Quando l’acquario perde, l’acquariofilo standard recita il rosario… L’Acquariofilo Facile, invece, coglie al volo l’occasione e… ne approfitta per creare un bellissimo sfondo 3D in sughero!
Ragazzi…
… mi si è bucato l’acquario!
Qualche giorno fa, per via di una rottura del vetro, ho dovuto svuotare e riallestire totalmente il paludario.
Ho dovuto rifare anche la parte emersa con i sugheri.
Ho fatto qualche foto e adesso vi racconto tutto: è veramente molto più facile di quanto possa sembrare.
La preparazione
Questa è la lista dell’occorrente:
- un acquario vuoto;
- pezzi di corteccia di sughero (alcuni concavi per creare i contenitori, altri piatti da utilizzare per i muschi);
- silicone acetico non antimuffa;
- contenitori di diverse misure (da usare come base d’appoggio fino a quando non sarà tutto perfettamente asciutto);
- scottex o qualcosa per pulirvi;
- uno stecco per spiedini o qualcosa di simile per aggiungere il silicone una volta posizionato il sughero.
Ovviamente l’acquario e i materiali occorrenti come sughero e vetri devono essere ben asciutti.
Il pezzo di corteccia che useremo deve aderire al vetro perfettamente.
Se così non fosse possiamo livellarlo con un coltello molto tagliente, un cutter o un seghetto con lama da ferro.
Una volta preparato il sughero faremo un po’ di prove, sia per la posizione sia per l’altezza.
In questo modo sapremo quale contenitore usare come base d’appoggio e quando saremo convinti… vai col silicone!
Lo distribuiamo in modo generoso, ma solo sui lati: sopra e sotto deve rimanere libero, in modo che le radici delle piante possano toccare l’acqua.
A questo punto incolliamo e posizioniamo il sughero.
Se notiamo delle mancanze di silicone possiamo aggiungerlo con lo stecco o qualcosa di simile.
Se invece ci sono eccessi… li togliamo.
Continuiamo a posizionare i sugheri, mettendo alcuni pezzi anche in orizzontale. In questo caso, il silicone lo mettiamo su tutte le superfici che aderiscono ai vetri.
A seconda delle forme dei sugheri si formeranno tanti contenitori, oppure delle semplici basi d’appoggio.
Per tenere il tutto nella corretta posizione fino alla completa asciugatura, possiamo utilizzare anche mestoli o attrezzi che abbiamo in casa.
Questo è il lavoro finito.
E ora… mani in tasca! Non tocchiamo nulla per almeno 48 ore.
L’allestimento
Trascorso questo tempo possiamo iniziare a riempire il tutto; le parti orizzontali possono essere utilizzate per i muschi terrestri (l’acqua dovrà soltanto lambirli); il resto deve rimanere emerso.
Nelle zone non a contatto con l’acqua possiamo mettere delle Tillandsia…
… e, nei contenitori, le piante.
È semplicissimo: infiliamo le piante nei sugheri, assicurandoci che le radici siano a contatto con l’acqua.
Possiamo utilizzare tutte le piante che normalmente si tengono in vaso; l’importante è che le radici vengano perfettamente pulite dalla terra e che solo queste siano immerse.
Ecco il risultato finale: non è solo un acquario, ma anche un piccolo giardino emerso.
Attenzione: se usiamo molta corteccia di sughero ci ritroveremo l’acqua ambrata.
Se non piace, possiamo risolvere il problema con qualche cambio d’acqua; oppure facendo bollire il sughero prima di utilizzarlo.
Ecco un elenco di piante che ho utilizzate con successo: Dracaena compacta, Lucky Bamboo, Pothos, Ficus pumila, Phalaenopsis, Spathiphyllum, Chlorophytum, Chamaedorea, Fittonia, Cyperus alternifolius, Tradescantia zebrina, Dieffenbachia.
Per qualsiasi dubbio o chiarimento, vi invito a registrarvi gratuitamente su Acquariofilia Facile.
Buon divertimento!