Consigli conclusivi
Per prima cosa, vediamo di sfatare una leggenda metropolitana: non esistono temperature di colore che contrastano le alghe, quantomeno non direttamente.
Tra le oltre 5000 specie di alghe conosciute (solo d’acqua dolce) ce ne saranno sempre alcune che sapranno sfruttare le vostre luci, di qualsiasi gradazione esse siano.
È possibile, invece, concentrare la potenza luminosa dove serve maggiormente alle nostre piante rapide, mettendole in condizioni di prevalere sulle alghe.
Sono loro che devono combatterle, non noi.
Per questo motivo, la temperatura di colore dovrebbe essere scelta tra i 4000 e i 6500 K.
In caso di tubi lineari può essere conveniente abbinare colori diversi, ma sempre dando priorità al 6500 K.
Ad esempio, nel caso si abbiano tre tubi la combinazione ideale sarebbe 6500 + 4000 + 6500.
Con le lampade CFL è preferibile usare la stessa gradazione dappertutto, per non creare zone della vasca con colorazioni diverse, che potrebbero risultare sgradevoli.
Se ci sono piante esigenti, la scelta è obbligata: 6500 dappertutto.
La 4000 è un “di più”, che dovrebbe simulare il Sole diretto per tre-quattro ore al giorno.
In natura, la pianta cresce soprattutto con la luce diffusa, che la illumina costantemente. Il Sole diretto, anche nelle giornate serene, spunta solo per poche ore tra alberi e colline.
Per quanto riguarda lo spettro, il mio consiglio è di usare le pentafosforo (se proprio vi piacciono) solo se 965, ovvero da 6500 K.
Con le 4000 andate sempre sul trifosforo; il rischio, piuttosto alto, è di favorire più le alghe che le piante.
Ultima cosa…
Molti produttori indicano l’emissione in lumen (unità di misura della potenza luminosa).
Leggendo tale valore si potrebbe avere un’idea sbagliata del rendimento della lampada.
Ad esempio, prendendo due CFL da 18 W, leggereste 1080 lm per la Daylight (6500 K) e 1140 lm per la Warm Light (2700 K).
Questo ci fa pensare che la lampada a luce gialla abbia una maggiore efficienza, ma non è affatto così.
Il lumen, infatti, è un’unità di misura calibrata sulle caratteristiche dell’occhio umano, che è più sensibile alle frequenze del giallo e del rosso, piuttosto che a quelle dell’azzurro.
In realtà, in valore assoluto l’emissione è la stessa, anzi… se ci basassimo sulla sensibilità delle piante, la 6500 sarebbe molto più efficiente della 2700 K.
Questo articolo, nelle sue semplificazioni, si rivolge soprattutto ai principianti.
Nella speranza di aver chiarito qualche dubbio, vi invito a registrarvi sul forum per eventuali discussioni di approfondimento.
Da quando questo articolo è stato scritto la tecnologia ha fatto passi in avanti tanto che ormai sono molto diffusi i LED in acquario.