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Caratteristiche comuni

Perché galleggiano?

Innanzi tutto, per quale ragione alcune piante “preferiscono” galleggiare, piuttosto che starsene buone sul fondo?

Disegno di piante: galleggiante, sommersa, emersa

Sono 4 i punti che le rendono così performanti.
I primi due, detti anche vantaggio aereo, li condividono con tutte le piante emerse, mentre gli ultimi appartengono soltanto a loro.

  1. Accesso illimitato alla CO2.
    L’aria atmosferica contiene molta più anidride carbonica di quanto ne possa mai essere reperibile in acqua.
  2. Migliore illuminazione.
    L’acqua scherma i raggi solari; quale miglior modo che restare in superficie per prenderne il più possibile?
  3. Nessuna limitazione sulla profondità dell’acqua.
    Hanno accesso alla luce solare anche in zone in cui nessun altra pianta potrebbe crescere.
  4. Facilità nella diffusione.
    Non hanno bisogno di vento o animali, le piante galleggianti si diffondono ovunque le correnti le spingano;

C’è comunque uno svantaggio: mentre le piante sommerse si possono nutrire sia dal fondo che dalla colonna d’acqua, alle galleggianti resta solo quest’ultima per assorbire le sostanze di cui hanno bisogno.

Mostro l’acquario di Emix, allestito solo con BBA e piante galleggianti.

Acquario di Emix
Acquario di Emix

Vere “spugne” per nitrati e fosfati

Torniamo, ancora per un attimo, a quel che rende uniche queste piante e sul perché le si coltiva in acquario.
Innanzi tutto sono incredibilmente efficienti nell’assorbire i nitrati.
In uno studio del 1985, ad opera di Reddy e De Busk, si è monitorato l’assorbimento di NO3 e PO43- (milligrammi al giorno per m2 di piante):

  • Eichhornia crassipes: 1278 / 243
  • Pistia stratiotes: 985 / 218
  • Salvinia rotundifolia: 406 / 105
  • Hydrocotyle umbellata: 365 / 86
  • Lemna minor: 292 / 87
  • Spirodela polyrhiza: 151 / 34
  • Azolla caroliniana: 108 / 33
  • Egeria densa: 125 / 48

Chi ha un minimo di conoscenza delle piante acquatiche si renderà subito conto del significato di quei numeri: l’Egeria densa, da sempre considerata una delle migliori piante assorbi-nitrati, è ben 10 volte meno efficiente dell’Eichhornia crassipes!
Non è un caso se, negli stabilimenti di trattamento delle acque, spesso vengono utilizzate proprio queste piante.

Impianto di fitodepurazione delle acque
Impianto di fitodepurazione delle acque

È difficile coltivarle?

Un altro vantaggio delle galleggianti è che non hanno bisogno di luci da stadio.
L’illuminazione di serie degli acquari, così inadeguata per la maggior parte dei plantacquari, è più che sufficiente per la quasi totalità di queste piante.

Ciò permetterà, inoltre, di poter avere un acqua ricca di tannini (così com’è in molti fiumi sudamericani o asiatici) senza comprometterne la crescita e quindi l’assorbimento dei nitrati.
Molti pesci, come gli anabantidi le sceglieranno per i loro nidi di bolle; gli avannotti si sentiranno protetti e potranno nutrirsi di tutti i microorganismi che si sviluppano lungo le radici.

Nido di Gourami su Riccia fluitans
Nido di Gourami su Riccia fluitans

Di seguito tratterò, una ad una, le più comuni piante galleggianti adatte all’acquario (o a piccoli laghetti).
Sono elencate in ordine di dimensioni, dalle più grandi alle più piccole.

L’articolo, man mano che lo scrivevo, si è arricchito di nuove specie fino a contare parecchie pagine.
Sentitevi liberi di saltare a quelle che vi interessano di più, basta un click sul nome nell’indice, in alto a destra.

Se invece siete dei temerari, e volete leggerle tutte, questa volta la solita tazza di caffè non basterà: preparatene un intero thermos, mettetevi comodi e godetevi la lettura!

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