Caratteristiche
Cerchiamo di capire come è fatto questo gambero…
Si può sostanzialmente dividere in due parti: il cefalotorace e l’addome.
Nel cefalotorace sono ospitati cervello, stomaco, vescica natatoria, cuore, organi genitali nel maschio e sacca ovarica nelle femmine.
È protetto dal carapace, una struttura semi-rigida composta da azoto e minerali; si prolunga sopra la testa assumendo il nome di rostro.
Il cefalotorace è dotato di arti chiamati massillipedi; di questi, i primi due sono chele; i successivi sono chiamati pereiopodi e gestiscono il movimento.
Anche l’addome è dotato di protuberanze mobili: i pleopodi o appendici natatorie. Servono, come suggerisce il nome, per il nuoto; ma hanno anche la funzione di trattenere le uova fecondate.
Questi gamberetti si caratterizzano per il corpo trasparente attraversato da tre bande orizzontali.
Invecchiando possono assumere una colorazione arancione, più intensa quando si avvicina la morte.
Hanno una aspettativa di vita di circa cinque anni.
Dimorfismo sessuale
La femmina è più grande del maschio e presenta visibile la sacca ovarica, una chiazza nera sotto la testa.
Il sesso può essere determinato anche dal disegno delle tre bande scure che caratterizzano la livrea: nel maschio la banda centrale è costituita solo da punti; nella femmina da punti e segmenti.
Diffusione
Per quanto il suo precedente nome, Caridina japonica, possa far pensare che si tratti di un gambero esclusivamente giapponese, è presente anche in altre zone dell’Asia.
Probabilmente è per questo che, nel 2006, ha perso il titolo di japonica per acquisire quello di multidentata.
La Caridina multidentata vive principalmente in fiumi, ruscelli e sacche per la raccolta delle acque che hanno una comunicazione idrografica con zone salmastre.
È proprio lì, infatti, che si spostano per deporre le uova; ma di questo parleremo più avanti.
Alimentazione
Considerata la loro predilezione nel cibarsi di alghe, vengono considerate vegetariane.
Inoltre, appartenendo alla famiglia degli Atyidae che comprende gli Atyopsis moluccensis (chiamati anche gamberi filtratori), le multidentata vengono ritenute filtratrici.
Entrambe le ipotesi sono errate.
Mangiano le alghe, è vero; ma sono onnivore. Anzi: vanno pazze per le carcasse di animali. Hanno delle vere e proprie chele con le quali ne strappano dei brandelli e li portano alla bocca.