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Le origini

Il Pesce Rosso ha origini antichissime ed è stato il primo pesce allevato dall’uomo.
La sua storia nasce in Cina più di mille anni fa!

Già al tempo della Dinastia Jin (265 – 420 d.C.) diverse specie di Carpa asiatica erano allevate per scopi alimentari.

Tra queste c’era il Carassius gibelio (chiamato comunemente “Carpa di Prussia“), considerato oggi il più vicino parente del Pesce Rosso.

Carassius auratus gibelio
Carassius auratus gibelio

Saltuariamente, tra questi pesci venivano scoperti degli esemplari con delle mutazioni di colore, che non sempre era grigia o argentata, ma bensì dorata, gialla, arancione e albina.

A partire dai primi esemplari, dal colore “bizzarro” e insolito, i cinesi iniziarono l’allevamento di questi animali non più per scopi alimentari.

Durante la Dinastia Tang (618 – 907 d.C.), le “carpe dorate” vennero introdotte nei laghetti ornamentali, di uomini facoltosi e nobili del tempo, e la colorazione arancione fu fissata come un tratto genetico dominante.

Pagoda cinese
Cina

Intorno all’anno 1000 d. C., durante la Dinastia Song, fu vietato l’allevamento dei carassi di colore giallo, in quanto tale colore era universalmente riconosciuto come quello imperiale.

La svolta, nell’allevamento del Pesce Rosso, avviene durante la Dinastia Ming (1368 – 1644 d.C.).
I Carassi iniziano ad essere allevati in recipienti di terracotta, e si sviluppano le prime mutazioni nella fisionomia degli animali. In questi anni appaiono i primi Pesci Rossi eteromorfi ( ovvero in possesso di due pinne caudali distinte tra loro) e dalla tipica forma a “uovo” del corpo.

Recipiente in porcellana risalente alla dinastia Ming
Recipiente in porcellana risalente alla dinastia Ming

Nei primi anni del XVII secolo, i Pesci Rossi vengono esportati anche in Giappone; l’allevamento di questi animali non è più un lusso che solo i nobili possono permettersi.

Proprio nel paese del Sol Levante vengono selezionate molte nuove razze, tra le quali due dalla coda spettacolare: il Jikin e il Tosakin.

Questo avvenimento non è affatto casuale! Come già detto i Pesci Rossi venivano allevati in contenitori ceramici, che permettevano la visione dei pesci solo dall’alto. Per questi motivi i giapponesi profusero i loro sforzi nella selezione di pesci dalle pinne ampie e “stravaganti”, peculiarità che risaltavano maggiormente osservando gli animali da una posizione sopraelevata.

Nel 1608, i Pesci Rossi arrivano in Europa, precisamente in Portogallo. Da qui si diffondono in tutto l’occidente fino a raggiungere le Americhe, nel 1864.
Dopo circa mille anni, dalla sua comparsa nei laghetti cinesi, durante la Dinastia Tang, il Pesce Rosso riuscì quindi a colonizzare praticamente tutto il Mondo.
Una ascesa lenta ma inesorabile nel cuore degli acquariofili, che non si è fermata!
Un pesce diventato ormai parte integrante della cultura orientale, dove ancora oggi si tenta di selezionare animali dall’aspetto insolito e particolare.

Per chi cerca di catalogare le diverse razze sviluppate dagli allevatori in più di un millennio, con la loro moltitudine di forme e colori diversi, è un bel problema!
Personalmente ritengo che la più semplice classificazione sia quella effettuata dalla GFSA (Goldfish Society of America), ed è quella che vi propongo nel prosieguo di questo articolo.

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