Rocce vive
Le rocce vive sono il cuore del nostro reef, la chiave del successo, ciò che fa la differenza tra un acquario marino di barriera e un «biotopo porto di Genova»…
Ecco, ci siamo capiti.
Sono imprescindibili in un acquario gestito con metodo berlinese, e un valido aiuto in un DSB.
Perchè sono così importanti?
Semplicemente perché sono il nostro filtro!
Sì, perché nelle rocce sono presenti due tipi di batteri: quelli aerobi sulla superficie e quelli anaerobi al loro interno.
Per questo è importante che siano porose: più porosità = più batteri; più batteri = meno inquinanti.
I batteri aerobi, quelli sulla superficie delle rocce, trasformano gli NO2– in NO3–, e sono gli stessi che abbiamo nel dolce; gli anaerobi, ovvero quelli che sono all’interno delle rocce, usano l’ossigeno della molecola NO3– e la trasformano in N2, che è un gas e che verrà liberato in aria.
Per questo motivo serve un buon movimento superficiale dell’acqua e un acquario aperto: in questo modo completiamo il ciclo dell’azoto eliminando anche gli NO3–.
Come distinguere le rocce utili da quelle inutili?
Le rocce devono essere colorate: si devono vedere segni di vita, alghe coralline e alghe calcaree viola, piccoli invertebrati e incrostazioni di vario tipo. Non devono essere dei sassi grigi e basta: una roccia bella colorata è una roccia viva.
Devono essere porose, molto porose; quindi leggere.
Non devono puzzare: devono avere un odore tutto sommato gradevole o, al massimo, non averne affatto.
Attenzione: nelle rocce potrebbero esserci anche degli ospiti indesiderati, ad esempio aiptasie, anemoni, majano, eunici, nudibranchi…
Quando le acquistiamo spendiamo qualche minuto per verificare la loro assenza.
Le rocce si possono acquistare sia da privati sia in negozio; il costo va dai 6 €/kg dei privati ai 15 €/kg dei negozi.
Acquistando le rocce dai privati è sempre meglio verificare il motivo per cui stanno smantellando l’acquario: potrebbero farlo a causa di una infestazione di alghe, parassiti o quant’altro.
Meglio evitare di portarsi a casa rocce che hanno assorbito inquinanti o che sono infestate da parassiti, eunici o planarie…