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Scheda completa (caratteristiche, allevamento e ripdoduzione) per l’allevamento del Taeniacara candidi, un ciclide nano del Sudamerica conosciuto anche come Apistogramma weisei.


Il Taeniacara candidi è l’unico rappresentante del genere Taeniacara (ex Apistogramma weisei).

Fu descritto per la prima volta nel 1935 dal celebre George Sprague Myers (1905-1985), forse il più celebre ittiologo statunitense.

Taeniacara deriva da taenia, ossia banda, linea; e kara, che significa faccia.
Infatti la banda laterale continua dal peduncolo caudale alla bocca, anziché fermarsi alla testa come in altre specie di ciclidi (ad esempio gli Apistogramma).

Candidi perchè la specie è dedicata a E. Candidus, un allevatore ittico del New Jersey.

Taeniacara

Ha il corpo slanciato e sottile con una pinna caudale biforcuta che, nei maschi, è molto allungata. Durante il periodo antecedente la riproduzione le femmine si gonfiano di uova che poi espellono dall’ovopositore.
Come per la maggior parte dei ciclidi, i colori della livrea variano molto in base al ceppo: possono tendere all’azzurro o al verde acqua. Sia la tinta che le macchie della livrea possono cambiare – anche in pochi secondi – in base all’umore e all’età.

Habitat

Il Taeniacara candidi è nativo del bacino idrografico tra il Rio Negro e il Rio Tapajòs.

Rio delle Amazzoni

Il Rio delle Amazzoni ha numerosi canali che si insinuano in aree boschive; è molto più facile trovare questi ciclidi in tali ambienti piuttosto che nel Rio principale. L’habitat tipico di questi pesci, infatti, sono i grovigli di radici; non si spingono mai nelle acque più profonde o aperte, dove verrebbero immediatamente predati da Ciclidi più imponenti come i Crenicichla e i Mesonauta.

Le acque in cui vivono sono solitamente chiare, ma non sembra una caratteristica essenziale per i Taeniacara candidi. Innanzitutto la torbidità dell’acqua varia in base alla stagione; secondariamente, questi pesci vivono sia nel bacino del Rio Negro (che deve il suo nome proprio dal colore scuro dell’acqua) che in quello del Rio Tapajòs (caratterizzato da acque più chiare).

Taeniacara candidi nel suo habitat
Taeniacara candidi nel suo habitat

Il fondo di questi fiumi è composto da uno spesso strato di detriti vegetali tra i quali i Taeniacara cercano il cibo e si nascondono.

Allestimento consigliato

É un pesce che, nel suo habitat, vive al riparo tra radici, legni e vegetazione per sfuggire ai predatori. Per questo motivo è consigliabile inserirlo in vasche già densamente allestite con legni e un fitto strato di galleggianti, oppure in una acquario molto piantumato.
Taeniacara

Sono consigliati dei muschi che reggano le temperature più elevate; e della Najas guadalupensis che, con i suoi grovigli, farà sentire i pesci al sicuro e ricreerà un allestimento simile al loro habitat.

Le dimensioni minime consigliate per l’acquario sono 45 cm x 25 cm; l’altezza non è rilevante.

Comportamento e abbinamenti

É uno tra i più piccoli ciclidi nani; le dimensioni medie (coda esclusa) sono di circa 2 cm per la femmina e di 2,5 – 3 cm per il maschio. Ciò li rende particolarmente adatti a convivenze con piccoli pesci in vasche relativamente capaci.

Sono pesci molto esuberanti; meglio, dunque, avere più femmine – almeno tre – su cui il maschio potrà distribuire le attenzioni.

Taeniacara

Nonostante le dimensioni possano far sembrare ridicolo il termine aggressivo, suggerisco di non sperimentare la convivenza tra due maschi adulti in una vasca di medie dimensioni.
Essendo un pesce predisposto all’harem, i maschi sono particolarmente territoriali. Così, mentre il dominante terrebbe per sè le femmine e il territorio migliore, il sottomesso starebbe rintanato in disparte spaventato fino ad ammalarsi e a morire, per lo stress o per le aggressioni.

A scopi riproduttivi è meglio lasciare il Taeniacara candidi  in un acquario monospecifico.

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Condivide l’areale geografico con un altro ciclide dal carattere molto mite, il Dicrossus maculatus. In vasche di dimensioni opportune la convivenza è possibile perchè generalmente si ignorano; tuttavia serve un buon lato lungo e un allestimento studiato (tane, barriere visive e ripari).

Un piccolo caracide perfetto per la coabitazione con questa specie è l’Hyphessobrycon pulchripinnis o «tetra limone»; le due specie convivono anche in natura.

Uscendo dal biotopo, il Taeniacara candidi è facilmente abbinabile a piccoli caracidi come gli Hyphessobrycon amandae e i Paracheirodon simulans.

Valori consigliati

E’ una specie piuttosto adattabile.
Vive principalmente in acqua calda: 26°C – 28°C.
pH 4,5 – 6,7
GH e KH 0 – 3

Taeniacara

Per la riproduzione sono necessari un pH acido (massimo 6) e delle durezze molto basse.

Riproduzione

Come molti Apistogramma, il Taeniacara candidi depone in cavità e anfratti.
Quando la femmina è pronta alla deposizione invita il maschio ad entrare nella tana aprendo le pinne. Una volta fecondate le uova, il maschio esce dalla tana e la femmina ha il compito di pulire e ventilare le uova con le sue pinne per prevenire muffe.

La schiusa avviene entro 48/72 ore; nelle fase iniziali gli avannotti hanno il sacco vitellino, quindi non vanno nutriti. Il momento di nutrirli arriva appena escono dalla tana sotto la supervisione della mamma.

Per i primissimi pasti, oltre all’Artemia salina, sono indicati anche gli infusori: essendo molto piccoli sono facilmente assimilabili dai giovani pinnuti. Le larve hanno necessità di mangiare spesso, circa 2/3 volte al giorno.
Sono anche ottime detrivore. Questo è il motivo per cui è opportuno che in vasca ci siano muschio e piante: spesso vi si annidano microfauna o detriti vegetali che verranno mangiati dai piccoli.

Taeniacara

Il maschio riconosce i propri avannotti ma molto spesso si limita a non mangiarli, lasciando la loro cura alla sola femmina. Esistono però coppie che si occupano insieme dei piccoli.
Durante la cura degli avannotti la femmina acquista il ruolo dominante in vasca. Per questo motivo, talvolta, è necessario usare dei divisori; serve ad evitare che due femmine in riproduzione si contendano il territorio.

Gli esemplari di allevamento spesso si riproducono anche a pH neutri e durezze medie; tuttavia, rispetto a riproduzioni in acque più acide, nascono meno piccoli.

La temperatura influenza il sesso dei nascituri. Acque più calde favoriscono la nascita di più maschi; acque più fresche la nascita di più femmine.

Attenzione!

Gli esemplari di cattura vengono spesso tenuti in acqua d’osmosi pura, con torba ad acidificare e un fondo allofano.

Al momento dell’acquisto bisogna quindi informarsi bene se sono esemplari «wild» oppure d’allevamento, e in che condizioni erano tenuti.

Per qualsiasi informazione vi aspettiamo sul nostro forum Acquariofilia Facile.

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