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Le durezze

– OK, allora userò l’acqua di rubinetto…

– Aspetta, non mi hai detto che pesci vuoi mettere…

– Perché?? Che importanza ha?

– Come che importanza ha…! Ogni specie vuole la sua acqua.

– Anche questa, adesso… Cosa vuol dire?

– Allora… ogni specie si è evoluta adattandosi a un certo tipo di acqua. Quando dico «tipo» intendo durezza e acidità (il pH).
I pesci dell’America centrale, come i Platy che ho in vasca, vivono in acque dure, piene di calcare, talvolta anche salmastre.
Al contrario, molti pesci amazzonici vengono perlopiù da acque tenere e acide, seppur con le debite eccezioni…

Guppy e Platy: pesci di acqua dura
Guppy e Platy: pesci di acqua dura

Quindi la prima cosa da fare è scegliere pesci che siano compatibili con la tua acqua.

– Ma come faccio a sapere che durezza ha l’acqua del sindaco? E poi… come si misura la durezza?

– Ci sono dei test da acquariofilia. I 2 principali sono quelli di KH e GH.
Il primo misura la durezza carbonatica, ovvero i carbonati disciolti in acqua; il secondo la durezza generale, ovvero i sali di calcio e magnesio.

– Il negoziante non me l’ha detto… mi ha detto che i test li fa lui… a una modica cifra.
Ma come faccio a conoscere la durezza della mia acqua adesso?

– Semplice: basta guardare le analisi dell’acqua potabile; si trovano sulla bolletta, oppure sul sito del gestore dell’acquedotto.

Uomo che legge la bolletta

– Mmmmmh… Aspetta che guardo sullo smartphone… OK, trovate!
Dunque…Durezza totale 25,7 °f…

– Allora, quel °f sta per gradi francesi.
In acquariofilia si usano i gradi tedeschi.
Per convertire basta dividere per 1,8.
Quindi 25,7 °f significa che hai GH di circa 14-15.
Guarda se hai anche la concentrazione di calcio e magnesio…

– Eccola: Calcio 97,2 mg/litro, Magnesio 3,75 mg/litro

– OK. Il calcio lo dividi per 7,2 mg/litro e il magnesio per 4,3 mg/litro, sommi i due numeri e ottieni di nuovo il GH.
In qualche articolo, forum, blog, oppure in alcuni libri, potresti trovare equivalenze fino alla quarta cifra, come “7,158 mg/litro”… Generalmente, chi scrive è gente come noi, che misura il KH con un giocattolino da 5 euro!
Non so tu, ma io l’ho sempre trovato… divertente.

Durezza GH = (Calcio/7,2) + (Magnesio/4,3)

– Allora… 97,2 diviso 7,2 uguale 13,5… 3,75 diviso 4,3 uguale 0,87… Li sommo… GH 14-15.
I conti tornano.

– Bene. Per il KH devi prendere i bicarbonati e dividere per 21,8 mg/litro.

Durezza KH = bicarbonati/21,8

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– Allora… 232 diviso 21,8 uguale… 10,6!

– OK, hai un KH intorno a 10-11. Ottimo per i Guppy!

– No, no! I Guppy non mi piacciono! Io volevo i «pesci angelo» e i «cardinali»…

– Allora non va bene! Quei pesci andrebbero in acque più tenere e soprattutto più acide…
Non è un problema… puoi usare metà acqua di rubinetto e metà acqua demineralizzata per abbassare le durezze.

Un Paracheirodon axelrodi (o cardinale), pesce amazzonico di acqua tenera
Un Paracheirodon axelrodi (o cardinale), pesce amazzonico di acqua tenera

– Ho un’idea: mia sorella ha l’addolcitore a casa!
Dice che tutto quel calcare le ha fatto venire i calcoli renali… Vado da lei e mi faccio dare dell’acqua!

Sarà sicuramente più tenera di quella che ho in casa!

– Eh no, non va bene!

– Come no??? Allora non ho capito niente…

– Ti spiego: gli addolcitori funzionano con resine a scambio ionico.
In pratica catturano gli ioni di calcio e magnesio e in cambio rilasciano ioni di sodio; difatti, per funzionare, hanno un serbatoio da ricaricare periodicamente con il sale, ovvero cloruro di sodio. Chiedi pure a tua sorella!

– Ma scusa, se rilasciano sodio, cosa ci si guadagna a mettere l’addolcitore?

– Il punto è che il carbonato di calcio, ovvero il calcare, incrosta le tubature delle lavatrici e degli altri elettrodomestici; in più il sapone si scioglie meno facilmente in acqua dura. Invece i sali del sodio non danno problemi, e il bucato viene pulito!

Comunque, il sodio non è il benvenuto nei nostri acquari, meglio lasciar perdere quell’acqua…
Devi usare dell’acqua demineralizzata, come quella di osmosi che hai comprato in negozio, o quella che si trova al supermercato per i ferri da stiro.

Confezioni di acqua demineralizzata. A volte impropriamente chiamata "distillata"
Confezioni di acqua demineralizzata. A volte impropriamente chiamata “distillata”

– Ma tutte le marche vanno bene?

– Sì, l’importante è che non sia profumata!
Tra l’altro, a volte quella che prendi in negozio non è neanche tanto demineralizzata…
Usano delle membrane che non hanno una durata infinita, e devono essere controllate e cambiate quando serve. Qualche negoziante se ne «dimentica» ed ecco che ti trovi con acqua giusto un po’ meno dura.
L’altra soluzione è comperarti un impiantino di osmosi inversa, così te la produci tu, ma è vantaggioso solo se consumi molta acqua.

Versami un altro spritz che ti spiego del sodio…

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