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Sintomatologia: fase iniziale e terminale

Come accennato in precedenza, si tratta di una malattia quasi certamente letale, ci sono alcuni sintomi e comportamenti da tenere ben presenti, per valutare se ci si trova in presenza di Bloat.
E’ importante agire tempestivamente, perché se individuata nella prima fase si hanno maggiori probabilità di recuperare il nostro pesce.

Per chi lo avesse dimenticato, voglio ricordare che la malattia è contagiosa.
Quindi prima si interviene, meglio è!

Sintomi della fase iniziale:

  1. Comportamento all’apparenza molto strano. L’individuo colpito sembra sputare in continuazione il cibo, senza in realtà cibarsene veramente, anche con alimenti che ha assunto regolarmente sino al giorno prima.
  2. Timidezza accentuata: è apatico verso i compagni di vasca.
  3. Perdita significativa di colore. Per le specie meno colorate, uno sbiancamento o ingrigimento generale.
  4. Comparsa di feci filamentose, che tendono a rimanere attaccate all’orifizio anale.
  5. Una respirazione affannosa, con ritmo accelerato.
  6. Una nuotata inusuale che porta il pesce a “dondolare”.

Dopo la comparsa di questi sintomi, trascorre un periodo breve (normalmente una settimana circa) e si avranno i segnali più evidenti dello stadio finale della malattia:

  1. Ingrossamento notevole dell’addome, nonostante i giorni di digiuno (caratteristica che, come abbiamo visto, dà il nome alla patologia)
  2. Occhi notevolmente sporgenti.

Arrivati a questo stadio la malattia diventa quasi incurabile e le speranze di salvare i nostri pesci diventano veramente molto scarse.

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