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Gli attivatori batterici

Nel suo libro Ecologia dell’acquario di piante la dottoressa Walstad scrive anche a proposito degli attivatori batterici (p. 70, nota 5).

Grazie all’uso di sonde molecolari ad alta sensibilità alcuni ricercatori hanno identificato i batteri responsabili del processo di nitrificazione di diversi film di acquari d’acqua dolce.
L’ossidazione del nitrito, che era sempre stata attribuita al Nitrobacter, risulta invece essere opera del Nitrospira.
Queste sono le sue conclusioni: «I ricercatori ipotizzano che le colture di partenza di batteri nitrificanti vendute agli acquariofili sono spesso inefficaci perché contengono le specie errate».

Per sostenere quanto affermato la dottoressa Walstad fa riferimento ad un articolo.
In questo lavoro gli autori identificano, come abbiamo visto, i Nitrospira quali principali responsabili della trasformazione di nitriti in nitrati.

Diana Walstad
Diana Walstad

Inoltre hanno verificato la nitrificazione e la colonizzazione batterica in due vasche: nella prima era stato usato un attivatore batterico, nella seconda no.
Effettivamente il picco dei nitriti è avvenuto il 22° giorno nella prima vasca; il 32° nella seconda (quindi l’attivatore batterico accelera questo fenomeno).
Dopo 38 giorni la quantità di nitriti e di nitrati era la stessa in entrambe le vasche (con un pò di pazienza, dunque, l’attivatore non serve).

Ma non è finita. I ricercatori hanno osservato una crescita del numero di Nitrospira in entrambe le vasche; ma non hanno osservato una simile crescita di Nitrobacter nella prima vasca.
Nel corso della sesta settimana i Nitrospira erano la specie più diffusa in entrambe le vasche.

Morale della favola: piuttosto che comprare degli attivatori, è meglio gettare quotidianamente un pizzico di mangime nell’acquario in maturazione.


Un’altra osservazione. Uno spettro si aggira per l’Europa: la leggenda secondo la quale, utilizzando gli attivatori batterici, non sarebbe necessario aspettare il canonico mese (più o meno) per inserire i pesci.

Come avete letto qui sopra, anche con gli attivatori batterici si ha il picco dei nitriti, letale per i nostri amici pinnuti.

Anche utilizzando questi prodotti, quindi, è necessario aspettare che il «ciclo dell’azoto» sia avviato prima di inserire i pesci.


Non tutti gli attivatori batterici industriali contengono Nitrobacter:

Il Tetra Safe Star, ad esempio, contiene i Nitrospira.

Tetra SafeStart
Tetra SafeStart

La domanda è: vale la pena di spendere una decina di euro per anticipare la maturazione del filtro di qualche giorno?


Merita una menzione un altro attivatore batterico, il Prodibio BioDigest.
Questo prodotto contiene Nitrosomonas europeaNitrobacter winogradskyi, quindi i batteri «sbagliati» per la maturazione della vasca.

Prodibio BioDigest
Prodibio BioDigest

Però… se facciamo qualche errore e si alzano i nitriti, con questo prodotto possiamo abbatterli in un paio d’ore!

Comodo, vero? Peccato che non ci sia rosa senza spine.

Questo prodotto ha una concentrazione altissima di batteri che, in poche ore, azzerano ammonio e nitriti.
Così facendo, però, la flora batterica dell’acquario resta senza cibo.

Non è un caso se, dopo aver utilizzato questo prodotto – magari per abbattere i nitriti – alcuni si ritrovano delle filamentose nell’acquario…


C’è un’altra cosa che è opportuno sapere a proposito di questi prodotti.

Nebbia a Londra
Nebbia (non batterica) a Londra

Visto che ogni dose contiene una quantità enorme di batteri potremmo ritrovarci con una nebbia (batterica) che, al confronto, quella di Londra non è nulla.

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