Costruzione di un tirante
Impariamo, dunque, a costruire un tirante adatto al nostro acquario.
Ci sono diversi modi per farlo; vediamo quelli più comuni.
Tirante in vetro
Questa tipologia di tirante, spesso adottata dagli acquari commerciali, è costituita da lastre di vetro spesse pochi mm (solitamente 5-6) da incollare, con un apposito silicone, ai margini delle lastre anteriore e posteriore.
È un sistema sicuramente valido, ma che sconsigliamo.
Bisognerebbe procurarsi del vetro, farlo tagliare su misura, acquistare un apposito silicone…
Il vantaggio è sicuramente estetico; tuttavia un tirante in vetro è molto più largo di un tirante in alluminio o acciaio e, a volte, può esser d’intralcio nell’ordinaria manutenzione della vasca.
Tirante in acciaio/alluminio
La seconda – e forse più semplice – alternativa, alla portata di tutti e soprattutto economica, è quella i costruire un tirante con dei reggipiani per mensole o dei profilati dall’alluminio.
Tirante con reggipiani
In ferramenta è possibile acquistare delle piccole staffe chiamate reggipiani, usate solitamente per sorreggere delle mensole in vetro.
Hanno una forma a C e hanno un foro che ci permetterà di inserire una vite con bullone; a questa vite attaccheremo una barra d’alluminio (o d’acciaio) appositamente forata.
È sufficiente trovare dei reggipiani con spessore poco maggiore di quello del vetro dell’acquario. Ad esempio, per un vetro spesso 7 mm potremo usare un reggipiano spesso 9 mm e aggiungere della gomma o un filtrino autoadesivo; questo accorgimento impedirà il contatto tra il metallo e il vetro e ridurrà il rischio di rotture.
Tirante con profilati dall’alluminio
Questa seconda alternativa consiste nell’uso di un profilato d’alluminio, spesso almeno 2 mm, a forma di L e con i lati di almeno 4 cm.
Basterà tagliare una parte del profilato ad L ricavando degli angoli larghi circa 5-6 cm.
Dopodiché sarà sufficiente forare questi angoli e inserire vite e bullone, attaccare una barra d’alluminio piatta (spessa almeno 2 mm e larga almeno 1 cm) e stringere la barra con altri bulloni.
Eventualmente potremo inserire delle rondelle.
Il vantaggio dell’alluminio è la sua alta resistenza alla corrosione, la facile reperibilità e la semplice lavorabilità.
Per forarlo è sufficiente una normalissima punta per ferro mentre per tagliarlo useremo un flessibile oppure un seghetto e… olio di gomito!