parassiti; la diffusione di virus, di batteri e di parassiti tra i 108 pesci erano rispettivamente del 5,6%, 15% e 61%. La micobatteriosi, con una diffusione del 7,4%, era la malattia batterica più comune. Anche le infezioni miste erano comuni, con il 27% dei pesci infetti che avevano 2 agenti patogeni e il 18% che ne aveva da 3 a 5.

Questa ricerca si è concentrata sull’esame istologico dei tessuti interni piuttosto che della pelle, delle pinne e delle branchie dei pesci. Quindi probabilmente sottostima i MONO. Tali parassiti sono infatti appena attaccati e possono «cadere» dai pesce durante la manipolazione prima dell’esame. Anzi, i ricercatori stessi hanno sottolineato questo potenziale problema per spiegare come mai hanno trovato diversi pesci con gravi infiammazioni delle branchie, ma nessun agente patogeno a causarle.

Tabella 7. Pesci malati nei negozi
Si veda la Tabella 2 per le abbreviazioni dei parassiti; n.s. = non segnalato. *Si veda il testo per il motivo per il quale ho utilizzato un intervallo.

Nella Tabella 8 ricercatori pakistani [15] hanno studiato 178 pesci malati trovati nei negozi locali di animali a Lahore in Pakistan. Contrariamente allo studio australiano [14], questo si è focalizzato sui parassiti esterni presenti sulla pelle, sulle pinne e sulle branchie.

I ricercatori hanno contato il numero e il tipo di parassiti trovati sui pesci infetti che erano 60 pesci rossi, 40 Guppy, 25 Molly, 30 Platy e 23 Portaspada originariamente importati dal sud-est asiatico. La diffusione dei parassiti per i 178 pesci esaminati era del 69%. La tabella mostra i parassiti per ciascun tipo di pesce in termini sia di diffusione che di intensità media. Dalla riga «Tutti i parassiti» risulta che 45 pesci rossi su 60 (cioè il 75%) li avevano e l’intensità media dei parassiti era 31. La diffusione del 75% di TRIC nel pesce rosso indica che tutti i pesci rossi infetti devono aver avuto i TRIC. I DACT, con una diffusione del 70%, erano i secondi parassiti trovati con una percentuale molto vicina a quella di diffusione dei TRIC.

Nel complesso i parassiti MONO sono quelli dominanti, seguiti dai TRIC e dai TREM. I GYRO trovati nei quattro poecidili erano G. turnbulli; quello nei pesci rossi era un Gyrodactylus sp. indefinito. I DACT riscontrati in tutti e 5 i gruppi di pesci erano Dactylogyrus extensus. I TREM sono stati identificati come Cryptocotyle, che causa la «Malattia delle macchie nere» nei pesci.

Tabella 8. Indagine pakistana sui pesci malati nei negozi
Si veda la Tabella 2 per le abbreviazioni dei parassiti

I dati di intensità media misurano meglio la gravità dell’infezione da parassiti. I 60 pesci rossi (peso corporeo medio di 15 grammi e lunghezza media di 10 cm) erano molto più grandi dei 25 Molly (2,8 grammi e 4,2 cm). La tabella mostra che il numero medio di DACT sui pesci rossi infetti era 14 mentre per i Molly era 18. Si può ipotizzare che i Molly, essendo più piccoli, probabilmente soffrissero di più a causa dell’infestazione da D. extensus rispetto ai pesci rossi.

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