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Una delle tecniche mirate a suscitare l’attenzione di chi guarda la foto è quella di isolare i soggetti.

Come?

Semplice! Usando il famoso sfocato.

Cos’è?

È un modo per tenere a fuoco solo l’elemento o il soggetto che ci interessa, sfocando tutto ciò che è intorno e che non ci interessa evidenziare.
Nel caso nostro potrebbe essere un pesce o una pianta.

Applicare lo sfocato in un acquario non ha gli stessi risultati di uno scatto all’aria aperta perchè entrano in ballo i soliti riflessi e una minor nitidezza dovuta al vetro e all’acqua.

Questo un mio esempio di sfocato all’aria aperta:

Sfocato

E questo un mio esempio di sfocato in acquario:

Sfocato in acqua

Come si ottiene lo sfocato?

Lo sfocato non è altro che uno stacco dei piani e osservando determinati accorgimenti che ne enfatizzano l’effetto.

Gli accorgimenti sono i seguenti:

  • usare diaframmi molto aperti, da f/2.8 in giù;
  • posizionarsi molto vicino al soggetto da immortalare cercando di avere gli oggetti retrostanti il più lontano possibile;
  • utilizzo di focali lunghe, dagli 80 mm in su.

Evidentemente è molto più facile ottenere lo sfocato all’aria aperta che in un acquario, dove le piante e gli arredi sono molto vicini al soggetto.
Nella seconda foto ci sono riuscito grazie all’enorme apertura di diaframma (f/2.8) dell’obiettivo usato.

Lo sfocato si può ottenere anche con obiettivi chiamati macro, che moltiplicano l’effetto sfocato fino a renderlo pastoso e indefinito.

Attenzione: con questi obiettivi bisogna chiudere molto il diaframma per avere tutto il soggetto a fuoco; pertanto, con soggetti in continuo movimento, la situazione si complica un po’.

Perché?

A causa della seguente regola:

Diaframmi molto chiusi + tempi rapidissimi = enorme bisogno di luce;

tantissima luce = bisogno di ISO elevati e aumento dell’illuminazione generale.

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Ovviamente in questi casi il treppiede non serve a nulla perché, con tempi rapidissimi, il rischio di mosso è nullo.

Ecco un esempio di sfocato ottenuto in condizioni difficili:

Avanotto

Qui abbiamo solo la testa a fuoco:

testa sfocata

Molti zoom (soprattutto quelli economici) sono ancora a pompa (cioè si allungano) e vengono considerati dei mangia polvere; nel senso che, muovendosi fra le focali con il loro stantuffo, aspirano polvere dai bordi della lente centrale.
In questi casi un ottimo filtro (che ti faccia perdere lo 0,xx di raggi ultravioletti) risolve il problema.

Segnalo che sono disponibili zoom anche per smartphone:

zoom per smartphone

Il progresso avanza… e i fotografi ne sono lieti!

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