Myriophyllum spicatum
Diffusione
Chiamato anche “Myriophyllum euroasiatico“, sembrerebbe che non sia necessario specificare altro.
Non è così.
Anche se l’area di origine (Eurasia) appare gigantesca, praticamente mezzo Mondo, va detto questa specie vi si trova letteralmente dappertutto, dal Portogallo alla Cina, dall’India alla Russia.
Probabilmente, si tratta del Myriophyllum più diffuso sulla Terra.
Introdotto anche in Nordamerica, probabilmente per opera dell’Uomo, è diventata la pianta più infestante del continente, anche più del Myriophyllum heterophyllum, dell’Egeria densa e del Ceratophyllum demersum.
Decine di milioni di dollari vengono spesi ogni anno, per liberare i corsi d’acqua e contenerne la diffusione.
Aspetto
E’ l’unico Myrio, tra quelli trattati in questo articolo, ad essere prettamente acquatico.
Non esiste in forma emersa.
Può estendersi in lunghezza più di tutti, arrivando a superare i due metri, ma sempre restando sott’acqua.
Quando raggiunge la superficie, si piega e continua a crescere in orizzontale.
Come per il pinnatum e l’heterophyllum, lo stelo può assumere una colorazione rossastra in presenza di ferro abbondante.
Rientra quindi anche lui nella categoria dei “Red Stem”.
Condizioni chimiche e fisiche
L’unico motivo, per cui non è considerato il più facile, è la luce.
La richiede fortissima, come una pianta rossa.
Per tutto il resto, è così invasivo proprio per l’altissima gamma di valori in cui cresce.
Acque acide o alcaline, calde o fredde, tenere o durissime… dove arriva il Sole, arriva lo spicatum.
Sembra avere qualche difficoltà solo con i valori amazzonici.
Con GH vicini a 0 e pH sotto il 6… Vabbè, questo è un caso limite…
Caratteristiche d’interesse
E’ la pianta ideale per i laghetti all’esterno.
Cresce in modo lussureggiante tra 15 e 27° C, ma sopravvive in una sorta di letargo anche sotto il ghiaccio.
Inoltre, regge benino fino a 32° C, anche se si abbruttisce un po’, e per brevi periodi resiste fino a 35.