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La classificazione

Nella Storia della Scienza, raramente un pesce ha creato così tanto disaccordo tra gli esperti…

In quella piccola laguna dell’Orinoco, alla guida del gruppo di ricerca, c’era un aquariofilo venezuelano di nome Manuel Vicente Ramirez (interessante… quel cognome…).
All’epoca, Ramirez aveva già iniziato ad esportare il pesce in Europa, insieme al tedesco Herman Blass, facendolo conoscere agli appassionati di tutto il Mondo.
Fu sempre lui a procurare i primi esemplari a disposizione degli scienziati, per dare al pesce una collocazione tassonomica.

I primi furono George Myers e Robert Harry, statunitensi, nel 1948.
Myers era già una stella di prima grandezza; noi acquariofili lo conosciamo come “papà” del Neon (Paracheirodon Innesi).

G.S.Myers
George S. Myers

Il pesce venne chiamato Apistogramma ramirezi, proprio in onore di Ramirez.
In questo modo si voleva anche evitare confusione, perché il pesce veniva già chiamato “Ramirezi” o semplicemente “Ram”, dagli acquariofili dell’epoca.
Sembra che quella dedica abbia messo tutti d’accordo, perché il nome di specie non sarebbe più stato messo in discussione.

L’appartenenza al genere Apistogramma, invece, creò subito qualche malumore.
Il pesce sembrava avere alcune caratteristiche di un genere già noto nel Mondo Accademico: il Geophagus (= mangia – terra), che però è costituito da bestioni di taglia ben maggiore.

Così, nel 1959, il tedesco Hans Frey propose una sua idea, in un famoso libro dell’epoca:
L’Acquario dalla A alla Z

Hans Frey
di Hans Frey

…in cui, per la prima volta, nominava il Microgeophagus ramirezi.
Sì… lo so… ho scritto “Micro” con la “c“… ma non è un errore!

Frey non intendeva riclassificare il pesce; il suo non era un trattato scientifico, ma solo un libro per acquariofili.

Tuttavia, l’idea sembrò valida a Jens Meulengracht-Madsen, un danese che usò lo stesso nome nel 1968, nel libro Io ho un acquario (Jeg har akvarium, in lingua originale).

Io ho un acquario
Io ho un acquario

Qui c’era una trattazione molto più scientifica, con tutte le caratteristiche descrittive ed identificative della specie… Ma da buon danese, riportò la parola “Mikrogeophagus” scrivendola con la “k“.
Si trattava di un errore, del tutto involontario.

Nel suo libro, l’autore cercava di appoggiare l’idea di Frey, non di correggerla.
Purtroppo, l’abitudine alla lettera “k”, tipica delle lingue nordiche, aveva prodotto una svista su cui si discute ancora oggi…

Nel frattempo, i nomi alternativi fioccavano, in giro per il Mondo. Per un po’ si parlò di Pseudogeophagus e di Pseudoapistogramma… con il risultato che nessuno riusciva a spuntarla.
Intanto, il nostro piccolo Ciclide continuava a chiamarsi Apistogramma ramirezi.

La prima svolta si ebbe nel 1977, ad opera di uno scienziato appena 25enne, che poi sarebbe diventato il più grande esperto mondiale sui Ciclidi…

Kullander
Sven Oskar Kullander

…lo svedese Sven Oskar Kullander.
Convinse il Mondo accademico ad accettare una denominazione del ’75, che veniva… pensate un po’… proprio da Meulengracht-Madsen (evidentemente ci aveva ripensato…).

La proposta faceva riferimento al nome comune più in voga a quel tempo: “Ciclide farfalla“, per via dell’accattivante colorazione del pesce.

Nacque così il genere Papiliochromis, da papilio (=farfalla) e chromis (=colore).
Ancora oggi, nei negozi di acquaristica, capita spesso di trovare quel nome…
…che nel frattempo è diventato obsoleto!!!
Già…  Mica pensavate che fosse finita qui?…

Dopo 5 anni, nel 1982, i più famosi ittiologi del Mondo iniziarono un dibattito, che si protrasse fino all’86.
Alla fine, la confusione era triplicata…

Dopo 4 anni di discussioni, si decise di accettare Apistogramma e Papiliochromis come sinonimi, ma di adottare Microgeophagus come nome scientifico.

Finita?… Neanche per sogno!
Nonostante l’accordo, sancito a livello internazionale, gli Americani usavano la “c“, mentre gli Europei adottarono la “k“… Perché?…

La questione venne appianata solo nel 1998, sempre da Kullander, che ormai era diventato un luminare.
Secondo la sua spiegazione, il termine Microgeophagus era un nomen nudum, di cui riporto la definizione da Wikipedia:

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Nomen nudum

Pertanto, andava adottato il nome Mikrogeophagus del ’69, anche se quella “k” era stata introdotta per errore.
Qualche malumore è rimasto, ma Kullander ha sempre portato argomenti granitici, finora, per difendersi dalle contestazioni.

A noi, comuni acquariofili, non resta che ricordarci queste vicende, ogni volta che entriamo in un negozio o leggiamo un articolo.
Apistogramma non lo usa più nessuno, ma Papiliochromis, Microgeophagus e Mikrogeophagus… sono ancora piuttosto comuni, tutti e tre.

Per nostra fortuna, il nome di specie è assolutamente univoco; nessun altro pesce, di nessun genere, è mai stato dedicato a Ramirez.
Pertanto, nel linguaggio corrente tra noi acquariofili, basterà chiamarlo “il ramirezi“, usando semplicemente il nome di specie; è quello che faremo nel resto dell’articolo.
Non sarà molto… “scientifico”, ma sicuramente più chiaro e scorrevole.

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