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Il bello del fai-da-te è che si può imparare dalla propria esperienza… e dai propri errori. Questo vale anche per la costruzione di un impianto LED economico.


Ritengo che il fai-da-te sia, per definizione, un modo di procedere per tentativi; proprio perchè la strada che si segue non è ancora stata percorsa da molti o forse da nessuno.
Così, nella mia esperienza con le plafoniere LED fai-da-te, ho commesso diversi errori e ho dovuto più volte aggiustare il tiro cambiando alimentatori, fili, montaggi, barre con LED bruciati…
Insomma, rispetto al mio primo tentativo ho cambiato diverse cose ma finalmente sono arrivato ad avere un impianto artigianale economico ma in grado di fornirmi la quantità e la qualità di luce desiderata.

Doc

Volevo un’illuminazione che mi permettesse di coltivare piante esigenti.
La casa produttrice del mio acquario aveva fornito in dotazione solamente due neon T8 da 30 W che, per un acquario da 120×45 e 250 litri netti, sono veramente pochi: 0,22 W/L, appena sufficienti per qualche Echinodorus.

Considerando anche la quantità di luce riflessa, un neon da 30 W ha un flusso luminoso di circa 1860 lm; due neon da 30 W equivalgono circa a 3720 lm; diviso 250 litri netti sono circa 15 lumen per litro.

Come dicevo… una miseria.

Basti dire che un acquario piantumato con specie anche abbastanza esigenti come la Rotala Macrandra, l’Alternanthera reineckii, la Ludwigia «super red mini», il Micranthemum micranthemoides necessita di almeno 60 lumen per litro!

Ma come rispettare un budget limitato desiderando un’illuminazione così intensa?
Semplice: sfruttando la nuova tecnologia LED!

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