Il nostro giovane utente AleDisola ci propone un articolo enciclopedico sull’elettrotecnica in acquario. Lo ringraziamo per l’impegno profuso e vi auguriamo buona lettura!
In questo articolo cercherò di fornire le basi che servono per gestire al meglio la parte elettrica di un acquario, soprattutto quella fai-da-te.
Molti Acquariofili Facili, ad esempio, fanno da sé le plafoniere LED; partiamo, dunque, da lì.
I LED
Nell’immagine qui sotto potete osservare un classico diodo LED (Light Emitting Diode) da 5 mm.
Notate i due piedini che escono da sotto, denominati anodo e catodo (rispettivamente, il positivo e il negativo).
Quando si lavora con i LED, è bene tenere a mente un parametro fondamentale per il loro corretto funzionamento: la corrente.
La corrente [I] è un flusso ordinato di cariche elettriche. L’unità di misura della corrente è l’Ampere [A].
A noi interessa sapere che, per controllare in modo corretto un diodo LED (che sia da 3 mm, 5 mm, 1 watt o altro), bisogna utilizzare una corrente costante.
Finché si tratta di diodi LED di piccole dimensioni (quelli da 3 o 5 millimetri), vengono utilizzate le resistenze elettriche (più correttamente chiamate resistori).
Quando si tratta di diodi LED più grandi, si usano circuiti chiamati Step Down, Step Up, Buck-Boost converter…
Tipologie di collegamento dei LED
In elettrotecnica possiamo classificare, in generale, due tipologie di collegamento: il collegamento in serie e il collegamento in parallelo.
Collegamento in serie
Nell’immagine qui sopra abbiamo 4 diodi LED collegati in serie: il negativo del primo LED va a collegarsi con il positivo del secondo LED, e così via.
Un collegamento in serie si ha quando ogni componente è attraversato dalla stessa corrente.
Se, con un multimetro digitale, misuriamo la corrente di ogni LED, rileviamo su ogni diodo lo stesso valore.
Collegamento in parallelo
Viceversa, un collegamento in parallelo si presenta in questo modo:
Come potete osservare, in questo caso positivi e negativi di tutti i LED risultano in comune l’uno con l’altro.
Un collegamento in parallelo si ha quando ogni componente è sottoposto alla stessa tensione.
Ma… cos’è la tensione? Lo scopriremo nel prossimo capitolo.