Pesci Rossi a doppia coda senza pinna dorsale
- Lionhead (o “Testa di Leone”)
- Ranchu
- Bubble Eye
- Celestial
Questi carassi sono dei pessimi nuotatori, e dovrebbero essere allevati preferibilmente con animali dalle medesime caratteristiche.
Andiamo a scoprirli!
Lionhead
Il Lionhead (chiamato anche “Testa di Leone“) è un Carassio selezionato in Cina intorno al XVII secolo.
E’ un pesce che nuota lentamente, quindi è indispensabile allevarlo con Pesci Rossi dalla velocità piuttosto scarsa.
Tutte le pinne del Testa di Leone sono accoppiate, tranne la pinna dorsale, che è assente. La coda è doppia e può essere parzialmente o completamente suddivisa.
La lunghezza minima di un esemplare adulto dovrebbe essere 5,5 cm.
La superficie del dorso deve apparire totalmente liscia, dalla testa fino alla coda. La zona del peduncolo caudale (ovvero la parte dell’animale dove la coda si unisce al corpo) è quasi totalmente perpendicolare al tronco del pesce.
L’altezza del corpo deve essere superiore alla metà della lunghezza dell’animale.
Per avere un buon esemplare il Wen deve essere ben sviluppato, e deve ricoprire interamente la zona del capo chiamata “cappa” (che si trova sulla sommità della testa) e gli opercoli.
Il Lionhead è stato sviluppato dagli allevatori cinesi con l’intento di ottenere un pesce dalla testa simile allo Shishi, il mitico cane-leone cinese.
I Testa di Leone sono soggetti all’infiammazione della vescica natatoria.
Per questi motivi bisogna fornirgli una dieta ricca di fibre. E’ utile, inoltre, utilizzare dei mangimi in stick affondanti, che facilitano l’alimentazione del pesce.
Alcuni allevatori preferiscono mantenerli in acque dalla temperatura costante intorno ai 22°C.
Personalmente ritengo che possano vivere benissimo a temperatura ambiente, facendo sempre attenzione a non sottoporli a bruschi sbalzi di temperatura.
Ad ogni modo, non sono adatti alla vita all’aperto.
Esistono diverse varietà di Testa di Leone, che si differenziano principalmente per la forma e costituzione del Wen. Il Lionhead Pugface ad esempio, ha uno sviluppo delle escrescenze carnose molto esteso sugli opercoli, e poco sul resto del capo.
Tutte queste “varianti” sono molto rare, e derivano tutte dal Testa di Leone cinese.
Possiamo trovare il Lionhead in una grande moltitudine di colori, ma le tonalità più apprezzate sono la Tancho e la varietà Calico.
- Speranza di vita: 5-10 anni.
- Dimensioni: 15-20 cm.
- Difficoltà di allevamento: intermedia, non necessitano di cure particolari.
- Costo: Variabile a seconda dell’esemplare. Pesci di grande qualità e di dimensioni notevoli possono costare diverse centinaia di dollari sul mercato americano.
Ranchu
Il Ranchu è considerato da molti appassionati come il Re dei Carassi.
Questo pesce viene anche chiamato Testa di Leone Giapponese e il nome non è affatto casuale!
Intorno al XVII secolo furono introdotti in Giappone i primi esemplari di Lionhead, che fecero subito breccia nel cuore degli acquariofili del Sol levante.
La selezione effettuata nel corso di decine d’anni, ha consentito ai giapponesi di “modificare” il Testa di Leone proveniente dalla Cina, ottenendo un animale con una conformazione fisica più estrema.
Il Ranchu possiede doppie pinne pelviche, anali e pettorali.
La pinna dorsale è assente. La coda è doppia e ben suddivisa.
Le pinne risultano essere di dimensione lievemente ridotta rispetto al Testa di Leone.
Il corpo si presenta con una conformazione ovale molto spinta e i migliori esemplari hanno un Wen che si estende bene sul capo, molto sviluppato.
Generalmente le escrescenze carnose sulla testa di questi animali si sviluppano dopo il primo anno di vita.
Tra gli acquariofili c’è parecchia confusione, quando si cerca di classificare un Ranchu rispetto ad un Testa di Leone.
Molti si chiedono: “Qual è la differenza fisica sostanziale tra un Testa di Leone e un Ranchu?”
Nella seguente immagine abbiamo dei giovani esemplari delle due varietà, dove il Wen in ambedue i casi non si è ancora sviluppato:
La parte del corpo cerchiata in entrambi gli animali prende il nome di Peduncolo Caudale.
Possiamo osservare come nel Testa di leone il peduncolo sia perpendicolare al corpo, il dorso dell’animale è praticamente dritto.
Nel Ranchu, viceversa, la zona del corpo in prossimità della coda scende bruscamente verso il basso. Osservando il pesce di fianco, il peduncolo caudale forma quindi una sorta di lettera “V”.
E’ proprio questa marcata differenza nella costituzione del peduncolo caudale che ci consente di individuare un Ranchu rispetto a un Testa di Leone.
I colori principali in cui possiamo trovare questi carassi sono il bianco, il rosso, oppure nella combinazione di questi due tonalità.
Una varietà molto apprezzata è il Ranchu Calico:
Il suo nome in giapponese è Edonishiki. Questa razza è stata sviluppata da Yoshigoro Akiyama II nel 1951, incrociando un Oranda Calico e un Ranchu.
I colori di questa nuova varietà si fissarono come un tratto genetico dominante solo nel 1957.
Nonostante sia un pesce di origine Giapponese, i migliori esemplari vengono allevati in Cina.
Una variante del Ranchu Calico è il Kyonishiki, che possiede una coda molto più sviluppata.
- Speranza di vita: 5-10 anni.
- Dimensioni: circa 15 cm, ma alcuni esemplari superano questa taglia.
- Difficoltà di allevamento: intermedia, non necessitano di cure particolari.
- Costo: L’appellativo di “Re dei Carassi” non è casuale. Gli esemplari da esposizione negli U.S.A. possono venire a costare più di 500 dollari. I prezzi sono notevolmente più contenuti in Oriente.
Bubble Eye
Il Bubble Eye è un Carassio originario della Cina, dove è chiamato Hamatouyui.
Per molti anni è stato tenuto gelosamente nascosto alle fasce meno abbienti della popolazione. Il suo allevamento era effettuato esclusivamente da nobili e benestanti.
In seguito alla caduta dell’ultimo Imperatore cinese, Aisin-Gioro Pu Yi, avvenuta nei primi anni del XX secolo, questo pesce è diventato famoso al pubblico.
Il Bubble Eye è stato introdotto in Giappone nel 1958, ed è chiamato nel paese nipponico Suihougan.
Osservandolo è abbastanza semplice capire da cosa derivi il suo nome.
E’ caratterizzato infatti da due grandi sacche in corrispondenza degli occhi (riempite di fluidi linfatici), che hanno l’aspetto di piccole bolle. Esiste addirittura una varietà di Bubble Eye con quattro sacche. Fino all’età di tre mesi, gli occhi di questi Pesci Rossi sono normali, e le “bolle” sono assenti. Per avere un buon esemplare le sacche devono essere opache, dello stesso colore e di dimensione uniforme.
Possiede doppie pinne pelviche, pettorali e anali. La pinna dorsale è assente. L’altezza del corpo deve essere superiore alla metà della lunghezza del corpo stesso.
Per questi pesci è essenziale non introdurre in acquario arredi spigolosi!
Nell’eventualità che una delle sacche dovesse bucarsi, potrebbe ricrescere ma di dimensioni diverse.
Inoltre, quando il pesce subisce un trauma alla “bolla”, il suo occhio è a forte rischio di infezione.
Nel corso della sua crescita, anche le sacche naturalmente aumenteranno di dimensione. La testa dell’animale risulterà quindi spesso sbilanciata in avanti negli esemplari maturi, e il pesce sembrerà quasi oscillare.
Dato che col tempo gli occhi del Bubble Eye si protenderanno verso l’alto, spinti in su dalla crescita delle bolle, è estremamente importante prestare attenzione durante la fase dell’alimentazione di questo carassio.
La sua vista difatti risulta essere deficitaria rispetto alla maggior parte degli altri Pesci Rossi, fattore che lo svantaggia molto nella competizione alimentare.
Nel caso si dovesse movimentare il Bubble Eye fuori dalla vasca, è essenziale utilizzare le mani e non il classico retino, per evitare ogni possibile danno agli occhi.
La conformazione ovoidale del suo corpo, con la conseguente compressione degli organi interni che ne deriva, lo rende particolarmente soggetto all’infiammazione e compressione della vescica natatoria.
Tutte le accortezze che si devono utilizzare nel suo allevamento rendono il Bubble Eye un pesce sconsigliato ai neofiti.
- Speranza di vita: circa 5 anni. Se allevato in maniera eccellente, può raggiungere anche i 10 anni.
- Dimensioni: circa 15 cm.
- Difficoltà di allevamento: medio-alta, sicuramente un pesce da sconsigliare a un principiante.
- Costo: Relativamente economico per esemplari giovani.
Celestial
Si crede che questo Pesce Rosso derivi da una mutazione genetica del Telescopio, ma le informazioni in nostro possesso sono piuttosto scarse.
Si dice, in un misto tra storia e leggenda, che la posizione dei suoi occhi si rivolse verso l’alto nel corso di diverse generazioni, alla ricerca della poca luce che penetrava dagli stretti vasi in terracotta dentro i quali tali pesci erano allevati in Cina.
Altri studiosi invece affermano che il Celestial è originario della Corea, dove è apparsa intorno al XVIII secolo, e solo in seguito è stato introdotto in Cina e Giappone. E’ abbastanza semplice capire da cosa derivi il suo nome: il suo sguardo è rivolto verso la volta celeste.
Il Celestial possiede doppie pinne pettorali, pelviche e anali. La pinna dorsale è assente. La pinna caudale è doppia e ben suddivisa.
L’altezza del corpo deve essere superiore alla metà della lunghezza del corpo stesso. Gli occhi devono essere sferici, simmetrici e proiettati entrambi verso l’alto.
La lunghezza minima di un esemplare adulto deve essere 5,5 cm.
Per questo pesce esistono due varianti fondamentali:
- la prima, dell’Estremo Oriente, prevede un corpo più affusolato, dalla forma “a siluro”;
- la seconda, quella Occidentale, prevede una conformazione maggiormente ovoidale del tronco.
Data la particolarissima conformazione degli occhi, la vista del Celestial risulta essere ridotta rispetto la gran parte degli altri Pesci Rossi. Non è inoltre un gran nuotatore. E’ consigliabile quindi allevare questo pesce con Carassi dalle medesime caratteristiche. Il connubio perfetto lo si ottiene a mio parere con il Bubble Eye.
In Giappone viene chiamato Choutengan.
- Speranza di vita: circa 5-10 anni.
- Dimensioni: 15 cm, coda esclusa.
- Difficoltà di allevamento: media.
- Costo: medio-basso per esemplari giovani.