Trapa natans
La castagna d’acqua
È una pianta galleggiante molto particolare, appartenente alla famiglia delle Trapaceae.
È diffusa in tutto il Mondo, tranne Sudamerica ed Australia.
Il nome deriva dalla forma del frutto, che ricorda un dispositivo bellico a quattro punte, usato per secoli come ostacolo, contro l’avanzata del nemico.
È comunemente conosciuto come “Piede di corvo”, ma anticamente si chiamava “Calcitrapa“.
Questa pianta era conosciuta fin dall’antichità per il suo frutto, da cui il nome “castagna d’acqua”, utilizzato già 3000 anni fa nelle zone palustri dell’India e della Cina.
Se vi capita di andarci in viaggio sappiate che la potete ancora gustare in alcune città: la servono bollita e la considerano un ottimo snack.
Poi fatemi sapere com’è!
I frutti sono grossi, coriacei e ricordano una trottola dotata di 2-4 corna.
All’interno è presente un singolo seme, ricco di amidi, dolce e dal sapore di nocciola. Le popolazioni palustri se ne nutrivano in sostituzione dei cereali più pregiati o utilizzavano i frutti essiccati per creare collane e altri monili.
Questa pianta era ben nota nell’antichità anche per tante altre proprietà: le foglie si usavano per farne cataplasmi rinfrescanti mentre i frutti, oltre ad apportare amido, proteine e grassi, hanno un lieve effetto astringente.
Le foglie emerse, di forma romboidale e dentellate, sono disposte a rosetta a formare un ventaglio, attaccate ad uno stelo spugnoso.
Superiormente sono di colore verde brillante, mentre la pagina inferiore è ricoperta da una sottile peluria idrorepellente.
Le foglie sommerse sono invece rade, più lunghe (fino a 15cm) e a forma di piuma.
La pianta produce una singola radice avventizia per ancorarsi al terreno che può arrivare fino a 5 metri di profondità!
I fiori, ascellari, sono piccoli, poco appariscenti, con un colore che va dal bianco al rosa pallido.
Dimensioni
- Larghezza massima: 30-40 cm
- Altezza emersa massima: N/A
- Lunghezza delle radici: 5 m
Coltivazione
Predilige acque tenere, con un pH neutro o leggermente acido.
Estremamente resistente agli agenti patogeni, può essere coltivata sia negli acquari aperti di grandi dimensioni che nei laghetti. In quest’ultimo caso, durante l’inverno, la pianta morirà per poi rinascere dal frutto depositatosi sul fondo.