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Il colore rosso

Non ho intenzione di annoiarvi con spettri cromatici e temperature di colore.
Tuttavia, non si può parlare delle Alternanthera senza introdurre qualche infarinatura.
Cercherò di farlo con un semplice esempio, e chiedo ai più esperti di perdonarmi l’estrema semplificazione.

Supponiamo di stare in una stanza dove ci sono tre lampade molto ravvicinate, quasi sovrapposte: una rossa, una verde, una azzurra, tutte accese alla massima potenza.
Nel locale si diffonderà una luce bianca, risultante dalla somma dei tre colori.

Luce bianca ottenuta dalla somma dei tre colori RGB (Red, Green, Blue)
Luce bianca ottenuta dalla somma dei tre colori RGB (Red, Green, Blue) – Lic. Creative Commons

La luce naturale può essere considerata allo stesso modo, come una somma di colori differenti.
In misura ridotta, anche quella delle lampade dei nostri acquari.

Spettro visibile
Spettro visibile – Licenza Creative Commons

Se nella stanza c’è troppa luce, possiamo intervenire in diversi modi: regolando la potenza, indossando occhiali da sole, oppure… oscurando una delle tre lampade!
È esattamente quello che fa una pianta rossa.

In tutte le altre specie, le foglie assorbono soltanto le radiazioni estreme: il rosso e l’azzurro; la banda centrale, quella del verde, viene riflessa completamente.
E’ per questo che appaiono verdi ai nostri occhi.
In sostanza, è come se la pianta vedesse soltanto due lampade, nella stanza del nostro esempio; quella verde per lei non esiste.

In presenza di luce troppo forte, molte specie producono carotenoidi (utilizzati nell’industria dei cosmetici, guarda caso come protezioni solari) che portano il verde a virare progressivamente verso il rosso.
È come se nella stanza avessimo attenuato anche la lampada rossa, lasciando a piena potenza solo quella azzurra.

La situazione dell’Althernantera, però, è più estremizzata.
Vive in lagune fluviali molto ampie e con scarsa profondità. Gli alberi, con la loro ombra, sono lontani; l’acqua non filtra nulla perché calma e limpida.
Tutto questo avviene in zone tropicali, dove il Sole spacca le pietre.

In tali condizioni, non ha bisogno di “regolare” la produzione di carotenoidi.
Deve solo produrne in quantità industriale, fino a coprire con il rosso qualunque altro colore, compreso il verde della clorofilla.

Per questo motivo, le Alternanthera sono piante normalmente rosse (tranne la sessilis), non come le Ludwigia che lo diventano all’occorrenza.
Se la vostra reineckii perde il suo colore caratteristico, significa che è sofferente o che sta morendo.

E’ proprio per questo motivo che viene considerata “difficile”.
Non solo deve avere una potenza luminosa che nessun acquario monta di serie, ma anche una temperatura di colore piuttosto alta, oltre i 5000 K. Nel mio acquario uso lampade da 6400.
Questo vale in misura minore per le cultivar, che si accontentano di luce un pochino meno intensa; nel caso della lilacina, anche di gradazioni più basse.

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