banner

Montaggio della scatola di derivazione

Partiamo dalla scatola di derivazione.

Scatola di derivazione
Scatola di derivazione

Dovremo inserire al suo interno il ballast che abbiamo ricavato precedentemente, in modo che sia ben isolato.
Ricordiamo, infatti, che la sicurezza elettrica deve essere la nostra prima preoccupazione.

Io ho comprato una scatola troppo piccola; ho dovuto ammassare e pressare il tutto perché avevo poco spazio a disposizione. Vi consiglio di acquistarne una grande e comoda.

Faremo passare i cavi nei lati corti nei quali, con un taglierino, avremo forato i tappi di gomma (da un lato dovrà passare solo un cavo mentre dall’altra parte due).

Dettaglio foro per cavi
Dettaglio foro per cavi

Taglieremo il cavo ad una lunghezza di circa 120 cm (o della lunghezza necessaria per raggiungere la presa).
Ad un lato attaccheremo la spina volante; dall’altro lato scopriremo i fili (come da foto sottostante).

Cavo senza capocorda
Cavo senza capocorda

Taglieremo uno dei due fili (nel mio caso il marrone) a poco più di un centimetro dalla fine della guaina; in questo modo, dopo il fissaggio, resterà all’interno della scatola di derivazione.

L’altro filo (nel mio caso il filo blu) sarà 5 centimetri più lungo dell’altro e lo attaccheremo a un capocorda femmina della misura opportuna; sarà il nostro collegamento con l’interruttore.

Cavo con capocorda
Cavo con capocorda

A questo punto ci occuperemo di ricavare, nella scatola, l’alloggiamento per l’interruttore.
Prenderemo le misure della parte inferiore dell’interruttore e replicheremo il rettangolo del perimetro nella zona dove lo vogliamo sistemare con un pennarello indelebile.


Attenzione!

Questa parte di procedimento può essere molto pericolosa!
Bisogna avere una certa dimestichezza con l’utilizzo di attrezzi affilati come il taglierino quindi, se non siete molto pratici o non siete sicuri di quanto state facendo, vi invitiamo a chiedere aiuto a persone più esperte di voi.


Con il taglierino incideremo lungo il bordo disegnato, come si vede nell’immagine.

Primi solchi
Primi solchi

Ripeteremo il passaggio del taglierino fino a che non saremo riusciti a ottenere un solco profondo.
Dopodiché, con un cacciavite a taglio usato come scalpello, toglieremo l’interno della nostra incisione.

Foro aperto
Foro aperto

A questo punto inseriremo l’interruttore nel buco così ottenuto.
Qualora il foro non fosse abbastanza grande, allargheremo gradualmente il buco fino a quando l’interruttore non ci entrerà incastrandosi.
Il risultato finale dovrebbe essere questo:

Foro con interruttore
Foro con interruttore

Collegheremo un filo ad un mammut; all’estremità fisseremo un capocorda.

Cavetto già fissato e con capocorda
Cavetto già fissato e con capocorda

Faremo passare il cavo di alimentazione della spina dal foro piccolo della scatola e connetteremo il capocorda ad una linguetta dell’interruttore. Collegheremo l’altro capocorda dalla parte del ballast; infine uniremo il filo marrone al mammut nell’alloggiamento rimasto libero.

Gli attacchi della scatola di derivazione saranno pronti. Tuttavia, per avere dei collegamenti più sicuri, sarebbe bene fissare il tutto con un pochino di stagno, proprio come possiamo vedere nella prossima immagine.

Interruttore saldato
Interruttore saldato

Per questioni di spazio ho piegato le lamelle. Non è un problema; basta solo far attenzione a non romperle o a non creare corto-circuiti.

Giunti a questo punto, divideremo il resto del cavo bipolare in due parti; la differenza tra i due spezzoni dovrà essere pari alla lunghezza del tubo a neon.
Scopriremo la guaina e la copertura di entrambi i lati dei due fili; dopodiché inseriremo i due cavi dentro la scatoletta facendoli passare dal secondo foro.
Collegheremo i fili di un cavo sui primi due mammut e l’altro sugli altri due restanti, come nella foto:

Collegamento completo
Collegamento completo

Ora bloccheremo il ballast nella scatola di derivazione; utilizzeremo la colla a caldo.

Innanzitutto creeremo un collare intorno ai cavi nella scatola; impedirà la fuoriuscita dei cavi e li proteggerà da eventuali strappi.

Di seguito incolleremo sia mammut che ballast all’interno della scatola di derivazione con una generosissima quantità di colla a caldo.

banner
Componenti incollati
Componenti incollati

Dopo il fissaggio dei componenti sul fondo della scatola ho attaccato uno strato di nastro isolante sulla base interna dell’interruttore, coprendo bene anche le lamelle; in questo modo ho escluso qualsiasi possibilità di contatti indesiderati.

Ecco la scatola chiusa e pronta per l’uso.

Scatola di derivazione chiusa
Scatola di derivazione chiusa

A questo punto ci occuperemo delle luci.

banner
1
2
3
4
5
6
7
Articolo precedenteAcqua invecchiata (di Gerd Kassebeer)
Articolo successivoNuovo acquario Guppy