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LED bianchi

Come possiamo creare la luce bianca?
Poiché è data dalla mescolanza di tutti i colori dello spettro visibile, i LED attualmente disponibili non sono in grado di generarla, dato che possono generare un singolo colore.

Per ottenerla, sono stati trovati alcuni metodi indiretti, che sono pure abbastanza intuitivi. Andiamo a vederli brevemente.

  • Il primo metodo è quello di mettere LED di diverso colore molto vicini. In questo modo i loro vari colori si mescoleranno, formando luce bianca.
    Questo metodo è detto miscelazione additiva dei colori.
  • Il secondo metodo è quello di usare qualcosa in grado di convertire la luce generata da un LED in luce bianca.
    Questo metodo sfrutta la fotoluminescenza.

La miscelazione additiva dei colori, sfruttando la teoria dei colori, ottiene il bianco miscelando solo tre colori: il rosso, il verde e il blu. Questi tre LED vengono integrati nello stesso chip e sono commercialmente denominati LED RGB (Red, rosso – Green, verde – Blue, blu).

LED RGB
Accendendo un solo canale alla volta di un LED RGB ne evidenziamo i tre colori. Accendendoli tutti e tre, otteniamo luce bianca (sembra violacea poiché i LED rosso e blu sono rivolti verso la fotocamera).

La fotoluminescenza, invece, sfrutta la proprietà di alcuni materiali che sono in grado di assorbire fotoni (luce) per poi riemetterli con una lunghezza d’onda diversa.
Nella pratica, ciò si ottiene usando un LED blu, poiché il blu è la lunghezza d’onda visibile con maggior potenza, ricoperto di un sottile strato di fosfòro (da non confondere con l’elemento chimico fòsforo, con il quale condivide solo l’origine del nome, che significa portatore di luce).

Dipinto di Joseph Wright, che ritrae l'alchimista Hennig Brand (lic. Creative Commons)
Il nome fosfòro deriva da quello dell’elemento chimico fòsforo, scoperto nel Seicento dall’alchimista Hennig Brand (dipinto di Joseph Wright, lic. Creative Commons).

Solitamente si usa un fosfòro in grado di assorbire parte della luce blu del LED riemettendola come luce gialla.
La luce blu del LED sommata a quella gialla riemessa dal fosfòro consente di ottenere luce complessivamente bianco-giallastra.
Variando la componente gialla e la componente blu è possibile ottenere diverse tonalità di luce bianca.

Lampada a LED con varie temperature di colore
Lampada a LED con varie temperature di colore (Lic. Creative Commons)

Riportiamo di seguito lo spettro usuale dei LED bianchi, dove sono evidenziati i due picchi blu e giallo, al variare della temperatura di colore.

Spettro di LED bianchi al variare della temperatura di colore
Spettro di LED bianchi al variare della temperatura di colore (rosso: 3000K, verde: 4500K, blu: 6000K).

Prendete ora il vostro cellulare e controllate il flash, se ce l’ha. Potete vedere che appare giallo: quello è il fosfòro, sotto al quale è presente il chip LED vero e proprio.

Chip LED bianco in cui si vede lo strato giallo di fosfòro
Chip LED bianco in cui si vede lo strato giallo di fosfòro

Abbiamo visto come sia possibile ottenere tutti i colori possibili ed anche la luce bianca, per mezzo dei LED.
Ma le piante che dicono a riguardo?
Ormai lo avrete capito… nel prossimo capitolo!

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