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Quando usare l’impianto UV-C

Acquario dolce

In vasche con grandi ciclidi o in vasche sovraffollate, o comunque in situazioni di grande stress, l’uso periodico per ventiquattro ore ogni settimana/dieci giorni può aiutare nel contenere le forme patogene presenti in vasca, con dei risultati mediamente positivi.

Va comunque ricordato che i raggi UV-C hanno anche un’azione litica e disgregante a livello dei chelanti, dei composti idrogenocarbonati e dei legami ionici in generale, con conseguente precipitazione delle sostanze liberate.

Lampada UV C esterna
Lampada UV-C durante un trattamento giornaliero, appesa esternamente all’acquario.

In altre parole, i raggi UV-C possono degradare molti fertilizzanti, rendendoli inefficaci.
Dopo il suo utilizzo, quindi, sarà necessario tornare a fertilizzare.

Acquario marino

In caso di acquari marini la lampada UV non uccide i batteri deputati alla trasformazione dei composti azotati perché ancorati ai substrati; ha tuttavia un’azione litica nei confronti dei batteri liberi e ha una azione ancora più potente nei confronti delle alghe e dei cianobatteri.
Molti la usano in caso di esplosioni algali o infestazioni di Oodinium.

In un acquario di soli coralli, dove i composti azotati e il fosforo sono bassi, non si dovrebbero avere alghe; se ci sono è a causa di una gestione erronea.
Ovviamente una lampada UV non risolve eventuali problemi di gestione, quindi è inutile; tanto più perché degraderebbe la vitamina D che è molto importante per i coralli.

Coralli

È più sensato usarla in acquari dove ci sono molti pesci e un livello di PO4 alto.

Spesso l’uso della lampada UV viene associata all’ozono.
Ne sconsigliamo un uso protratto nel tempo.

In generale

Al di là dell’allestimento, suggeriamo di non farne un utilizzo costante e continuativo; perché, anche se azzera le forme virali e parassitarie, contribuisce a selezionare dei super batteri resistenti difficili da debellare in caso di batteriosi.

Inoltre studi mirati effettuati su vasche trattate per periodi medio lunghi hanno dimostrato che le specie allevate, in presenza di pochi patogeni. non sviluppano un’adeguata risposta difensiva; per questo motivo sono più vulnerabili nei confronti di qualunque attacco patogeno si dovesse presentare.

In altre parole: un abuso dello sterilizzatore UV-C può selezionare patogeni super-resistenti e abituare i sistemi immunitari dei pesci ad un’acqua troppo «pulita».

Le lampade UV-C sono consigliate per combattere gli attacchi algali, in particolar modo quelli dati dalle volvox (nebbia verde) e quelli dovuti a forme batteriche diffuse (nebbia bianca).

Volvox in acquario

Quest’ultima non va confusa con la nebbia batterica che si ha nelle vasche appena allestite.
Non è bella da vedersi, ma non è nemmeno un problema: si tratta di batteri utili che stanno cercando di insediarsi nei materiali filtranti, nel fondo, sulle piante e sugli arredi.

Eviteremo, in ogni caso, l’utilizzo della lampada UV-C negli acquari appena avviati.

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