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Alghe verdi filamentose

Il nome scientifico è Oedogonium capillare, e si tratta probabilmente della specie di alghe più comune in acquario.

Crescono su qualsiasi superficie, compresi i vetri, ma prediligono le foglie delle piante perché generalmente sono molto esposte alla luce.

Le alghe filamentose sono il terrore dei principianti.
Si presentano quasi sempre nei primi mesi dopo l’allestimento, in un periodo in cui non si ha ancora sufficiente esperienza per affrontarle.

Nel colore, possono assumere diverse sfumature di verde.
Talvolta tendono al marrone.

In base al movimento dell’acqua, possono distendersi come capelli o formare grovigli come nell’immagine qui sotto, in cui si intravedono anche parecchie lumachine del genere Physa.

Alghe filamentose
Alghe filamentose

Cause più probabili:

  • Presenza di azoto in forma ammoniacale, dovuta a flora batterica non ancora pienamente sviluppata.
    Ricordo che la maturazione non riguarda solo il filtro. In un acquario di due-tre anni, i batteri nitrificanti si sono insediati dappertutto.
  • Scarsa quantità di CO2, che rallenta la crescità delle piante rapide, impedendo loro di assorbire inquinanti.
  • pH troppo acido, che riduce l’attività (e la riproduzione) dei batteri nitrificanti.

Rimedi consigliati:

  • Attendere tempi lunghi (anche diversi mesi) prima di popolare l’acquario, o quantomeno popolarlo in modo molto graduale, iniziando dai pesci più piccoli.
  • Aumento del KH (durezza carbonatica), almeno fino a 5-6 dKH. È l’unico modo per poter erogare CO2 senza acidificare troppo.
    Nei primi mesi, tenete il pH vicino a 7, anche con allestimenti amazzonici. Passata la fase critica, provvederete ad abbassare gradualmente il valore. Un’acqua troppo acida rallenta la riproduzione della flora batterica, unico vero rimedio contro le filamentose.
  • Antagonisti. Gli Otocinclus, diversi crostacei e quasi tutti i gasteropodi, si nutrono volentieri di alghe filamentose.
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