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Myriophyllum tuberculatum

Diffusione

Ampiamente diffuso in tutto il Sud-Est asiatico, dal Pakistan all’Indonesia.
Può capitare di trovarlo anche nelle zone più meridionali della Cina.

E’ presente soprattutto nelle paludi, ma può capitare di trovarlo anche nelle risaie e nelle zone più pianeggianti dei fiumi, dove l’acqua è più stagnante a causa della scarsa pendenza.

Nonostante il suo successo in acquariofilia, non si hanno notizie di infestazioni nel resto del Mondo.
Probabilmente non riesce ad attecchire, fuori del suo habitat originale.
Questo può sembrare strano, perché si tratta di una pianta da clima monsonico, quindi adattata a condizioni molto variabili.
Ci sono ipotesi che chiamano in causa l’allelopatia, ma solo perché non si riesce a formulare una spiegazione più convincente.

Aspetto

Completamente rosso, in tutta la sua estensione e in ogni sua singola parte.

Myriophyllum tuberculatum
La tonalità può variare in base alle condizioni, ma non vira mai verso il verde; piuttosto appassisce e muore.
Cresce ben oltre l’altezza di un normale acquario, in Natura anche più di un metro.
Le foglie possono estendersi oltre i 3 cm.

Myriophyllum tuberculatum

Condizioni chimiche e fisiche

La luce deve essere sempre molto forte, meglio se bianca (6500 K).
Vive in zone pianeggianti e paludose, molto soleggiate, dove c’è poca vegetazione al alto fusto.
Si è quindi evoluto sotto un Sole davvero micidiale, sviluppando adeguate contromisure.
Adesso non possiamo chiedergli di cancellarle.

Si trova meglio in acque acide.
Il pH non dovrebbe mai salire in zona alcalina, sopra il 7. Per contro, potrebbe scendere fino sotto il 6.
Ha un’altissima richiesta di oligoelementi, soprattutto ferro, che vengono assorbiti sia dal fondo che dall’acqua; questo spiega la sua preferenza per le acque un po’ acide.

Abbiamo già parlato dei fosfati nella prima parte, ma in questo caso ci vuole una ripetizione.
Nessun Myriophyllum richiede fosforo come il tuberculatum; che io sappia, non ci sono piante d’acquario di nessun genere, che arrivino a tali livelli.
Con lui in vasca, si consiglia di arrivare anche a 3 mg/litro, valore che sembrerebbe altissimo per qualsiasi tipologia di acquario, se non ci fosse il Myriophyllum tuberculatum.

Sotto i 22° di temperatura tende a bloccarsi, ma resiste fino a 15-16, per un po’.
Si riprende immediatamente appena si rientra nel suo range: 22-28.

Caratteristiche d’interesse

Il più difficile di tutti i Myriophyllum.
Non solo per la luce e la fertilizzazione, ma perché queste caratteristiche combinate portano solitamente ad un’invasione di alghe, contro le quali il tuberculatum si difende maluccio.
Il trucco consiste nell’introdurlo in acquari molto ricchi di piante rapide, ben diversificate tra loro, in modo che ci sia sempre qualcuno ad approfittare di eventuali eccessi (e che non sia un alga a farlo)

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