Luce di serie del Wave Design
Prima di tutto, voglio ricordare che il procedimento potrà essere adottato, senza variazioni di rilievo, negli acquari Juwel della serie Rio e della serie Lido, che hanno una plafoniera molto simile a quella del mio.
Inoltre, restando su acquari Wave, possiamo estendere il metodo anche alla serie Classic, oltre che alla serie Design.
Infine, sono sicuro che ogni acquariofilo potrà trovare altri modelli, su cui questo procedimento risulta adattabile.
Come ho già scritto, vi invito a segnalarli sul forum, per consentirci di aggiornare l’articolo.
Il Wave Design 120 è un acquario da 230 litri, dotato di lampade T5 e centralina elettronica.
Rivediamolo nella foto di apertura:
Il coperchio è costituito da 3 parti, distinte e rimovibili.
La parte centrale, cioè la plafoniera vera e propria, incorpora l’elettronica e 2 le lampade da 39W.
Di serie, un Tropical River da 7000 K ed un Plant Power da 5000 K, entrambi della stessa Wave.
Le parti anteriori e posteriori sono delle alette…
…che permettono, sollevandole, di effettuare interventi all’interno dell’acquario:
Approfitto per un consiglio.
Il tubo da 5000 K non andrebbe tenuto acceso per tutto il fotoperiodo, ma solo per le 3 o 4 ore centrali, per non esporsi alla probabile comparsa di alghe…
…o cianobatteri.
Tale illuminazione, probabilmente, risulterà insufficiente per coltivare piante esigenti, come Cabomba o Alternanthera.
A suo tempo, volevo realizzare un acquario amazzonico, con Alternanthera reineckii “Cardinalis” ed un prato di Helanthium tenellum (o Echinodorus tenellus ).
Quella potenza di 78 W, su oltre 200 litri, risultava troppo bassa; il mio intento era di aggiungere altri 2 T5, sempre da 39 W, così da superare i 150 W complessivi.
Potevo riuscirci con l’aggiunta di semplici lampadine CFL, ma non mi andava di forare le alette di un acquario nuovo, pagato 500 euro (e non avrei potuto sopportare le lamentele della consorte).
Inoltre l’aletta non sarebbe più rimasta aperta, a causa del peso delle lampadine.
Per ottenere un’illuminazione ben distribuita, decisi di mettere un tubo nella parte anteriore e l’altro nella parte posteriore.
Ciò mi avrebbe permesso di coltivare quel prato in primo piano, ma avendo più luce anche dietro per le piante rapide sullo sfondo.