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Conclusioni

Di seguito elenchiamo una lista conclusiva (ma non esaustiva!) di pro e contro sull’uso dell’aeratore; e di possibili alternative.

Pro

  • In acquari senza piante, di accrescimento, allestiti per la vendita, di quarantena o in stile Malawi/Tanganica, l’aeratore aumenta sempre il livello di ossigeno disciolto, sia nelle ore notturne che diurne.
  • In acquari sovrappopolati, contrasta l’eventuale carenza di ossigeno.
  • Incrementando l’ossigeno, favorisce l’attività dei batteri eterotrofi e nitrificanti, che a loro volta producono CO2 utile alle piante.
  • In acquari densamente piantumati senza o con pochi pesci, con intensa illuminazione e senza erogazione artificiale di CO2, durante la fotosintesi potrebbe perfino provocare un aumento della concentrazione di CO2, se questa fosse sotto il livello di saturazione per il forte assorbimento.
  • Può favorire la schiusa delle uova grazie all’ossigeno apportato e al movimento dell’acqua. Viene spesso utilizzato negli schiuditoi per Artemia salina.
  • Se d’estate la temperatura dell’acquario si alza eccessivamente, è un rimedio alla conseguente riduzione d’ossigeno.
  • Durante la somministrazione di molti medicinali, contrasta la riduzione d’ossigeno causata dai principi attivi degli stessi.
  • Aiuta il decorso di malattie che possono comportare difficoltà respiratorie, come l’Ictioftiriasi. Proprio nel caso dell’Ictioftiriasi, ostacola anche il nuoto dei Teronti, minuscoli parassiti alla ricerca di un ospite da attaccare.
  • In caso di «nebbia batterica», cioè un’esplosione di batteri eterotrofi, incrementa l’ossigeno che viene ridotto drasticamente dalla loro respirazione.
  • In caso di nitriti elevati, è il primo rimedio che contrasta le difficoltà respiratorie alle quali vanno incontro i pesci; i nitriti infatti ostacolano il trasporto di ossigeno nel sangue. Disperde anche un eventuale eccesso di ammoniaca.
  • In caso di guasto all’impianto di erogazione artificiale di CO2, con raggiungimento di livelli tossici, aiuta a disperdere velocemente tale gas. Così come contrasta un pH troppo acido.
  • Nei cambi d’acqua, è un mezzo per disperdere più velocemente il cloro gassoso contenuto nell’acqua di rubinetto. Ricordiamo comunque che il cloro evapora naturalmente in circa 24 ore, e può essere neutralizzato istantaneamente dai biocondizionatori.
  • Il flusso d’acqua prodotto riduce la possibilità di formazione di zone anossiche.
  • È il componente principale dei filtri ad aria, in acquari di piccole dimensioni. Sempre per acquari di dimensioni modeste, può essere utilizzato anche nei filtri sotto sabbia e negli schiumatoi (solo per acquari marini nell’ultimo caso).
Filtro ad aria
Filtro ad aria

Contro

  • In acquari densamente piantumati, senza o con pochi pesci, con intensa illuminazione ed erogazione artificiale di CO2, l’accensione di giorno annulla quasi totalmente i vantaggi dell’erogazione. Con l’aeratore, le piante si ritrovano una CO2 prossima ai livelli di saturazione, mentre prima era in abbondante sovrasaturazione. La conseguente ridotta attività di fotosintesi implica, a sua volta, una minore produzione di ossigeno.
  • Nelle stesse condizioni del punto precedente, l’ossigeno prodotto durante il giorno dalle piante attraverso la fotosintesi potrebbe essere in sovrasaturazione. L’aeratore, attraverso lo scambio, lo riporterebbe al livello di saturazione.
  • L’accensione notturna alternata a spegnimento diurno può provocare escursioni di pH.
  • Il pH più elevato, causato dalla dispersione di CO2 può essere mal tollerato da determinate specie di pesci; inoltre può ostacolare l’assorbimento di alcuni nutrienti da parte delle piante.
  • Nell’acquario marino, provoca incrostazioni di sale che nel tempo riducono la salinità e rovinano gli oggetti circostanti. Crea inoltre l’effetto «schiumatoio», per cui non può essere utilizzato nella vasca principale. Considerando anche le dimensioni degli acquari marini, l’ossigenazione viene gestita al meglio con le pompe di movimento.
  • In base al modello specifico, il suo funzionamento può essere rumoroso e arrecare disturbo in zone silenziose.

Alternative

  • Pompe di movimento, o pompa del filtro con getto orientato in superficie, filtro a zainetto con «cascatella». Se il movimento «rompe» lo strato superficiale, l’efficienza è alta. Nel caso si desideri un funzionamento solo notturno per un lungo periodo, modificare due volte al giorno la direzione del getto sarebbe una soluzione scomoda; va quindi prevista una pompa che svolga appositamente tale funzione (da azionare tramite timer).
  • Filtro (o semplice pompa) con diffusore aria incorporato sul tubo di mandata, per effetto Venturi.
Pompa con diffusore Venturi
Pompa con diffusore Venturi
  • Sistema che catalizza il perossido di idrogeno, o che lavora tramite elettrolisi. Questi sistemi possono facilmente sovrasaturare l’acqua di ossigeno, e non causano alcuna dispersione di CO2. Tuttavia hanno un effetto «sterilizzante» (in particolare il secondo). Tendono inoltre ad ossidare anche elementi utili alle piante.
  • Per rimediare alle alte temperature estive una buona soluzione alternativa all’aeratore sono le ventole esterne, orientate verso la superficie. Oppure un più costoso refrigeratore.

Un buon livello di ossigeno è importante per il benessere della fauna; tuttavia, l’aeratore non è certamente un accessorio indispensabile per poter gestire un acquario con successo.
In acquari piantumati rappresenta comunque una soluzione di compromesso.
Tuttavia, può essere molto utile in determinate circostanze, come in acquari molto popolati e poco piantumati; oppure come rimedio temporaneo (o di urgenza) in caso di nitriti alti, nebbia batterica, medicinali, ecc.

Ringrazio gli utenti del forum che hanno contribuito con le loro osservazioni alla scrittura di questo articolo, in particolar modo cicerchia80.

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