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Black-box

Il filtro interno sicuramente più diffuso e conosciuto è la «black-box» (scatola nera).

Come dice il nome stesso, la black-box si presenta come nella figura seguente:

Esempio di black-box: Ferplast Bluwave 05
Esempio di black-box: Ferplast Bluwave 05

Internamente è divisa in più sezioni verticali.
A seconda delle varie marche possono esserci alcune differenze; ad esempio le black-box di dimensioni maggiori hanno più colonne verticali per contenere diversi tipi di materiali filtranti.

Vediamo in dettaglio come si presenta internamente.

Schema di un filtro black-box
Schema di un filtro black-box

Nella prima colonna laterale sono presenti delle feritoie per l’ingresso dell’acqua (1).

In questa colonna è normalmente posizionato anche il riscaldatore (2) in modo che rimanga nascosto alla vista e sia soggetto a un buon movimento d’acqua per un riscaldamento più uniforme.

Nelle colonne centrali sono posizionati i materiali filtranti:

  • lana di perlon (3);
  • spugna a grana grossa/fine (4);
  • cannolicchi o altro materiale per la filtrazione biologica (5).

Dal momento che la lana di perlon è il materiale che si intasa e si sporca più facilmente, un posizionamento di questo tipo offre alcuni vantaggi:

  • facilità nella rimozione della lana di perlon per la sostituzione;
  • minor intasamento delle spugne in quanto la maggior parte dei detriti sono trattenuti dalla lana.

Non c’è una soluzione migliore o peggiore delle altre; ognuno potrà valutare la più adatta alle sue esigenze a seconda della propria tipologia di filtro.
La cosa importante è che i materiali per il filtraggio biologico si trovino dopo le spugne/lana di perlon e in una posizione tale da non necessitarne la rimozione per l’eventuale pulizia di queste.

Alcune black-box commerciali prevedono lo spazio per inserire anche i materiali per la filtrazione chimica (resine e/o carboni attivi).

Posizione dei materiali per la filtrazione chimica
Posizione dei materiali per la filtrazione chimica

Noi suggeriamo di utilizzare tali materiali solo in caso di reale emergenza (ad esempio i carboni attivi, se avete dovuto utilizzare medicinali in acquario) e per un periodo limitato.

Se il filtro non è predisposto, i filtri chimici possono essere inseriti al posto di parte delle spugne o della lana di perlon; mai al posto del materiale filtrante.

Nell’ultima colonna viene posizionata la pompa (6) che spinge l’acqua verso l’uscita (normalmente posizionata in alto).

Vantaggi e svantaggi

Il vantaggio principale della black-box è sicuramente la sua versatilità, dal momento che è possibile scegliere i materiali filtranti con cui riempirla in base alla proprie esigenze.
Ad esempio: in un acquario con un elevato carico organico potranno essere inseriti più materiali biologici rispetto a quelli meccanici.

Questo è un vantaggio anche dal punto di vista economico: è possibile acquistare i vari materiali separatamente, senza essere legati a una particolare marca o tipologia, risparmiando parecchio.

Solitamente le black-box hanno un’elevata capacità filtrante grazie all’ampio spazio a disposizione per i materiali.

Per quanto riguarda gli svantaggi, ci sono sicuramente lo spazio occupato all’interno dell’acquario e il fattore estetico; quest’ultimo può essere risolto «nascondendo» la black-box con piante e arredi, oppure utilizzando dei coprifiltro che possiamo anche costruire con un po’ di pazienza e fantasia (Coprifiltro 3D per Bluwave).

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