banner

Discussione

Le bocce con le Caridina non avevano alcun riscaldatore. Ero preoccupata che le piante e le mie RCS potessero avere problemi durante l’inverno. Durante la notte le temperature nella stanza sono tra i 15 e i 18 gradi e durante il giorno raramente vanno oltre i 21 °C. A quanto pare le Red cherry possono tollerare un range di temperature tra i 2 e i 30 gradi. Tuttavia, presumibilmente, non si riproducono a temperature inferiori ai 20 °C.

Ho allestito le bocce a maggio, quando le temperature erano ottimali per la crescita delle piante. Non ero sicura di non utilizzare il riscaldatore durante l’inverno. Il range di temperature ideale per la maggior parte delle piante da acquario va dai 22 ai 27 °C, ma le temperature invernali non sembrano avere influenzato la loro crescita nelle bocce. Quando, a gennaio, ho misurato la concentrazione di CO2 durante il giorno, ho riscontrato un rapido esaurimento di CO2 comparabile con quello misurato a settembre. Questo esaurimento di CO2 significa che alcune piante, nonostante le basse temperature, stavano comunque compiendo attivamente la fotosintesi.

Per quanto riguarda gli acquari da sette litri… erano coccolati. Li ho riscaldati con un mini-riscaldatore e ho usato molto delicatamente un areatore per diffondere omogeneamente il calore generato senza disperdere CO2. Le temperature in questi acquari non andavano sotto i 21 °C. Le Caridina Red cherry negli acquari riscaldati erano le uniche ad avere piccoli con l’arrivo dell’inverno. Vedevo quotidianamente i piccoli attaccati al riscaldatore.

Per un paio di settimane dopo il riempimento ho gestito l’acquario B senza il riscaldatore. Le piante che formavano il tappeto sembravano star bene.Tuttavia ho notato che il Limnobium era giallo e non si stava moltiplicando [questo Limnobium era una di specie tropicale (L. laevigatum) e non di quella autoctona (L. spongia) comunemente diffusa nella parte sud-orientale degli Stati Uniti, che cresce molto bene a basse temperature].

I principianti spesso iniziano con piante a loro sconosciute e appena comprate. Molti venditori vendono le piante nella loro forma emersa. Alcune piante si adattano meglio alla vita sommersa, ma devono comunque adattarsi. Se le piante non crescono bene già dalle prime settimane e le alghe si consolidano, l’acquario può non avere successo. Questo perchè una grossa massa di alghe rimuoverà velocemente tutta la CO2 dall’acqua, rendendo difficoltosa la crescita delle piante.


Nota. Le alghe possono crescere anche con livelli bassissimi di CO2 e sfruttare i bicarbonati più efficacemente delle piante.


Ho allestito l’acquario con il metodo DSM per vedere quanto avrebbe funzionato con alcune piante impegnative, come i «pratini». Le considero difficili da coltivare in vasche low-tech dove non viene introdotta CO2 artificialmente.


Nota. Gli acquari high-tech introducono artificialmente CO2. C’è abbastanza CO2 per tutte le piante, anche per quelle meno competitive nell’ottenere CO2. Nei miei acquari, le piante competono per una concentrazione limitata di CO2; di conseguenza non tutte le piante cresceranno bene.


Queste piante non mi sono cresciute bene nei grossi acquari nei quali devono competere con Cryptocoryne ed Echinodorus. Tuttavia, cresciute da sole in piccoli acquari e in condizioni di minima dispersione di CO2, sono cresciute sorprendentemente bene.

La coltivazione di Hemianthus callitrichoides e di Eleocharis acicularis con metodo DSM è andata bene. Oltretutto il periodo di avvio in forma emersa necessita di manutenzione pressoché nulla. Per dieci settimane tutto quello che ho fatto è stato aggiungere un po’ d’acqua per mantenere umidi il terriccio e l’aria.

Glossostigma elatinoides e Marsilea quadrifolia hanno avuto problemi durante l’avvio in DSM. Sospetto che il gas etilene, un ormone prodotto abbondantemente da piante ferite e/o stressate, sia la causa di questi problemi. L’etilene può provocare la morte della pianta, far diventare le foglie marroni e aumentare ancora di più la produzione di questo gas. La causa dei problemi avuti con queste due piante può essere una maggiore sensibilità all’etilene rispetto alle altre piante, oppure l’essere state danneggiate durante la piantumazione. La circolazione dell’aria aiuta a diluire il rilascio del gas. Se dovessi riprovare il DSM di nuovo maneggerei le piante con più cura, rimuoverei immediatamente le foglie morte e arieggerei di più l’acquario nella fase precedente al riempimento.

Sconsiglio l’uso di pratini ai principianti. Queste piante non sono così competitive. Ho avviato la vasca in condizioni ottimali per queste piante (in forma emersa) e ho poi fornito un ambiente accuratemente controllato. Per esempio, il più grande e robusto tappeto di Hemianthus micranthemoides ha, alla fine, eliminato gradualmente il più delicato tappeto di Hemianthus callitrichoides. Questi pratini hanno maggiore possibilità di successo se affiancati a piante galleggianti. I pratini, da soli, non riescono ad assorbire abbastanza nutrienti dall’acqua in modo da prevenire le alghe (o purificare l’acqua per le Caridina). Le piante galleggianti proteggono i pratini senza però competere con loro per la CO2 (le piante galleggianti sfruttano la CO2 presente nell’aria, non nell’acqua).

I miei acquari avviati con metodo DSM richiedono manutenzione maggiore rispetto alle bocce. Ho dovuto fare cambi d’acqua almeno settimanali durante le prime sei settimane successive al riempimento. Sporadicamente ho dovuto rimuovere (con uno spazzolino) piccoli tappeti di alghe che minacciavano di espandersi sul pratino. Dopo che il Limnobium e la Riccia hanno iniziato a crescere, le vasche si sono stabilizzate e sono andate avanti abbastanza bene con una manutenzione minima.

Per gli acquariofili con più esperienza che abbiano voglia di sperimentare, il metodo DSM è un interessante opzione sia per piccoli che per grandi acquari. Se funziona con gli esigenti pratini, dovrebbe funzionare altrettanto bene per le altre piante. La crescita emersa è tipica delle piante acquatiche durante la stagione secca nel loro habitat naturale. La grande maggioranza delle piante d’acquario (Anubias, Echinodorus, Sagittaria, Cryptocoryne, Bacopa, Ludwigia, Rotala, Myriophyllum, Microsorum, etc.) possono essere coltivate in forma emersa, e per questo sono adatte all’avvio secondo il metodo DSM. Solo poche piante acquatiche non hanno una forma emersa; queste includono le varie specie di Aponogenton, Najas, Crinum, Ceratophyllum, Blyxa, Elodea, Lagarosiphon e Vallisneria.
Ho usato vasche da sette litri perché erano quelle che avevo a portata di mano. Tuttavia, un acquario da venti litri sarebbe probabilmente più economico e teoricamente adatto per un’adeguata lampada a pinza.

In questo articolo ho descritto due modi per gestire acquari piantumati per Caridina. Le bocce sono facili e semplici – un modo carino ed economico per iniziare da principianti. Il metodo DSM è più impegnativo, ma è un interessante alternativa ai soliti metodi di avvio per cui vale la pena di provarci.


Il libro di Diana Walstad Ecology of the Planted Aquarium contiene ulteriori informazioni riguardo il mantenimento di acquari con piante. Per un’anteprima e altri articoli visitare <dianawalstad.com>.

banner
1
2
3
4
Articolo precedenteImpianto LED economico e fai-da-te
Articolo successivoRicerca sui parassiti dei pesci d’acquario