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L’anatomia del Pesce Rosso

Vista l’enorme diffusione del Pesce Rosso, nel Mondo, è molto comune trovare la medesima varietà di Carassio chiamata in modo differente.
Anche paesi molto vicini geograficamente, come la Cina e il Giappone, utilizzano per molte razze delle denominazioni completamente diverse!
Questo, naturalmente, non fa altro che aumentare la confusione tra chi cerca di capirci qualcosa, tra le infinite varietà!
Un metodo molto semplice per identificare i Carassi in maniera standardizzata è quello sviluppato dagli appassionati americani.

Gli esperti della GFSA (Goldfish Society of America) hanno infatti sviluppato 3 criteri di base per distinguere tutti i tipi di carassi.
La classificazione e l’individuazione di ciascun esemplare, può essere effettuata osservandone la sua anatomia.

Possiamo suddividere quindi ogni pesce rosso esistente in tre grandi categorie:

  • Pesci a singola coda con pinna dorsale
  • Pesci a doppia coda senza pinna dorsale
  • Pesci a doppia coda con pinna dorsale

Andiamo quindi a vedere come è composto anatomicamente parlando il nostro amico pinnuto:

Anatomia di un pesce rosso A – Corpo
Può essere di forma allungata, ad esempio nei “Cometa”, oppure con la classica forma ad uovo, come nell’Oranda.

B – Occhi
La maggior parte dei pesci rossi possiede una buona vista, ma pesci come il “Black Moor” o il “Bubble Eye” non riescono a vedere molto lontano!
Bisogna quindi avere un particolare riguardo con questi pesci, potrebbero avere difficoltà nella competizione alimentare con le altre specie.

C – Peduncolo Caudale
Il peduncolo caudale può avere curvature diverse fra le differenti varietà.

D – Linea laterale
La linea laterale aiuta il pesce a determinare i movimenti in acqua,evitando possibili ostacoli.

E – Testa
E’ una delle zone più caratteristiche in alcune varietà, come gli Oranda o i “Testa di Leone”.
Questi presentano delle escrescenze carnose, che ricordano un pò un cavolfiore. Tali escrescenze altro non sono che dei tumori benigni e vengono chiamate Wen, dai cinesi.

F – Regione Craniale

G – Regione sub-orbitale della testa

H – Opercoli
Svolgono la funzione di protezione della branchie.
In questa zona sono visibili, al raggiungimento della maturità sessuale dei maschi, dei caratteristici puntini bianchi, detti tubercoli nuziali.

I – Setto nasale

J – Pinna dorsale
Aiuta il pesce ad avere stabilità in acqua. L’altezza e la presenza della pinna dorsale variano a seconda della varietà di carassio.
Pesci come il “Ranchu”, o il “Testa di Leone”, non possiedono pinna dorsale; altri, invece, come il “Veiltail”, ne hanno di dimensioni notevoli.
La pinna dorsale è inoltre un ottimo indice della salute del nostro amico: se il pesce tiene chiusa tale pinna, il suo stato di salute non è ottimale.

K – Pinne pettorali
Consentono al pesce piccoli movimenti, avanti e dietro, e sono collocate in prossimità delle branchie.

L – Pinne pelviche 
I pesci rossi usano queste pinne per la stabilità.Sono poste tra le pinne anali e quelle pettorali.

M – Pinne anali
Aiutano il pesce a migliorare la sua stabilità in acqua

N – Pinne caudali
Sono un po’ il motore del pesce, fonte principale della sua spinta.
I pesci rossi a pinna singola hanno movimenti più rapidi, mentre quelli a pinna doppia risultano essere più lenti. Questa è una delle ragioni per le quali non si dovrebbero mai allevare varietà a coda singola insieme a quelle a coda doppia, in quanto queste ultime sarebbero svantaggiate nella competizione alimentare.

Basandoci sui criteri elencati, andremo nel seguito a conoscere meglio tutte le razze di Carassio riconosciute negli Stati Uniti.
Tratteremo anche delle varietà semi-sconosciute e molto rare. Queste sono solo un’infinitesima parte delle circa 125 varietà presenti sul mercato.

Mi preme far risaltare che noi di Acquariofilia Facile non spingiamo nessuno verso specifiche da concorso, ma dato che alcuni criteri sono state imposti dalla GFSA (Goldfish Society of America) e hanno fatto scuola, li riporteremo per dovere di informazione.
Sia ben chiaro che il vostro pesce va considerato per l’affetto e la simpatia che vi ispira, non per la lunghezza della dorsale o la forma della coda! Io stesso possiedo un Oranda con la pinna caudale unita, ma non per questo lo amo meno degli altri miei piccoli amici!!

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