banner

Filtri esterni

I filtri esterni tradizionali si presentano come un «barilotto» da posizionare normalmente nel mobile sotto l’acquario o sul pavimento. Per maggiori dettagli sul loro utilizzo e funzionamento vi rimandiamo all’articolo dedicato ai filtri esterni.

Filtro esterno
Esempio di filtro esterno

Rispetto a quelli interni, i filtri esterni hanno il grosso vantaggio di non occupare spazio all’interno dell’acquario; oltre a lasciare maggior spazio ai pesci, migliora sicuramente l’estetica dell’allestimento.
Per tale motivo sono la tipologia di filtro normalmente utilizzata negli allestimenti di «aquascaping».

Di particolare importanza nella scelta del filtro esterno è la sua prevalenza, cioè l’altezza massima oltre alla quale la pompa non è più in grado di far tornare l’acqua in vasca. Se questo accade il sistema andrà in blocco o, nel caso peggiore, l’acqua inizierà ad uscire allagandovi la casa.

Tenete conto che maggiore è la prevalenza, maggiore sarà anche il suo consumo; quindi è meglio acquistare un eventuale filtro esterno in base alle proprie necessità, senza esagerare.

Filtri esterni appesi

Nella categoria dei filtri esterni rientrano anche quelli come l’Eden 501, il Dennerle Scaper’s Flow e i Seachem-Tidal, che devono essere posizionati allo stesso livello dell’acquario o appesi al bordo.

Filtri esterni appesi
Eden 501, Scaper’s Flow, Tidal

Questi filtri sono simili ai filtri a zainetto che vedremo in seguito ma, per il loro volume filtrante, sono paragonabili a quelli esterni.

Il vantaggio di questi filtri è un ingombro minore rispetto ai normali filtri esterni, che però va a discapito del fattore estetico in quanto rimangono in bella vista appesi all’acquario o appoggiati di fianco.

Filtri a zainetto

Come dice il nome stesso, questi filtri sono nati per essere appesi al bordo dell’acquario.

Filtro a zainetto
Filtro a zainetto

L’acqua viene prelevata dalla vasca e reimmessa attraverso una cascatella, dopo aver attraversato i materiali filtranti.

Per le loro dimensioni ridotte e per la quantità minima di materiali filtranti che possono contenere, sono normalmente adatti ad acquari di piccole dimensioni.

La loro portata è normalmente bassa e questo ne favorisce il filtraggio biologico a discapito di quello meccanico.

Il movimento superficiale dell’acqua che genera la cascatella disperde parte della CO2 presente; per questo motivo sono normalmente sconsigliati in caso di erogazione artificiale di anidride carbonica.

banner
1
2
3
4
5
6
Articolo precedenteRaffreddare l’acquario con le ventole
Articolo successivoI filtri interni in acquario