Basta dire Proserpinaca…?
Nel capitolo precedente, talvolta avete letto solo il nome di genere: Proserpinaca, con evidente omissione della specie palustris.
Formalmente si tratta di un errore, visto che ci riferiamo ad una pianta precisa e non all’intero genere; tuttavia, è così che spesso viene chiamata nelle conversazioni tra acquariofili.
A tutt’oggi, infatti, la P. palustris è l’unica Proserpinaca che viene abitualmente coltivata in acquario, quantomeno dalle nostre parti.
Alla data di questo articolo, la tassonomia ufficiale ne riconosce quattro specie:
- Proserpinaca amblygona
- Proserpinaca intermedia
- Proserpinaca palustris
- Proserpinaca pectinata
Negli Stati Uniti, dove gli acquariofili possono reperire tali piante in natura, ci sono stati parecchi tentativi con tutte e quattro.
In Europa, invece, dobbiamo limitarci all’unica che si riesce a trovare nei negozi: la palustris.
Questo spiega perché il nome di specie sia talvolta omesso, trascurato, come è accaduto ed accadrà anche in questo articolo (che non si rivolge agli accademici).
Il nome Proserpinaca deriva dal verbo “proserpere”, che in Latino significa “uscire strisciando”.
Il leggendario Linneo, che la classificò nel 1753, scelse quel nome dalla tendenza di queste piante a spostarsi verso la riva, per emergere dall’acqua.
Il nome palustris, invece… non credo abbia bisogno delle mie spiegazioni.
Le splendide metamorfosi della pianta, di cui parleremo nel prossimo capitolo, nel 1905 ingannarono perfino un grande botanico americano: John Kunkel Small, a quell’epoca molto attivo in Florida.
Durante le sue ricerche, credette di aver individuato una nuova specie, a cui diede il nome di Proserpinaca platycarpa.
Oggi sappiamo che si tratta della stessa pianta, ma quel nome viene accettato come sinonimo.
A questo proposito, devo segnalare che anche la Proserpinaca pectinata è stata oggetto di un errore.
Per parecchi anni è stata chiamata Myriophyllum proserpinacoides, che è tutt’altra pianta e che tra l’altro… non ha più quel nome.
Oggi è considerato sinonimo di Myriophyllum aquaticum.
Approfitto di questa piccola divagazione, per ricordare che Proserpinaca e Myriophyllum sono in qualche modo… “parenti”.
Entrambi i generi appartengono alla famiglia delle Haloragaceae.
Nel prossimo capitolo, ci accorgeremo che non è solo la classificazione ad accomunarli…