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pH e NH4+

Gli acquariofili conoscono quel bel colore ambrato che l’acqua assume quando inseriamo in acquario delle foglie essiccate di catappa (o di altre specie vegetali).
Questo cambiamento di colore è determinato dal rilascio in acqua di una serie di molecole contenute nelle foglie essiccate; tra queste, le più comuni sono tannini, flavonoidi, saponine, acidi fulvici ecc.

Nel complesso queste molecole determinano un abbassamento del pH (il cosiddetto «effetto acidificante») e, spesso, un abbassamento del KH.

Nel corso dei test sulle proprietà antibatteriche e tossiche delle foglie di catappa essicate, sono stati monitorati gli effetti delle diverse concentrazioni di estratto su diversi parametri dell’acqua.
I risultati evidenziano che i parametri che si modificano maggiormente sono il pH e la concentrazioni degli ioni NH4+(ammonio).

Gli esperimenti

Per concentrazioni di estratto comprese tra 1,0 e 4,0 mg/mL (dosi terapeutiche), si ha un calo del pH di sole 0,2 unità: da un valore iniziale di pH=7,6 in assenza di estratto, a un pH=7,4 con 2,0 mg/ml di estratto.
Aumentando la concentrazione a 4,0 mg/mL (dose terapeutica per specie di pesci più grandi) il pH cala ulteriormente, mantenendosi comunque entro valori prossimi alla neutralità.
Aumentando ancora la concentrazione dell’estratto fino a valori tossici, tra 6,0-10,0 mg/mL il pH assume valori decisamente acidi (pH 6,5-6,0).

Le foglie di catappa essiccate aumentano anche il numero di ioni NH4+. Anche a una concentrazione inferiore a 1 mg/mL, i valori di ammonio aumentano significativamente, rispetto alla vasca di controllo senza estratto.
I valori di ammonio negli acquari contenenti estratto variano tra 0,1 (pH 7,5) e 0,2 (pH 6,5) mg/L.
In questo intervallo di pH, la proporzione di NH3 (ammoniaca) è comunque inferiore a 0,004 o 0,001 mg/L.

Rapporto tra catappa, pH e ammonio, valido per pesci di dimensione fino a circa 5 cm
Rapporto tra catappa, pH e ammonio, valido per pesci di dimensione fino a circa 5 cm

I valori misurati, sia di pH che di NH4+, rientrano ampiamente nel range di tolleranza della grandissima maggioranza delle specie allevate nei nostri acquari; pertanto, con ogni probabilità, non giocano alcun ruolo sull’effetto tossico.

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