Il deflussore
Innanzitutto, quando comprate il deflussore per flebo (in farmacia), chiedetelo a due vie.
Costa poco più di un Euro, e si riconosce perché ha un innesto per siringa.
Nell’uso clinico serve al dosaggio di eventuali farmaci, vedremo poi come usarlo.
In una precedente foto, abbiamo visto il gocciolatore (che noi useremo come contabolle) con il puntale già infilato nella testina del pressacavo… ma non è così che andrebbe montato.
Rispetto agli incollaggi che si usavano prima, il pressacavo è sicuramente un passo avanti. Tuttavia, quel contabolle avrà sicuramente delle perdite, è solo questione di tempo.
Il gocciolatore non è dimensionato per reggere 6-7 atmosfere di pressione.
A qualcuno è già capitato di sentire un botto…
Per evitare problemi, l’unica è non sollecitarlo.
Ci sono due alternative:
- Metodo semplice: eliminare il gocciolatore.
Secondo il diffusore utilizzato, vedremo la CO2 che esce direttamente in acquario.
In un ambiente liquido è visibile ad occhio nudo; con un po’ di pratica capiremo da lì quanta ne stiamo erogando.
Nel primo periodo, ricorreremo spesso all’incrocio di pH e KH sulle tabelle, poi non sarà più necessario.
Con questa soluzione, dal deflussore prenderemo soltanto il tubicino, tagliando via il gocciolatore.
Nel pressacavo ci infileremo l’innesto per siringa, che si trova solo nei deflussori a due vie.
Quella parte del tubo è di plastica rigida, quindi fornisce riscontro alla guarnizione del pressacavo, quando si stringe la testina.
- Metodo esteso: montare il contabolle in bassa pressione.
Se non volete rinunciare al contabolle, esiste un metodo più complicato, che per circa 3 Euro di spesa richiede:
- Un tubo per aeratori (6 mm), di cui vi servirà solo uno spezzone. Potete rubarlo al vostro aeratore, se già ne avete uno.
- Un morsetto da elettricista (o “forbox“) da 8 o 10 mm.
- Il tappo protettivo che stava sull’ago del deflussore (ringrazio Stef84 per l’idea e per le immagini).
Andrà tagliato in due parti.
Ora vediamo come si monta il tutto.
– Prendete il frammento più grande ed infilatelo forzatamente nel tubo.
Questa sarà l’estremità che fisseremo nel pressacavo, il pezzo rigido serve ad opporre resistenza alla guarnizione del pressacavo, quando la stringeremo.
– Tagliate l’altro pezzo del tappo protettivo, come mostrato in foto:
Useremo questo frammento per proteggere la gomma del tubo da uno schiacciamento eccessivo.
– Spezzate la plastica del forbox, recuperando solo il morsetto metallico.
– Allentate completamente la vite e fateci scorrere il tubo, posizionando il frammento di plastica tra la vite e la gomma.
Occupiamoci ora del contabolle.
– Tenendo chiusa la rotellina di regolazione, schiacciatelo e rilasciatelo mentre il puntale è immerso in acqua; si riempirà parzialmente.
– Lubrificate il puntale con un velo di sapone liquido (niente olio o grasso).
– Scaldate l’estremità del tubo con un accendino, senza bruciare la gomma, e prima che si raffreddi infilateci il puntale del gocciolatore.
Mostro uno schema del risultato finale:
La rotellina di regolazione non c’è, nel disegno, perché adesso sarà sempre aperta.
Il flusso si regolerà con il forbox.
Può comunque tornare utile in certi casi particolari, ad esempio per mettere acqua nel contabolle.
Direi che ci siamo divertiti abbastanza…
La parte prettamente meccanica si conclude qui. E’ ora di passare alla Chimica, dal prossimo capitolo.