Fondo
Sul web ci sono consigli di ogni tipo, a proposito del fondo; io stesso ho fatto varie sperimentazioni con diversi tipi di terre.
Anche se all’inizio i risultati sembravano molto buoni, quasi tutti i terreni nel lungo periodo si sono rivelati un fallimento.
Dopo qualche mese, infatti, iniziavano i problemi: terreno troppo compatto, troppo soffice, troppo acido, troppo asciutto, troppo sciolto…
Gli unici terreni con i quali ho avuto degli ottimi risultati sono il Ketotsuchi, un fango humico/argilloso…
… e l’Akadama, che è un’argilla vulcanica.
Prepariamo il fondo
Impastiamo il Ketotsuchi bagnandolo con acqua e lavorandolo con le mani fino a quando non diventa una massa compatta plastica priva di grumi.
Creata la pallina, la schiacciamo creando un disco con i bordi rialzati, una sorta di posacenere, che poi riempiamo di Akadama.
Bagnamo l’Akadama con un po’ di acqua zuccherata e chiudiamo il «posacenere» con un altro disco di Ketotsuchi.
A seconda del paesaggio che vogliamo ricreare modelliamo il diametro e l’altezza; volendo possiamo anche creare una forma conica per creare una sorta di montagna, o una semplice «polpetta».
Se vogliamo realizzare dei «micro Wabi-kusa» possiamo utilizzare unicamente il Ketotsuchi, impastandolo con la medesima modalità.
Abbiamo quindi un cilindro di Ketotsuchi ripieno di Akadama.
Lo deponiamo in un piatto di plastica e copriamo con della carta assorbente bagnata con altra acqua zuccherata.
Lo lasciamo riposare per circa 24 ore, eliminando l’acqua in eccesso.